Francesco Micheli si dimette da Cda BPVi per impegni in altre società: la visura dice solo in BPVi e Tim ma... la banca "francamente non sa" di altri incarichi e ruoli
Giovedi 16 Marzo 2017 alle 23:42 | 0 commenti
"In data odierna, si legge in comunicato della BPVi, Francesco Micheli (nella foto Francesco Micheli con Salvatore Trifiro, foto DagoSpia, ndr) si è dimesso dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza, a decorrere dalla fine del corrente mese, per le crescenti responsabilità professionali connesse al suo attuale ruolo in altre società . Francesco Micheli era entrato a far parte del CdA in occasione del rinnovo degli Organi Sociali avvenuto con l'assemblea degli azionisti tenutasi il 7 luglio 2016. A Francesco Micheli vanno i ringraziamenti dell'intero Consiglio di Amministrazione per il fattivo contributo prestato con competenza e professionalità in una fase che vede il Gruppo BPVi impegnato in un complesso processo di ristrutturazione": così la nota ufficiale ricevuta da BPVi e da noi pubblicata alle 18.52. Ma segnaliamo ora una almeno apparente stranezza.
Fermo restando che gli impegni crescenti di un uomo dal multiforme ingegno, sul serio, di Francesco Micheli possono riferirsi anche a ruoli e incarichi diversi da quelli relativi a presenze in Cda o a deleghe societarie, la visura camerale fatta stasera (clicca qui) rivela che fino ad oggi pomeriggio l'ex consigliere BPVi era presente solo nel Cda della Popolare vicentina dal 7 luglio 2016 e che da prima che accettasse l'impegno vicentino, dal 23 maggio 2016 cioè, era anche "procuratore" di Telecom Italia spa o Tim spa che dir si voglia.
Attendiamo che la stranezza, che tale potrebbe non essere se altri fossero gli incarichi e gli impegni di un uomo come Francesco Micheli, ci venga chiarita dalla BPVi che, interpellata un paio d'ore fa, tramite il suo responsabile della comunicazione al momento ci ha solo risposto "francamente non so dire, verificherò domani...".
Francamente ci aspettavamo una risposta immediata, perchè di un consigliere che lascia il Cda all'improvviso e in un momento non proprio facile della banca si dovrebbe sapere di più e fin dal momento delle dimissioni rivelate con un comunicato fin troppo generico. Francamente...
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