Bond Veneto Banca non rimborsato per Dl fa "urlare" Elio Iannutti per quello BPVi pagato. E un sottoscrittore disperato scrive a Sergio Mattarella: ho pensato di farla finita
Lunedi 19 Giugno 2017 alle 23:16
Se una banca non rimborsa il debito entra in fallimento o è a rischio di fallimento. Lo ha indicato la responsabile della supervisione bancaria Bce Daniele Nouy nel corso dell'audizione in corso all'Europarlamento rispondendo a un eurodeputato che l'ha interrogata sulle differenze del modello seguito in Spagna per salvare il Banco Popular e il caso delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Nouy non ha voluto pronunciarsi sui casi sollevati dall'eurodeputato e si è limitata in termini generali a ricordare che nel momento in cui una banca non è in grado di rimborsare il debito i margini dell'autorità di vigilanza si riducono. Vista la "risposta" evasiva alle domande non è dato sapere se ci fosse un qualche riferimento anche al recente decreto legge con cui il Governo ha sospeso per sei mesi il pagamento di un bond subordinato emesso da Veneto Banca e in scadenza il prossimo 21 giugno.
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La nostra casa brucia ma le chiavi dell'estintore le ha un estraneo. Per BPVi e Veneto Banca sono a Bruxelles e Francoforte
Martedi 13 Giugno 2017 alle 08:16
Un giorno sì e l'altro pure noi andiamo a Bruxelles e Francoforte a pregare in ginocchio di poter salvare le nostre Banche, tra cui Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, e mi chiedo se ci sia un gradino più basso al quale l'Italia possa ancora scendere. L'articolo 1 della Costituzione recita nel secondo comma, dopo il primo stranoto, ma ora ben poco rispettato, sulla "Repubblica democratica fondata sul lavoro", che "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Ma se la sovranità l'abbiamo persa da diverso tempo, quella che stiamo perdendo ora è anche la dignità . La cosa assurda è che nessuno dice che... "la questione è assurda", ossia nessuno fa rilevare che dover chiedere ad altri il permesso di salvare i nostri beni, la nostra vita, il futuro dei nostri figli... è semplicemente inconcepibile.
Continua a leggereBanco Popular salvato da Banco Santander "in un giorno": ma la vigilanza di Bce ed Eba cosa aveva vigilato pochi mesi fa sulla salute del "Popular"?
Giovedi 8 Giugno 2017 alle 13:08
E' un'altra prova dell'inefficacia degli esami. La banca spagnola è passata indenne da Aqr, Srep, ispezioni e stress test. Questi ultimi appaiono utili soltanto a mettere sotto pressione alcuni gruppi rispetto ad altri | Blitz del Santander: salvato il Banco Popular di cui anche noi ieri abbiamo dato, meravigliata, notizia.
Il salvataggio di Banco Popular è stato un successo per il governo spagnolo, che ha convinto Santander a salvare la banca, ma allo stesso tempo ha mostrato la pericolosità delle risoluzioni Ue (il bail-in completo è evitato in ogni modo da tutti i Paesi) e ha rappresentato il più rilevante malfunzionamento della supervisione Bce dalla nascita nel novembre 2014. Banco Popular ha superato indenne tutti gli appuntamenti di vigilanza: l’asset quality review e lo stress test del 2014, i requisiti Srep degli anni successivi, le ispezioni ordinarie (anche se non si sa quante ne siano state fatte e con quali criteri) e da ultimo lo stress test del luglio 2016. Continua a leggereGentiloni chiede alla Merkel di ammorbidire UE, Il Fatto: in alternativa fusione a tre con MPS già “promosso” di BPVi e Veneto Banca a rischio crac
Domenica 28 Maggio 2017 alle 01:01
La crisi delle due banche popolari venete rischia di trascinare a picco, oltre a un pezzo dell'economia nazionale, anche il governo e i vertici della Banca d'Italia. La situazione è disperata al tal punto che da ieri si contano due novità di rilievo. Stando a quanto risulta al Fatto, Paolo Gentiloni ha deciso di intervenire e ha parlato della sorte di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con Angela Merkel durante i colloqui del G7 a Taormina. In sintesi, il premier avrebbe chiesto alla cancelliera di ammorbidire la posizione tedesca - che a Bruxelles conta più di qualunque altra cosa - sulla vicenda nella speranza così di ammorbidire anche la Commissione europea.
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Il Sole 24 Ore, tra Roma e Bruxelles: tutti i punti chiave del negoziato con l’Ue
Venerdi 26 Maggio 2017 alle 09:24
1 Che cosa sta succedendo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca? Le due banche venete si trovano oggi ad affrontare un fabbisogno di capitale di 6,4 miliardi di euro, un gap indicato dalla Vigilanza unica europea (e confermato da Bruxelles) che servirebbe a riportare in equilibrio i ratio patrimoniali in vista di una potenziale fusione e a coprire le perdite derivanti dalla cessione di circa 10 miliardi di sofferenze nette. Per procedere, dunque, le banche propongono di apportare nuovo capitale attraverso il contributo del fondo Atlante (938 milioni già versati), convertire i bond subordinati (per circa 700 milioni) e iniettare 4,7 miliardi da parte dello Stato, nell'ambito della cosiddetta ricapitalizzazione precauzionale.
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Il piano "banca Veneta": 4.000 uscite da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La Repubblica: scure sui costi sulla futura Banca del Triveneto o delle Venezie
Sabato 8 Aprile 2017 alle 11:52
Da Pop Vicenza e Veneto nascerà un gruppo con meno filiali e personale Tra Tesoro e Antitrust Ue trattativa "spero non oltre giugno", dice l'ad ViolaInizia un bimestre di grandi negoziazioni tra il Tesoro - azionista prospettico delle ex popolari venete (Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca) con almeno due terzi delle quote - e l'antitrust europeo (Margrethe Vestager, commissaria alla concorrenza, ndr), che deve garantire che il piano di ristrutturazione rispetti le norme sugli aiuti di Stato. Ma quel piano, basato sulla fusione dei due istituti "cugini", è da febbraio nero su bianco, e autorizzato per la sua parte dalla Bce vigilante (Danièle Nouy, ndr). La filosofia del rilancio per la banca, che avrà un nuovo nome (è top secret ma i creativi ci lavorano - Banca del Triveneto o Banca delle Venezie tra i più gettonati ma non si esclude un nome meno "geo-politicizzato", ndr-) e sede a Vicenza, sarà digitalizzare i servizi al largo pubblico e tenere un numero ridotto di filiali per i clienti migliori e il credito alle Pmi. Continua a leggere
Meletti su Il Fatto: l'ombra del crac della BPVi minaccia Visco in favore di un uomo BCE, Ignazio Angeloni. E Padoan punta alla UE
Domenica 2 Aprile 2017 alle 10:59
Giorgio Meletti, su Il Fatto Quotidiano di oggi, pare condividere la nostra ricostruzione delle corresponsabilità di Banca d'Italia nelle crisi, anche, delle due ex Popolari Venete ("Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia..." e "Banca Popolare di Vicenza, Popolare di Bari, Veneto Banca e Etruria: premi e bocciature per reato di insubordinazione a Banca d'Italia?". E, mentre più tardi chiuderemo la nostra micro analisi, comincia a ipotizzarne le conclusioni. "Il governatore di Bankitalia in scadenza - sintetizza Il Fatto nel sommario - rischia per i disastri nella vigilanza su BPVii e Veneto Banca. Ora è in balia dei controllori europei, tra cui il suo concorrente Ignazio Angeloni".
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BPVi e Veneto Banca, il futuro è... rinviato. Danièle Nouy vede la "risoluzione" e mette tutto nelle mani della Commissione europea
Martedi 28 Marzo 2017 alle 22:28
Il futuro di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si doveva decidere in buona parte oggi nelle intenzioni del presidente "vicentino" Gianni Mion con l'amministratore delegato Fabrizio Viola e del presidente "montebellunese" Massimo Lanza col suo ad Cristiano Carrus il 9 gennaio scorso quando presentarono a Padova l'Offerta pubblica di transazione (Opt) che per entrambe le ex Popolari venete si è chiusa alle 13.30. Ma in finanza oggi gli oltre due mesi e mezzo passati da quel 9 gennaio sono tanti, forse troppi, perchè gli scenari non cambino anche radicalmente. E in questi ultimi giorni si è parlato molto e anche troppo del salvataggio delle due banche venete, che, pur con l'esito abbastanza positivo dell'Opt della vicentina e delle montebellunese, ora è nelle mani della Commissione europea. Â
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La confusione regna sovrana per la BPVi tra la sentenza di condanna "pilota" a Verona, le aperture di Vestager verso i soci "truffati" e la possibile bocciatura del salvataggio di Nouy. E la "giustizia" appare una chimera
Lunedi 27 Marzo 2017 alle 09:06
La confusione regna sovrana, al momento non si può giungere ad altra conclusione. Mentre infatti le due Banche venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, hanno prorogato il termine per aderire all'Offerta Pubblica di Transazione (Opt), ufficialmente per agevolare "i numerosi azionisti che si stanno presentando nelle filiali delle Banche per sottoscrivere l'accordo transattivo", arriva una notizia che perlomeno va a scompigliare tutte le carte. Il giudice civile di Verona, Massimo Vaccari, infatti, ha condannato la BPVi a risarcire una azionista che in due tranches, nel 2009, e successivamente nel 2010, aveva acquistato complessivamente 660 azioni al prezzo di 60,50 euro ciascuna, richiedendo la vendita delle stesse nel 2014.
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Pier Paolo Baretta: «Bce rigida, rischio liquidazione per BPVi e Veneto Banca» L'affondo di Luca Zaia: «Dov'è il governo?»
Sabato 25 Marzo 2017 alle 20:09
Martedì sarà l'ultimo giorno per aderire all'offerta pubblica di transazione della Banca Popolare di Vicenza. Ieri le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 66%. Intanto, l'agenzia canadese di rating Dbrs ha confermato la valutazione (B sul lungo termine, R4 sul breve) con la notazione «sotto osservazione con implicazioni negative» e ha declassato Veneto Banca portando il rating allo stesso livello di BPVi. La notizia è arrivata il giorno dopo che le dichiarazioni della presidente della vigilanza bancaria della Banca Centrale Europea Daniele Nouy avevano messo in allarme il Veneto. «In casi particolari il consolidamento può anche prendere la forma dello scioglimento delle banche se diventano non sostenibili», aveva detto giovedì.
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