"Per stessa ammissione del vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci questa amministrazione era ignorante in materia dei vicoli imposti dall'impegno preso nel '95 con l'Unesco. A questo si aggiunge una mancata trasparenza nel percorso svolto dal Comune dopo il rapporto Icomos e la missione degli esperti". Non usa mezzi termini Sandro Piermatteo vicepresidente di Italia Nostra Vicenza, durante la conferenza stampa indetta dal coordinamento dei comitati interessati alla vicenda Unesco l'incontro con la cittadinanza organizzato martedì sera al teatro Astra. Tante le questioni in ballo: Borgo Berga, la caserma Dal Din, il parco della Pace e, ovviamente, il Tav.  Opere costruite o in divenire che hanno cambiato l'aspetto della città .
Un'assemblea pubblica in una sala gremita ha discusso ieri sera, 26 aprile, le diverse soluzioni previste per l'Alta capacità ferroviaria a Vicenza. Teatro dell'evento la scuola media Carta in zona Ferrovieri, dove l'omonimo comitato ha organizzato l'incontro per porre all'attenzione dei cittadini l'analisi comparativa, già discussa in consiglio comunale il 4 aprile scorso. Ad aprire i lavori Margherita Frizzarin seguita negli interventi da Marco Zilio e Marko Urukalo, anch'essi del Comitato Ferrovieri, che hanno, tutti e tre, espresso forti critiche alle opere previste dal loro quartiere fino alla stazione in viale Roma. Nello specifico la critica maggiore è stata rivolta all'ipotesi di realizzazione della strada, che, attraversando i Ferrovieri con un percorso angusto a ridosso delle case di Via Rossi, dovrebbe assorbire il traffico dei viali San Lazzaro, Verona e in parte Corso San Felice, che dovranno ospitare secondo il progetto la linea filobus per il collegamento est ovest della città .
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La nuova soluzione di Rfi per la Tav vicentina fa già discutere i comitati. La proposta inviata da Rete ferroviaria italiana al Comune convince (in parte) l’associazione Vicenza Centrale, e invece preoccupa il Comitato popolare dei Ferrovieri. Entrambi chiedono alla giunta Variati più trasparenza. E intanto oggi a Roma si riunisce la conferenza dei servizi sul nodo vicentino dell’Alta velocità , con tutti i soggetti attorno al tavolo, Regione compresa. L’ipotesi – in alternativa al vecchio studio di fattibilità di Gianmaria De Stavola – mette sulla carta una sola stazione, l’attuale di viale Roma, e dice addio a quelle ipotizzate in precedenza in Fiera e a Borgo Berga.
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