Archivio per tag: Cgia
Categorie: Economia&Aziende
Credito, Cgia di Mestre: le banche continuano a favorire le grandi imprese anche se non sono affidabili
Sabato 3 Febbraio 2018 alle 11:17
Nonostante il fallimento di una decina di istituti di credito abbia originato un costo di oltre 60 miliardi di euro a carico dei risparmiatori, delle banche concorrenti e del bilancio pubblico, l'Ufficio studi della CGIA (clicca qui per tabelle e grafici completi) denuncia che il nostro sistema creditizio continua a premiare chi, in buona parte, ha causato questo dissesto: ovvero le grandi famiglie industriali, i gruppi societari e le grandi aziende. Gli ultimi dati disponibili della Banca d'Italia (riferiti al 30 settembre 2017) dicono che la quota di prestiti ottenuta dal primo 10 per cento degli affidati (vale a dire la migliore clientela che certamente non è costituita da artigiani, piccoli negozianti, partite Iva o piccoli imprenditori) è pari al 79,8 per cento del totale. Per contro, il restante 90 per cento dei clienti ottiene poco più del 20 per cento degli impieghi.
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Categorie: Economia&Aziende
CGIA di Mestre: per le pmi in arrivo un nuovo balzello da 1/2 mld
Lunedi 11 Dicembre 2017 alle 12:10
Con l'approvazione della legge delega su "La riforma della disciplina della crisi di impresa e dell'insolvenza", saranno circa 133.000 le società a responsabilità limitata (Srl) presenti in Italia che dovranno dotarsi di un organo di controllo collegiale o, in alternativa, di un revisore legale dei conti. Questo nuovo adempimento, secondo una stima realizzata dalla CGIA, costerà a queste piccole imprese almeno mezzo miliardo di euro l'anno.
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Categorie: Politica, Fatti, Economia&Aziende
I risultati sorprendenti dello studio "I vantaggi dell'autonomia: Regioni d'Europa a confronto" presentato a Padova dall'on. Marta Bizzotto
Giovedi 21 Settembre 2017 alle 22:42
L'on. Marta Bizzotto, parlamentare Europeo della Lega Nord in questa nota ufficiale ci riferisce delle conclusioni raggiunte dallo studio "I vantaggi dell'autonomia: Regioni d'Europa a confronto" presentato oggi a Padova dall'europarlamentare e dal dr. Michele Bacco, ricercatore statistico già consulente della CGIA di Mestre, che ha collaborato alla realizzazione della ricerca. Negli ultimi 10 anni il Veneto ha pagato allo Stato centrale, in termini di residuo fiscale, la stratosferica cifra di 185 miliardi di euro, la Lombardia addirittura 584 miliardi. Nessuna altra Regione in tutta l'Unione Europa ha lasciato una cifra così enorme allo Stato centrale, nemmeno le ricche Regioni tedesche o la Catalogna che sta chiedendo l'indipendenza.
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Categorie: Lavoro, Fatti, Economia&Aziende
Tasse: costano ad ogni italiano 8 mila euro l'anno
Lunedi 4 Settembre 2017 alle 11:05
L'Ufficio studi della CGIA di Mestre ne ha individuate un centinaio, un elenco, quello delle tasse pagate dagli italiani, composto da addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi, ritenute, ecc.. A un sistema tributario molto frammentato, che continua a tartassare cittadini e imprese, si accompagna un gettito estremamente concentrato in poche voci: le prime 10 imposte, infatti, valgono 421,1 miliardi di euro e garantiscono l'85,3 per cento del gettito tributario complessivo che nel 2015 (ultimo dato disponibile) si è attestato a 493,5 miliardi di euro.
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Estorsione in Veneto, Andrea Zanoni (PD): "Boom di denunce, la criminalità organizzata è sottovalutata, la legge 48/2012 va attuata e finanziata"
Venerdi 25 Agosto 2017 alle 23:55
"Nella nostra regione il fenomeno della criminalità organizzata è stato troppo a lungo sottovalutato, convinti forse di avere degli anticorpi naturali e che fosse un problema solo dell'Italia meridionale. La realtà però è ben diversa e adesso dobbiamo farci i conti, senza girarci troppo intorno: il Veneto dell'era Zaia è entrato purtroppo a pieno titolo tra le regioni vittime di sistemi tipicamente mafiosi". Sono queste, nella nota che pubblichiamo, le dure parole del Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Boom di denunce per estorsione, CGIA: +64% negli ultimi 5 anni. Veneto ultimo nel Nordest con comunque il + 79,5%
Mercoledi 23 Agosto 2017 alle 13:11
Boom di denunce per estorsione: +64% negli ultimi 5 anniSecondo i dati dell'Ufficio studi della CGIA, negli ultimi 5 anni (2010-2015) le denunce per estorsione sono aumentate del 64,2 per cento: in valori assoluti sono passate da 5.992 a 9.839. Gli incrementi percentuali più importanti hanno interessato in particolar modo le regioni del Nordest: nel Trentino Alto Adige del +188 per cento (in valore assoluti +94), in Emilia Romagna del +172,8 per cento (+ 501 in termini assoluti) e in Friuli Venezia Giulia del +125,4 per cento (+79 denunce). L'ultima regione nordestina, il Veneto, ha registrato un incremento percentuale del 79,5 per cento, pari ad un aumento in termini assoluti di 217 denunce.
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Caso BPVi, i lettori: "Variati, Manildo & dove eravate? E perchè rimpallo tra procure?... VicenzaPiù: impiegare i soldi del salvataggio inutile direttamente per soci, dipendenti e clienti e indagare facile... su Fondazione Roi!
Sabato 10 Giugno 2017 alle 10:12
Gentile direttore, ci scrive un lettore, sono belle le parole sul disastro, per i soci e il territorio, della Banca Popolare di Vicenza. Le esternazioni si susseguono sulle bocche dei politici, buoni ultimi Achille Variati e Giovanni Manildo, che fanno appelli a destra e a manca! Ma dove erano quando chiedevamo noi azionisti l'aiuto della politica? Ora hanno l'occasione di esortare, alcuni, o sparare contro il governo, altri, ma noi non crediamo a nessuno di questi signori che intervengono solo per i loro calcoli politici. Come diceva un patriota del risorgimento: "maledetti quelli che gridano in piazza e non scendono sul campo". E intanto caro direttore, dice un altro lettore, il GIP di Vicenza trasferisce gli atti di una parte dell'inchiesta a Milano motivando il fatto che quella è la sede competente dopo aver avuto per quattro mesi, così leggiamo, le carte sulla scrivania e dopo quasi due anni dall'inizio delle indagini da parte della procura di Vicenza.
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Categorie: Economia&Aziende
Fisco, Cgia: boom scadenze, fino ad 89. In crescita numero adempimenti
Sabato 21 Gennaio 2017 alle 16:02
La burocrazia fiscale è destinata ad aumentare. Nel 2017, infatti, il numero degli adempimenti a carico delle micro e piccole imprese crescerà mediamente di 4 unità . Pertanto, una impresa artigiana (senza dipendenti) lungo i 12 mesi dell'anno dovrà pagare o inviare la propria documentazione 30 volte per onorare altrettante scadenze fiscali, un negozio commerciale (con 5 dipendenti) 78 e una piccola impresa industriale (con 50 dipendenti) ben 89 volte. A fare il conti è l'ufficio studi della Cgia, che ha realizzato una simulazione su 3 aziende campione.
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Categorie: Economia&Aziende
Imu e Tasi, Cgia di Mestre: per le imprese in arrivo una stangata da 5 miliardi di euro
Lunedi 12 Dicembre 2016 alle 15:30
La CGIA di Mestre rende noto che entro il prossimo 16 dicembre gli imprenditori saranno chiamati a versare la seconda rata di Imu e Tasi sugli immobili strumentali che complessivamente costerà poco meno di 5 miliardi di euro. Al lordo del risparmio fiscale, fa sapere la CGIA, lo sforzo maggiore sarà richiesto agli albergatori che mediamente saranno chiamati a versare 6.000 euro circa a immobile. Seguono i proprietari dei grandi magazzini commerciali (categoria catastale D8), con poco più di 4.000 euro, e i “capitani†delle grandi industrie (D7), con poco più di 3.220 euro.
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Categorie: Economia&Aziende
Lavoro "nero": 36,9 mld di evasione. Al Sud regioni più colpite, il Veneto tra le migliori
Sabato 19 Novembre 2016 alle 23:50
Sono oltre 3 milioni, secondo stime della Cgia di Mestre su dati 2014, i lavoratori in nero presenti in Italia che "producono" 77,2 miliardi di euro di Pil irregolare all'anno (pari al 4,8% del Pil); questa piaga sociale ed economica "sottrae" alle casse dello Stato 36,9 mld di euro di tasse e contributi. Secondo le stime elaborate dall'Ufficio studi della Cgia, la Regione più "colpita" è la Calabria: l'incidenza del valore aggiunto da lavoro irregolare sul Pil è pari all'8,7%. Seguono la Campania (8,4), la Sicilia (7,8), la Puglia (6,7) e l'Abruzzo (6). Le realtà meno investite da questo fenomeno, invece, sono il Trentino Alto Adige (3,6), la Valle d'Aosta (3,4) e il Veneto (3,3).
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