Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 23 Giugno 2017 alle 09:42
Dopo che
Intesa Sanpaolo ha scandito le condizioni per rilevare le due ex popolari venete, la palla è passata e per ora rimane nel campo del Tesoro. Che formalmente non le ha ancora accettate: ieri, concordano le fonti di entrambe le parti (e di
Bankitalia, molto attiva nella partita), è stata una giornata di lavoro dedicata ad avvicinare domanda e offerta. Le richieste formulate da Ca' de Sass nella proposta consegnata a Rothschild sono anche scritte in una delibera approvata dal cda, ma evidentemente un minimo di spazio di manovra c'è e si intende sfruttarlo prima di approvare un decreto che in bozza sarebbe già pronto.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 20 Settembre 2016 alle 09:40
Sul fronte
Cattolica,
Banca Popolare di Vicenza ha subito affilato le armi ma è presto tornata a più miti consigli. Dopo la perdita di 310 milioni, frutto della svalutazione e dell'uscita dall'accordo di banca assicurazione, l'obiettivo è ora portare a casa un nuovo patto commerciale. E anche Cattolica ha aperto uno spiraglio in questo senso. Sia chiaro: il recesso non è discutibile ed è per Cattolica «un diritto» che è stato esercitato secondo le regole. Ma nell'ultima lettera indirizzata al presidente Bpvi
Gianni Mion e all'ad
Francesco Iorio, firmata dal ceo di Cattolica
Gian Battista Mazzucchelli, c'è scritto nero su bianco che si «confida in un immediato confronto che consenta di elaborare possibili nuove forme di iniziative comuni, di reciproco interesse, di natura industriale e commerciale».
Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 09:32
Popolare di Vicenza muove sulle conciliazioni e prepara per fine ottobre il piano di cessione delle sofferenze. Mentre l'istituto analizza le carte per eventuali ricorsi sull'ennesima tegola dal passato, la maxi-multa da 4,5 milioni dell'Antitrust per i mutui casa scontati per i soci spinti tra 2013 e 2014 in cambio dell'acquisto azioni, il cantiere è aperto a oltranza in questi giorni sui crediti in sofferenza.
L'obiettivo è definire entro fine ottobre il piano che stabilisca come vendere gli 1,8 miliardi netti in bilancio. Il socio unico
Atlante lo ha consegnato tra gli obiettivi prioritari al nuovo cda e la
Bce ha chiesto a tutte le banche piani di dismissione.
Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
Martedi 9 Agosto 2016 alle 09:49
Il
6 agosto scorso , dopo le prime considerazioni fatte
il 5 agosto («
Tra costi "addio" Cattolica e NPL svanisce un altro miliardo della BPVi. Si avvicina un altro aumento di capitale: se Atlante lo riservasse ai vecchi soci rispunterebbe un po' di fiducia?») avevamo avanzato per le due ex Popolari venete, la più vicina a noi
Banca Popolare di Vicenza e la non lontana
Veneto Banca, la necessità dell'iniezione di nuovo capitale dopo i millecinquecento milioni di euro immessi in BPVi e il miliardo conferito all'Istituto di Montebelluna dal
Fondo Atlante 1, un'ipotesi che oggi
Il Sole 24 Ore conferma nell'articolo titolato «
Le sofferenze, lo schema Mps e poi l'M&A» che poi vi sottoporremo. Riferendoci al residuo di cassa nel primo fondo di salvataggio scrivevamo, infatti, che «
una parte di quegli 1,7 miliardi di Atlante 1 serviranno, quindi, magari insieme ad altri sottoscrittori, per coprire eventuali nuovi aumenti di capitale delle due venete che si rendessero necessari per coprire nuove perdite che, è la nostra ipotesi, si dovessero evidenziare...»
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 19 Luglio 2016 alle 10:23
Unire le due ex popolari di Vicenza e Montebelluna per evitare che il Veneto perda la propria identità finanziaria. Il presidente della Regione
Luca Zaia non è nuovo a questo genere di appello: già nel 2014 vedeva di buon grado la fusione tra
BpVi e
Veneto Banca, e da quando è esplosa la crisi ha sempre insistito sull'opportunità di salvare le due banche mettendole assieme. Ieri, invitando i cittadini a partecipare domani sera a Treviso alla manifestazione in difesa dei risparmiatori, organizzata da don Torta, ha ribadito il concetto dicendo che «dalle ceneri della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca deve nascere una grande banca del Veneto». Un appello che s'inserisce in un clima sempre più teso: ieri alcuni soci di BpVi hanno occupato a Valdobbiadene uno stabile di proprietà della banca. Il gesto non sorprende Zaia: «Nella fisiologia di quanto accaduto» dice «potevamo aspettarci che prima o poi qualcuno puntasse ad un esproprio proletario».
Continua a leggere
Categorie: Economia&Aziende
Domenica 17 Luglio 2016 alle 14:23
Se, come scrive Mario Gerevini su Il Corriere della Sera la compagnia assicurativa veronese Cattolica, che ha perso 60 milioni di euro per il crollo dei titoli dell'ex Popolare vicentina, dovesse esercitare l'opzione di vendita (put) per 175 milioni di euro delle azioni di tre società di bancassurance (Berica Vita, ABC Assicura e Cattolica Life) possedute in comune con Banca Popolare di Vicenza, dopo che la partnership commerciale del 2007 si era saldata anche con incroci azionari, oltre a quell'esborso la BPVi dovrebbe anche mettere in conto di dover svalutare il 15% di Cattolica in portafoglio che, perdendo il valore strategico fon qui avuto, dovrà essere riclassificato a valore di mercato: se la quota è in bilancio a 394,7 milioni, cioè 15 euro per azione contro i 5,72 del valore di mercato,la "depatrimonializzazione" supererebbe i 244 milioni di euro. Ma leggiamo cosa scrive Gerevini che ricorda anche come solo da aprile Enrico Mario Ambrosetti (nella foto), avvocato di fiducia di Gianni Zonin, sia uscito dal cda di Cattolica rinunciando ai suoi 386 mila euro pecepiti tra gettoni e altri incarichi.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 17 Maggio 2016 alle 08:52
Il termine è fissato per il 4 settembre, ma è molto probabile che Cattolica sia chiamata a decidere ben prima che cosa fare della partnership con la Banca Popolare di Vicenza. La possibilità di sciogliere l'alleanza, vendendo alla banca le sue quote nelle tre società di bancassurance compartecipate, ossia Berica Vita, Cattolica Life e Abc Assicura (60% Cattolica, 40% Bpvi), è scattata il 5 marzo scorso, subito dopo la trasformazione in società per azioni della banca vicentina. Il termine è di 180 giorni e scade appunto a inizio settembre, ma la partita è complicata.
Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo
Continua a leggere
Categorie: Banche
Martedi 17 Maggio 2016 alle 08:48
Il termine è fissato per il 4 settembre, ma è molto probabile che Cattolica sia chiamata a decidere ben prima che cosa fare della partnership con la Banca Popolare di Vicenza. La possibilità di sciogliere l'alleanza, vendendo alla banca le sue quote nelle tre società di bancassurance compartecipate, ossia Berica Vita, Cattolica Life e Abc Assicura (60% Cattolica, 40% Bpvi), è scattata il 5 marzo scorso, subito dopo la trasformazione in società per azioni della banca vicentina. Il termine è di 180 giorni e scade appunto a inizio settembre, ma la partita è complicata.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Sabato 14 Maggio 2016 alle 12:18
Salta la prima mediazione tra due soci bassanesi e la Banca Popolare di Vicenza i cui legali, presentatisi obbligatoriamente al tavolo hanno sostenuto che una posizione di chiusura alle ipotesi extra giudiziali che rischia di accentuare la conflittualità tra i 118.000 soci di fatto azzerati e l'istituto condotto al collasso dalla gestione di Zonin & c. Intanto scoppia il "problema Cattolica" per l'attuale Cda in cui ancora siede Francesco Iorio in attesa che il Fondo Atlante prenda e renda note le sue decisioni in vista dell'assemblea che a breve dovrà indicare la composizione dei vari organi di gestione e controllo della banca.
Continua a leggere
Venerdi 15 Aprile 2016 alle 09:52
Cattolica-Popolare di Vicenza, Consob chiede alla società assicuratrice di chiarire in assemblea i rapporti con la banca. E intanto, in Veneto Banca, le associazioni degli azionisti rispondono alla lettera Bce, che ha chiesto chiarimenti sulla lista presentata per il cda. Resta alta la temperatura sul fronte delle due ex popolari venete. Stavolta il fronte Bpvi rimbalza su Cattolica, legata alla banca dall’accordo strategico del 2007, che tirò fuori Cattolica dal momento durissimo seguente allo stop della trattativa d’integrazione con il Banco. Consob ha chiesto a Cattolica di leggere in assemblea una relazione di 11 pagine (a disposizione dei soci sul sito della società ), approvata l’altro ieri dal cda.
(Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)
Continua a leggere