Archivio per tag: Carta del Lavoro
L'articolo 18 a Vicenza nel 1934
Domenica 12 Febbraio 2012 alle 23:24
Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo
Il dibattito sul lavoro sembra concentrarsi sempre più sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quasi a sottolineare che la questione del futuro sia solo ed unicamente questa. Tutti sappiamo bene che non è così. Se è vero che la crisi economica che colpisce il capitalismo industriale e finanziario appare di difficile soluzione con le classiche armi delle teorie keynesiane o quelle del "capitalismo selvaggio" non più possibile nella nostra cultura, ma possibili e praticate in Cina e non solo (foto d'archivio), altrettanto non appare possibile la soluzione del problema lavoro con le soluzioni indicate negli anni '70 del secolo scorso. Continua a leggere
Il dibattito sul lavoro sembra concentrarsi sempre più sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quasi a sottolineare che la questione del futuro sia solo ed unicamente questa. Tutti sappiamo bene che non è così. Se è vero che la crisi economica che colpisce il capitalismo industriale e finanziario appare di difficile soluzione con le classiche armi delle teorie keynesiane o quelle del "capitalismo selvaggio" non più possibile nella nostra cultura, ma possibili e praticate in Cina e non solo (foto d'archivio), altrettanto non appare possibile la soluzione del problema lavoro con le soluzioni indicate negli anni '70 del secolo scorso. Continua a leggere
Statuto dei lavoratori, Langella a Baldo: "Il lavoro non è un bene civile ma un diritto"
Venerdi 23 Dicembre 2011 alle 13:37
Abbiamo ricevuto ieri da Giorgio Langella, segretario provinciale di PdCI FdS, una prima riflessione sull'intervento di giovedì di Italo Francesco Baldo sullo Statuto dei lavoratori e pubblichiamo.
Studierò in maniera più approfondita ma qualcosa, però, vorrei chiarire subito. Non si può fare confusione (o tentare di farla) tra contenuti e apparenza. I contenuti sono estremamente importanti e dovrebbero regolare tutto il dibattito. Una cosa "buona e giusta" non lo è perché lo dice Monti o Napolitano o Berlusconi o Bersani. Non lo è neppure se lo dice il papa. Questa è la convinzione di chi non crede nell'infallibilità di nessuno. Una cosa è buona e giusta se lo è davvero.
Studierò in maniera più approfondita ma qualcosa, però, vorrei chiarire subito. Non si può fare confusione (o tentare di farla) tra contenuti e apparenza. I contenuti sono estremamente importanti e dovrebbero regolare tutto il dibattito. Una cosa "buona e giusta" non lo è perché lo dice Monti o Napolitano o Berlusconi o Bersani. Non lo è neppure se lo dice il papa. Questa è la convinzione di chi non crede nell'infallibilità di nessuno. Una cosa è buona e giusta se lo è davvero.
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Baldo: un serio antifascista deve abolire l'art.18 nato durante il fascismo?
Giovedi 22 Dicembre 2011 alle 12:45Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo.
Caro Direttore, il dibattito sull'art.18 è oggi considerato importante, ma la sua nascita è durante il fascismo, quindi un serio antifascista deve abolirlo? Invio una mia ricerca del 2002, oggi vale la pena, secondo me, di riproporla. Italo Francesco Baldo
Lo Stato italiano ha avuto nel corso della sua ormai centenaria storia due documenti ufficiali, che hanno cercato di impostare con precisione il mondo del lavoro. In realtà i due testi di legge si differenziano notevolmente, come vedremo.