Cessioni da black friday di Claris Factor e Claris Leasing: conferma danno subito da soci "spolpamento" di Veneto Banca dopo svendita di BIM e rettifica "ballerina" NPL per 800 mln?
Domenica 25 Novembre 2018 alle 11:59
Non è difficile trovare altre "prove" ex post dello spolpamento che sarebbe stato effettuato ai danni di Veneto Banca e, di conseguenza, dei suoi soci azzerati, dopo la rettifica dei commissari liquidatori sugli 800 milioni di crediti deteriorati recuperati in bonis in poco tempo, annunciata l'anno scorso nell'audizione presso la commissione d'inchiesta nazionale sulle banche e smentita ora con una lettera dei commissari stessi, girata da Bankitalia alla Corte di appello di Venezia che sta valutando l'opposizione promossa da Vincenzo Consoli alla sentenza con cui a giugno il tribunale di Treviso aveva fissato che l'ex Popolare di Montebelluna era in stato d'insolvenza il 23 giugno 2017, due giorni prima della messa in liquidazione.
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CRA di Brendola sconsigliava sottoscrizione di azioni BPVi nel 2014: denunciata da Zonin la Bcc vince la causa. Guru della finanza i vertici di Brendola o cieca Bankitalia?
Domenica 14 Gennaio 2018 alle 00:01
Carlo De Benedetti a gennaio 2015, dopo essere stato abitualmente a colloquio con Panetta (Vice DG di Bankitalia) ed a "colazione con Renzi", questo è testualmente quanto dichiarato dall'imprenditore alla Consob), impartiva l'ordine di acquisto di un basket di azioni di banche popolari con l'accortezza di evitare quelle della Banca Popolare di Vicenza. Ma ancor prima una Bcc vicentina (la Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola), nel suo periodico informativo destinato ai propri soci e clienti (molte Bcc usano una siffatta formula di dialogo con la propria compagine sociale), nel 2014 aveva apertamente sconsigliato di partecipare all'aumento di capitale della Popolare di Vicenza di 900 milioni di euro, all'epoca in corso.
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Prima del decreto Renzi su Popolari Carlo De Benedetti ne acquistò i titoli, ma non quelli di BPVi... Lui sapeva che non era di "elevato standing", Bankitalia no?
Sabato 13 Gennaio 2018 alle 11:09
Nelle varie audizioni alla commissione bicamerale di inchiesta, trasmesse in diretta web tv, abbiamo tutti assistito ad un valzer di autoassoluzioni, dopo un primo round in cui sono volati gli stracci tra Banca d'Italia e Consob proprio sulla vicenda dei controlli sulle banche venete, finite a giugno 2017 in LCA (leggasi fallimento). Dopo questa parentesi, in ogni caso poco edificante, tutti i vigilantes del sistema bancario chiamati in audizione hanno reso testimonianze avanti la Commissione di Inchiesta sulle banche dichiarando come in realtà avessero svolto il compito loro affidato facendo tutto quanto era nelle rispettive competenze, riconoscendo talvolta qualche difetto di comunicazione tra le Authority e scaricando le colpe maggiori sulla novellata normativa voluta dall'Europa.
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Decreto Popolari, Il Fatto: De Benedetti compra azioni perchè ha "parlato con Renzi". VicenzaPiù: compra tutto ma non BPVi...
Mercoledi 10 Gennaio 2018 alle 14:18
L'operazione - nelle carte secretate della procura di Roma la telefonata dell'allora editore di "Repubblica" con il suo broker. Un affare da 600 mila euro. L'ingegnere seppe in anticipo della riforma e ordinò acquisti in borsa sulle banche"Passa, ho parlato con Renzi ieri, passa". Il 16 gennaio 2015, l'ingegnere Carlo De Benedetti chiama il suo broker Gianluca Bolengo per invitarlo a comprare azioni di banche popolari. L'allora presidente del Gruppo Espresso (che edita Repubblica) gli spiega di aver saputo che a breve il governo varerà la riforma del settore: è stato il premier in persona - dice - a riferirglielo il giorno prima.
Continua a leggereVeneto Banca, il delito (im)perfetto: se Zonin non è una inconsapevole "vittima", solo il colpevole certo per i media Vincenzo Consoli può, deve?, rivelare se ci sono i mandanti. Senza aspettare i tribunali a due velocità
Venerdi 1 Dicembre 2017 alle 23:49
L'Ansa di oggi, 1° dicembre, informa che «l'associazione Soci Banche popolari del Veneto ha presentato un esposto alla Procura di Treviso per richiedere chiarezza alla magistratura sulla gestione di Veneto Banca post era Consoli: generosi finanziamenti continuati ben oltre epoca Consoli e fino a 05.2017». Questo esposto aggiunge dubbi alle nostre certezze così... esposte il 30 novembre all'alba: "Casini su La7: "elenco primi 100 debitori di Veneto Banca non proviene da commissione d'inchiesta...". Dettagliamo qui l'ipotesi da noi fatta che ci siano debitori post Consoli. Ancora due pesi e due misure con Zonin".
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Ispezioni sospette, Il Fatto: Procura di Roma indaga su BankItalia. Esposto del banchiere D'Aguì, il cui legale è cugino di Gentiloni
Venerdi 1 Settembre 2017 alle 01:30
VicenzaPiu.com, dopo i fari puntati sui vertici locali della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin in primis, che in troppi avevano coperto, da tempo sta ponendo la sua attenzione anche sulle trame per far convergere su Vicenza anche Veneto Banca e siamo arrivati al punto di scrivere, tra i tanti, un articolo "Io sto con Vincenzo Consoli, purchè si scrolli di dosso la cacca dei piccioni viaggiatori" che ci è valso l'apertura di un "misterioso" fascicolo presso la Procura di Treviso. In quell'articolo focalizzavamo i dubbi, poi più volti espressi e motivati anche nelle puntate ancora in pubblicazione del "memoriale" di Silvano Trucco su Bene Banca, sulle azioni che Banca d'Italia potrebbe aver commesso per spingere la Popolare di Montebelluna tra le braccia avvinghianti di quella vicentina con gli effetti che sono davanti agli occhi di tutti.
Continua a leggereIo sto con Vincenzo Consoli, purchè si scrolli di dosso la cacca dei piccioni viaggiatori
Giovedi 11 Maggio 2017 alle 01:13
Pubblicato il 9 maggio alle 23.52, aggiornato l'11 maggio alle 1.13. Fino al recente passato sono stati in pochi ma ancora oggi non sono in molti a volere leggere tra le righe (e che righe!) che Banca d'Italia avesse coperto gran parte delle magagne di Banca Popolare di Vicenza anche grazie ai buoni rapporti che Gianni Zonin aveva instaurato con palazzo Koch grazie a una tela di rapporti di alto livello, da Andrea Monorchio, l'ex ragioniere generale dello Stato nominato nel 2011 suo vice dal re del vino, fino a Gianandrea Falchi, ex capo della segreteria particolare di Bankitalia quando governatore era Mario Draghi, divenuto nel 2013 capo delle relazioni istituzionali della BPVi, per non parlare delle filiali aperte ogni altro giorno a Roma per "impiegare" postulanti locali sponsorizzati o, addirittura, provenienti dal "sistema".
Continua a leggereM5S: "Loggia delle Popolari", c'è anche De Benedetti? Come Tangentopoli
Martedi 15 Dicembre 2015 alle 15:06
Movimento 5 Stelle Veneto Carlo De Benedetti, patron del gruppo l’Espresso (la Repubblica) e tessera numero 1 del Pd ebbe delle informazioni privilegiate sulla vendita di azioni delle banche popolari, facendo grandi guadagni mentre oggi 200 mila famiglie sono rovinate? Se lo chiedono la procura di Roma e la Consob. Nelle intercettazioni sembra che l’ingegnere abbia ricevuto dritte perfino da Bankitalia. Continua a leggere
Berlusconi gioca d'azzardo
Domenica 30 Ottobre 2011 alle 15:31
Questa volta il titolo non fa riferimento alla scommessa del primo ministro per ottenere in Italia l'indispensabile assenso della Lega Nord sulle misure promesse all'Europa con la famosa letterina di Gianni Letta scritta sotto "dettatura" di Merkozy per la sopravvivenza economica e finanziaria del Bel Paese. Stavolta, infatti, si parla di scommesse gestite da un'azienda della galassia di Silvio Berlusconi, la Mondadori, magari per cercare spiccioli (e che spiccioli!) per finanziare la mega sanzione da 550 mln di euro a favore di Carlo De Benedetti.
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La presidentessa della refurtiva: la figlia di B., anzi è B. con la parrucca bionda
Sabato 16 Luglio 2011 alle 01:02
di Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano
Siccome è la figlia di B., anzi è B. con la parrucca bionda, Marina B. merita la massima considerazione. Esaminiamo dunque i migliori passaggi della sua intervista al suo dipendente Giorgio Mulè, direttore di Panorama (gruppo Mondadori, presieduto da Marina B.), contro De Benedetti e i giudici che han condannato la Fininvest presieduta da Marina B. a risarcirlo per lo scippo della Mondadori presieduta dalla stessa Marina B. Posto che Fininvest è lo scippatore, De Benedetti lo scippato e Mondadori la refurtiva, e posto che, senza la sentenza comprata, Mondadori e dunque Panorama apparterrebbero a De Benedetti, questo è caso di ricettazione e riciclaggio giornalistico: la presidente del gruppo scippatore usa la refurtiva per sparare sul gruppo scippato. Un po' come se un topo di appartamenti rubasse un televisore in una villa e poi lo lanciasse sulla testa del derubato.
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