I lavoratori della Magrin alla fame
Venerdi 14 Dicembre 2012 alle 05:17Pd e caso Cis: chiarezza sui pagamenti agli operai degli scavi di Archeidos
Lunedi 16 Maggio 2011 alle 19:57Aziende (sane) sull'orlo della crisi
Domenica 28 Febbraio 2010 alle 12:23
"Sono anni che lo denunciamo. Adesso è servito il morto per evidenziarlo. È brutale dirlo, ma è così". Filippo De Marchi, presidente dell'Associazione delle piccole industrie vicentina, non usa tanti giri di parole e va dritto al cuore del problema. Il problema è un aspetto della crisi che finora è rimasto un po' in secondo piano, sotto traccia, oscurato dal dilagare di licenziamenti e crisi aziendali. Ci sono le aziende che non ce la fanno perché la produzione è crollata, gli ordini non arrivano, il mercato si è fermato. E ci sono quelle che ordini e commesse li avrebbero anche, e il lavoro pure: ma sono ugualmente con l'acqua alla gola, messe alle corde dalla difficoltà sempre maggiore di farsi pagare da clienti e committenti. La situazione è finita al centro delle cronache nei giorni scorsi con il suicidio di un piccolo imprenditore, disperato perché non riusciva a ottenere il saldo di alcuni lavori già eseguiti e, di conseguenza, a pagare gli stipendi dei propri dipendenti. Ma situazioni del genere sono all'ordine del giorno da tempo. E sempre più frequenti, anche senza arrivare ad esiti tanto drammatici.
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