Il piccolo "J'accuse" di VicenzaPiù, il grande "Cambiamo mestiere" di Travaglio: la libertà di stampa, questa (mis)conosciuta
Martedi 23 Ottobre 2018 alle 10:26Nel piccolo, ma grande per noi, leggete qui: "Il j'accuse: quando diventano bavaglio le azioni legali contro i cronisti. Il caso di Giovanni Coviello". Se nessuno, ripetiamo "NESSUNO", a Vicenza e in Veneto è attaccato come VicenzaPiù, un network multimediale locale gestito da chi di mestiere fa inchieste giornalistiche, in Italia Il Fatto Quotidiano è il giornale (cartaceo, web e tv) più temuto da quando è nato per opera di giornalisti senza padroni e, quindi, più massacrato con querele e denunce fatte col puro scopo di farlo chiudere. Il Fatto è il più temuto e combattuto mezzo di informazione italiano ma è anche l'unico che ha il coraggio di denunciarlo.
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Anche Matteo Renzi ora ha una copia di "Vicenza. La città sbancata"
Domenica 13 Novembre 2016 alle 11:56L'ex BPVi Gianni Zonin vuole un milione dal direttore di VicenzaPiù, ed è subito udienza il 25 ottobre. Giovanni Coviello che ha difeso dal suo ex presidente la Fondazione Roi "cita" Il Fatto: la liberta di stampa costa, ma ripaga
Lunedi 24 Ottobre 2016 alle 20:14Ignazio Visco a Matteo Renzi: "abbiamo una banca!", per giunta popolare. È la CRS, Cassa di Sovvenzioni e Risparmio. Renzi rottami Bankitalia e avrà almeno 200.000... Sì, dai soci traditi della BPVi e di Veneto Banca
Giovedi 15 Settembre 2016 alle 22:54Che la Banca d'Italia (una banca centrale con funzioni di vigilanza e controllo posseduta dalle maggiori banche che dovrebbe controallare...) sia da sempre un'anomalia lo dicono in tanti ma nessuno fa realmente niente per modificarla, inclusi tutti i presidenti del consiglio che si sono succeduti nel tempo compreso quel Matteo Renzi che , in un confronto a Porta a Porta con Antonio Padellaro e Vittorio Feltri, ha accusato i giornalisti di non aver scritto negli ultimi anni del flop annunciato della Banca Popolare di Vicenza dell'ex (sicuri che sia ex anche di fatto?) presidente Gianni Zonin. Di sicuro Renzi si riferiva ai colleghi del locale giornale di Confindustria Vicenza, così trasparente da aver licenziato il 5 settembre il suo direttore, Ario Gervasutti, senza dire nulla sul perchè, e senza neanche ufficializzare ancora il nome di Luca Ancetti come nuovo timone.
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