VicenzaPiù e BassanoPiù: boom di lettori, il fatturato triplica. Questo è Il Fatto
Martedi 1 Gennaio 2013 alle 17:07 | 1 commenti
Cari lettori, sfogliando l'ultimo numero del 2012 dei nostri quindicinali trovate quattro pagine di VicenzaPiù e BassanoPiù con una selezione di titoli e di argomenti trattati nei numeri dell'anno appena terminato. Sono il nostro marchio di fabbrica, la dimostrazione che, pur con i suoi difetti e i suoi errori, VicenzaPiù e BassanoPiù hanno tenuto fede agli impegni presi con voi fin dal primo numero, uscito il 25 febbraio 2006.
Fin qui abbiamo adattato un suo editoriale ma poi "cloniamo scientificamente" con qualche ritocco solo lessicale quanto scritto da Antonio Padellaro sull'ultimo numero del 2012 de Il Fatto Quotidiano, che è un po' un nostro modello anche se VicenzaPiù ... è stato fondato anni prima. E l'editoriale del direttore de Il Fatto facciamo nostro, perché ha scritto riguardo al suo quotidiano quello che noi avremmo voluto scrivere su VicenzaPiù e BassanoPiù, oltre che sul nostro network di quotidiani web, ma che lui ha saputo, ovviamente, scrivere molto meglio.
Ricordate, allora, i nostri impegni presi il 25 febbraio 2006? «Primo: faremo affidamento solo sulle nostre forze e non riceveremo alcun finanziamento pubblico. Secondo: saremo indipendenti da qualsiasi potere finanziario e politico. Terzo: daremo le notizie che gli altri quotidiani (e gli altri mezzi, ndr) non danno. Questa terza promessa è stata la più difficile e, insieme, la più facile da mantenere. La più difficile perché scovare le notizie esclusive è faticoso, se ci si confronta con le corazzate dell'informazione italiana (e locale, ndr) che hanno una quantità di mezzi e di uomini che noi ci sogniamo. Ho scritto quantità perché sulla qualità dei nostri giornalisti, come si dice, carta canta».
Su Il Fatto Quotidiano e nei nostri 247 numeri di VicenzaPiù e nei 9 di BassanoPiù i cui web "confratelli" hanno pubblicato fino ad oggi, a nostra firma o dando libero spazio alle fonti, senza distinzione né discriminazione alcuna, 38.940 notizie e poi 1.022 video e 392 photo gallery per decine di milioni di pagine visitate.
Così continua Padellaro: «Per carità , nessuna vanteria: nel nostro mestiere i "buchi" si danno e si prendono (e noi ne abbiamo presi tanti). Parliamo piuttosto di un giornalismo spesso solitario nelle sue battaglie di carta». Noi di VicenzaPiù e Bassano Più siamo rimasti pressoché soli nel chiedere trasparenza nelle amministrazioni locali e nelle aziende pubbliche, da soli con Giorgio Langella abbiamo promosso a Vicenza le firme per un giusto processo per i morti della Marlane Marzotto, in pochi fra i media locali denunciamo gli obbrobri dei project financing, ottenendone eco anche su Report di rai 3 per quello dell'ospedale di Santorso, (tristemente) orgogliosi di essere accompagnati solo da alcuni sindacati di base quando denunciamo gli interessi personali di sedicenti loro colleghi, quando documentiamo i "malvezzi" di impiegati pubblici e ci ribelliamo ai soprusi verso i lavoratori stranieri di cooperative che tradiscono il loro nome sfruttandoli anche senza pagarli per appalti pubblici, nel silenzio complice di chi quegli appalti li concede e dovrebbe controllarli.
Antonio Padellaro ci supporta ancora col suo scritto quasi in fotocopia dei nostri pensieri, quando scrive: «Cantare fuori dal coro ha un prezzo ed è esattamente quello che vi abbiamo chiesto»: 1 euro e 20 se VicenzaPiù o BassanoPiù li comprate in edicola e, se vi abbonate all'edizione online, nonostante la nostra distribuzione successiva sia gratuita, «un sacrificio in più (non esattamente la parola più popolare di questi tempi)» ma per sostenere la nostra indipendenza nell'informarvi, il vostro diritto a sapere confrontando.
Nel 2012 l'editore di VicenzaPiù ha "aperto" un'altra testata, BassanoPiù, ha potenziato le redazioni e il web e cercherà di continuare a crescere in quantità e qualità .
Imedia intorno a VicenzaPiù e BassanoPiù, nonostante la loro "scomodità " e i monopoli altrui, hanno, intanto, triplicato la raccolta pubblicitaria nel 2012 rispetto al 2011 e allora come Antonio Padellaro per Il Fatto Quotidiano evidenziamo che questo è «quasi un record nel mondo disastrato dell'editoria. E la nostra spending review, vi assicuriamo, è rigorosa».
Se abbiamo disegnato questo quadro sui nostri media adattando a loro l'attacco dell'editoriale di Antonio Padellaro, per poi "clonarlo scientificamente con qualche ritocco solo lessicale", torniamo ancora all'adattamento delle conclusioni di Padellaro su Il Fatto Quotidiano per trarre le nostre conclusioni su VicenzaPiù, BassanoPiù e sui nostri quotidiani web.
«Non è solo una questione di soldi. Ciò che ci è necessario per continuare e migliorare il nostro lavoro è la comunità » di VicenzaPiù, BassanoPiù e del loro network di media web, «sapere insomma che ci siete, che seguite il nostro lavoro, che non ci farete mancare la vostra attenzione. Ne avremo bisogno nell'anno che viene, per mantenere saldo il timone» nel mare confuso della politica, in senso esteso, del Vicentino. Per verificare che le promesse diventino fatti. «Per raccontare ciò che di nuovo e denunciare ciò che di vecchio si agita nel Palazzo. Per riferire le cose serie e i venditori di fumo... Senza fare sconti a nessuno, soprattutto alle persone che stimiamo. Tanti lettori e tanti abbonati: è il solo modo per dare ancora più forza alle nostre battaglie solitarie. Grazie».
Grazie lo diciamo noi ad Antonio Padellaro per aver scritto riguardo al suo giornale quello che, ne siamo fermamente convinti, è riferibile anche ai nostri media e che non avremmo saputo scrivere come lui. Ma grazie soprattutto ai nostri lettori, attuali e futuri, che strada facendo "ci controlleranno", perché loro sono gli unici a cui demandiamo questa funzione, e che, grazie alla loro crescente numerosità (in decisa controtendenza), convincono gli inserzionisti a pianificare su di noi la loro pubblicità .
Senza altra contropartita che non sia la loro sicura, e qualificata, visibilità .
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