Alcuni giorni fa è cessato l'incarico di responsabilità della testata che avevo assunto a termine per consentire al direttore responsabile Giovanni Coviello di separare il suo impegno elettorale dalla sfera delle decisioni sul flusso di notizie e dei contenuti pubblicati. Ho cercato di espletare il mio breve impegno con lo scrupolo e la diligenza necessari per garantire la continuità della testata, al riparo da possibili contraccolpi che potessero scaturire dal dibattito e dalla dialettica elettorali.
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Pubblicato il 22 aprile alle 22.21, aggiornato alle 23.23. «Giovanni Coviello si candida al Senato con Insieme e "affida" ad Angelo Di Natale la direzione di VicenzaPiu.com: "l'informazione è l'aria con cui una democrazia respira»: sotto questo titolo il 6 febbraio Angelo Di Natale salutava i lettori di VicenzaPiu.com di cui aveva assunto la direzione aderendo alla mia richiesta di voler tenere distaccato il giornale, pur se non dovuto, dalla mia candidatura di pura bandiera (ero terzo in una lista che mai ne avrebbe eletto neanche il primo) alle Politiche 2018 con Insieme (la coalizione emanazione del Psi con al suo interno Verdi, prodiani e esponenti di Area Civica).
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Sabato 31 marzo si era fermi per il Psi di Vicenza e per il "contenitore" sperimentale di una sinistra unita, la lista Insieme delle Politiche 2018, alle affermazioni fatte nel direttivo del 22 marzo scorso con, tra i presenti i vertici elettivi e di fatto, affermazioni che Giovanni Coviello, "da ex coordinatore cittadino in attesa del congresso e da iscritto al Psi", ricordava così: "il Psi e Insieme, il partito, cioè, e la coalizione Insieme che sta lavorando per il futuro, non daranno alcun appoggio al raggruppamento sempre più confuso nato intorno a chi (Otello Dalla Rosa, ndr) su quei valori e su quella capacità aveva basato la sua campagna vittoriosa per le primarie".
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Pubblicato il 18 febbraio 2018, aggiornato con appello ai leader delle varie liste il 26 alle 22.44e completato il 2 marzo alle 19.47 col video della firma dell'appello da parte di Giovanni Coviello con Patrizio Miatello. "Penso di poter affermare - ci dice Giovanni Coviello che ha fondato quasi 12 anni fa questo mezzo indipendente -, senza timore alcuno di smentite, neanche dei più protervi bastoni del potere che provano a chiuderci la bocca, di essere stato il primo, esattamente dal 13 agosto 2010, data del mio primo articolo sul tema (cfr "Vicenza. La città sbancata"), l'unico e per molti anni il solo a denunciare i fatti che poi avrebbero portato al crac della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca)".
Dopo che, solo, VicenzaReport.it ha dato notizia dell'esposto all'Agcom da parte del segretario regionale del Psi del Veneto, Luca Fantò, che ha chiesto, rendendolo noto il 27 a tutta la stampa locale, l'intervento dell'authorithy contro la censura in atto soprattutto da parte de Il Giornale di Vicenza contro la lista INSIEME, e visto il perdurare della situazione che vede oggi ignorata anche la chiusura della campagna di coalizione organizzata dal Psi per Insieme con la presenza di una storica espondente di prestigio dell'area, Pia Locatelli, Vicepresidente dell'Internazionale socialista e Presidente onorario dell'Internazionale socialista donne, Fantò ci ha ricordato l'esposto a cui avevamo fatto cenno in un'editoriale del neo direttore Angelo Di Natalema che non avevamo pubblicato per esteso.Â
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L'informazione è l'aria con cui una democrazia respira. Se essa non è pulita, l'intero corpo - la comunità che vive in un territorio - è gravemente ammalato. Una democrazia è in salute se respira a pieni polmoni aria fresca, immune, o almeno priva di ogni agente inquinante, e se tutti i suoi organi possono liberamente muoversi nell'armonia costitutiva (verrebbe da dire "costituzionale") dell'intero corpo sociale. Servono quindi: un'informazione che informi veramente; cittadini e gruppi sociali liberi di partecipare alle decisioni della vita collettiva, attingendone i criteri di scelta alla conoscenza veritiera dei fatti che, anche attraverso il vitale confronto tra diverse opinioni, può essere garantita solo da un'informazione libera, indipendente, plurale.
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Nell'udienza dinanzi alla quinta sezione penale del Tribunale di Palermo in cui è imputato di calunnia nei confronti dell'attuale direttore della Tgr Vincenzo Morgante, all'epoca solo caporedattore di Tgr Sicilia, ha confermato ogni sua denuncia - rilanciando con ulteriori elementi di accusa - sulla gestione di Tgr Sicilia, e per molti aspetti anche dell'operato dei vertici Rai, il giornalista Angelo Di Natale, molto noto nel Vicentino già nei primi anni duemila e di recente ingaggiato nella nostra squadra soprattutto per le questioni processuali di BPVi e Veneto Banca. L'udienza, la seconda dedicata al suo esame e durata complessivamente circa sei ore, è iniziata con un colpo di scena.
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Avremmo voluto documentare con immagini e con la registrazione originale del dibattimento l'udienza del 29 settembre 2017 del processo che, dinanzi al tribunale di Palermo, vede imputato il giornalista Angelo Di Natale (nella foto), che ora fa parte della nostra squadra soprattutto per le questioni processuali di BPVi e Veneto Banca (clicca qui) e che era molto noto nel Vicentino già nei primi anni duemila. Il collega, ora nostro collaboratore, è accusato di calunnia in relazione alla presunta falsità di alcune affermazioni contenute in un esposto da lui firmato contro il fenomeno della pubblicità occulta nell'informazione di Tgr Sicilia della Rai, contro il prodotto informativo viziato a suo avviso da interessi privati e da non pochi casi di "parentopoli" e contro la gestione discriminatoria della redazione.
ROMA, servizio esclusivo dal nostro corrispondente. Con una certa sorpresa Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno occupato di nuovo il centro della scena ieri nella Commissione parlamentare d'inchiesta sui "crac" bancari la quale, a tappe forzate, sta procedendo secondo un fitto calendario di audizioni fino al 22-23 dicembre quando la pausa per le vacanze scriverà la parola fine sulla legislatura e darà lo stop all'iniziativa stessa dei quaranta parlamentari i quali, coordinati dall'ex Udc Pier Ferdinando Casini, si riuniscono praticamente tutti i giorni a palazzo San Macuto.
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Venerdì 24 novembre il nostro corrispondente da Roma Angelo Di Natale, in un articolo titolato "Processo Veneto Banca, l'udienza preliminare e le rivelazioni simultanee dei primi 100 debitori, dell'era di Consoli ma anche no", scriveva: "...Il Corriere della Sera in perfetta contemporanea almeno con La Stampa, Il Messaggero e Il Gazzettino..., ha svelato i nomi dei primi cento debitori dell'istituto per entità delle esposizioni... in perfetta sincronia con la prima udienza" del processo contro i vertici della banca all'epoca in cui sarebbe maturato il suo crac. E stasera su La7 a Lilly Gruber durante Otto e Mezzo Pier Ferdinando Casini ha dichiarato: "Sono convinto che gli elenchi pubblicati dalla stampa non provengano dalla commissione d'inchiesta...!".
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