Archivio per tag: 21 Investimenti
Categorie: Economia&Aziende
Famiglia Zonin per fare patrimonio (e cassa) ha messo nella spa sue tenute: indispensabili per valore ma anche problema per investitore
Lunedi 18 Giugno 2018 alle 01:26
"A chiudere il cerchio sull'interessata gestione padronale della banca che doveva essere popolare (era una cooperativa del popolo) ci sono le notizie sulla evoluzione (involuzione?) delle vicende della Zonin Spa": così scrivevamo nel nostro articolo "Bankitalia prova a vendere suoi immobili e rimpiange Gianni Zonin che le strapagò Palazzo Repeta. Con i soldi dei soci della BPVi senza i cui fidi Zonin spa ora cerca azionisti" in cui aggiungevamo: "Cresciuta sempre sotto l'ala protettrice del 'sistema' che non negava certo consistenti affidamenti all'impero del vino di Zonin, allora 'rispettabile e potente' banchiere, l'azienda ora si trova sotto il peso di oltre 180 milioni di indebitamento".
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Categorie: Economia&Aziende
Vini Zonin 1821 alias Zonin Spa, Il Gazzettino: al nuovo socio il 30-40% dopo l'addio alla BPVi di Gianni Zonin
Giovedi 31 Maggio 2018 alle 10:50
Pronto il nuovo socio per i vini Zonin. Secondo indiscrezioni la famiglia vicentina, aiutata dall'advisor Mediobanca, avrebbe individuato un investitore di minoranza per il gruppo da 201 milioni di fatturato. L'operazione prevederebbe un aumento di capitale da circa 70 milioni di euro e la cessionr di una quota di circa il 30-40%. Casa Vinicola Zonin 1821 (alias Zonin spa, ndr) è una delle maggiori aziende del settore con circa il 90% dei ricavi che viene generato fuori dall'Italia. Nei mesi passati erano usciti alcuni nomi di potenziali investitori: dal fondo americano Blackstone fino alla 21 Investimenti di Alessandro Benetton.
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Categorie: Economia&Aziende
Finito rapporto privilegiato con BPVi Zonin Spa cerca fondi, Business Insider: soccorso veneto da Alessandro Benetton?
Domenica 13 Maggio 2018 alle 12:15
Che ne sarà della Casa Vinicola Zonin (Cvz), una delle principali aziende italiane del settore, dopo i guai dell'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin? E' di questi giorni (leggi nostro lancio) la notizia che i figli del fondatore Domenico, Francesco e Michele (nella foto d'archivio con padre e madre, ndr) si sono messi alla ricerca di un partner con l'obbiettivo di far crescere il gruppo anche attraverso acquisizioni e poi sbarcare in Borsa. E che per individuare il partner giusto è stata investita Mediobanca che sta sondando una serie di fondi internazionali per vedere se sono interessati all'operazione che prevede la sottoscrizione di un aumento di capitale da 50-70 milioni.
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Categorie: Fatti
Barbara Ceschi nipote del marchese Giuseppe Roi fa domande su mancata discontinuità cda della Fondazione Roi e su bilanci dell'era Zonin: le sveliamo noi chi è il nuovo dominus Andrea Valmarana e conti Roi dal 2009 in poi
Mercoledi 5 Luglio 2017 alle 23:30
In un'intervista concessa a Francesco Brasco direttore di Radio Vicenza e riportata sul suo blog da Marco Milioni, che l'ha poi allargata anche a questioni riguardanti la Banca Popolare di Vicenza, fa alcune osservazioni con annesse domande sulla Fondazione Roi Barbara Ceschi a Santacroce, nipote del marchese Giuseppe Roi a cui si deve l'omonima Fondazione, nata in funzione di Palazzo Chiericati con un centinaio di milioni di euro, tra beni mobili e immobili, in dote e poi "demolita" (cfr. "Roi. La Fondazione demolita", dalla gestione del suo ex presidente Gianni Zonin, che in contemporanea era a capo della BPVi dei cui fatui titoli, oltre che dell'abbandonato ex Cinema Corso, ha infarcito la Onlus di contrà S. Marco 37 che ha visto così crollare il suo patrimonio.
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Categorie: Economia&Aziende
Arrivano le truppe di Berlusconi in salvataggio di BPVi e Veneto Banca: Mediolanum pronta con i soldi, Tajani con la politica. Parla anche Benetton che guarda ai "nuovi modelli di credito" di Amazon e delle web companies
Venerdi 9 Giugno 2017 alle 16:27
"Se tutti parteciperanno, parteciperemo anche noi". Lo ha dichiarato, come riferisce Radiocor, l'a.d. di Banca Mediolanum, Massimo Doris, in merito alla possibile partecipazione dell'istituto a un intervento di sistema per evitare il bail-in della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. "Diventa fondamentale la velocita' di azione - ha aggiunto a margine del 47esimo convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria -. Il costo sta salendo cosi' tanto per la lentezza nel risolvere le problematiche. L'errore e' stato, a mio parere - ha proseguito - nel novembre 2015 quando nel salvataggio delle 4 banche si e' deciso di lasciare fuori gli obbligazionisti subordinati. Per quei 300 milioni e' scoppiato il caos. Se li' si fossero salvati i subordinati, le due venete avrebbero fatto i loro aumenti di capitale e la gente non sarebbe scappata", ha concluso.
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