Categorie: Banche
Venerdi 18 Marzo 2016 alle 23:27
«
Mi è stato chiesto quante fossero le azioni riconducibili a Zonin. Circa 74.000»:
così Francesco Iorio, Ad della Banca Popolare di Vicenza, dichiarò nella sua replica durante l'assemblea del 5 marzo agli azionisti "incazzati" (parola da lord inglese per descrivere lo stato d'animo dei circa 117.000 signor Nani, meno fortunati dei signori Zigliotto, che hanno perso di fatto 6 miliardi di euro grazie ai (sotto)titoli della BPVi). In quella stessa risposta Iorio aggiungeva: «
Non sono in grado in questo momento di dare una risposta per quanto concerne la Fondazione Roi perché, pur avendo tre esponenti espressione della Banca all'interno del consiglio, in questo momento non sono in grado di dare riferimenti su quello che è stato l'acquisto del Cinema».
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Categorie: Banche
Martedi 8 Marzo 2016 alle 11:51
Le rivelazioni di VicenzaPiù ("Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report") sugli acquisti di azioni BPVi per 29.000.000 di euro, ora di fatto azzerati, e dei costosi locali dell'ex Cinema Corso accompagnati da una storia a dir poco nebulosa, acquisti probabilmente illeciti oltre che "fallimentari" per la Fondazione Roi, che dovrebbe occuparsi per statuto solo di attività culturali e presieduta da Gianni Zonin, con accanto un Cda di nomina per la maggior parte della Popolare di Vicenza ma con un componente che risponde al Comune di Vicenza, hanno fatto seguito all'interrogazione comunale del M5S.
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Categorie: Banche
Giovedi 26 Novembre 2015 alle 01:46
C'è a Vicenza un mezzo (nel senso letterale del termine, mezzo non intero perché la sua metà più chiara è quella affollata da banner a pagamento) che è guidato da menti e braccia, appunto, di "stampo pubblicitario" e con sede redazionale presso l'agenzia stessa. Per farvi capire questa, non unica, anomalia, prendiamo ad esempio chi mai, in altri casi, potrebbe essere il nostro riferimento: addirittura la sede della concessionaria pubblicitaria del giornale locale per antonomasia, per non dire della nostra... lillipuziana, è ospitata, e non viceversa come il "mezzo", nella sede del quotidiano locale, da noi quotidianamente invidiato e, soprattutto, vituperato.
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Categorie: Politica, Informazione, Giudiziaria
Sabato 18 Ottobre 2014 alle 23:37
Ero oggi in un bar pasticceria di Torri di Quartesolo e avevo appena fatto (subito?) uno scoop: anche se da tempo non poteva più prestarci la sua collaborazione per i temi locali, vista la sua lunga assenza dalla città , che si prolungherà per diversi orizzonti della sua carriera giornalistica, mi aveva "colpito" venire informato da Marco Milioni che lui aveva appena iniziato a collaborare, sia pure per test, mi ha detto, su temi più vasti e purchè possa verificare sul campo la sua reale libertà di "scrittura", con una
testata web appena nata.
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