Incontro con Consoli Usa su Università
Mercoledi 16 Dicembre 2009 alle 17:40Provincia di VIcenza
Università di Vicenza: la Provincia dialoga con i Consoli americani
Si stringe attorno all'università il rapporto Vicenza-Stati Uniti.
Questa mattina la Sala Giunta della Provincia ha ospitato un incontro tra il Presidente Attilio Schneck, l'Assessore all'Edilizia Scolastica Nereo Galvanin, il Consigliere Roberto Cattaneo, i Consoli americani Benjamin Wohlauer, per gli Affari Politico-Economici, e Jack Hillmeyer, per la stampa e la cultura, la Fondazione Studi Universitari rappresentata dal direttore Carlo Terrin.
"La Provincia di Vicenza -ha esordito Galvanin- si è fatta promotrice dello sviluppo delle strutture universitarie presenti in città , per favorire l'implementazione dei corsi di studio e, di conseguenza, l'offerta formativa. Con l'ottica, a lungo termine, di diventare vero e proprio Ateneo, ma con l'obiettivo, costante sin d'ora, di dare una risposta concreta alle esigenze di un tessuto produttivo fortemente radicato nel territorio con specifica predisposizione alla meccatronica."
Oggi il Polo Universitario vicentino può contare sulle sedi di San Nicola, dell'ex Gil alle Barche, di San Silvestro, di Viale Margherita e, a breve, dell'ex caserma Borghesi.
"Gli investimenti da fare sono tanti -ha sottolineato Galvanin- Gravosi dal punto di vista economico, e in questo senso è fondamentale il sostegno della Fondazione Cariverona, ma sono l'unico modo concreto e razionale per "puntare" sulla crescita di un territorio e una comunità . Comunità di cui gli americani sono parte attiva."
Già le collaborazioni tra l'Università di Vicenza e le Università americane sono tanti. Il Polo Scientifico Didattico, ad esempio, ha specifici progetti di scambio tra docenti e studenti italiani e americani per seminari e attività di ricerca. Il Comitato Scientifico di Meccatronica conta tra i suoi componenti il prof. Rutgers della Pham University. Proficui scambi che potrebbero moltiplicarsi e approfondirsi. Anche grazie all'offerta dell'Assessore Galvanin di mettere a disposizione della comunità americana le strutture universitarie e le scuole superiori di proprietà , durante il periodo estivo, per stage o corsi. "Magari anche per corsi di cucina all'Istituto Alberghiero, per conoscere la cucina tradizionale italiana e vicentina e godere delle opportunità che offrono le nostre montagne."
Di uno scambio a 360gradi ha parlato Schneck, menzionando il ricco patrimonio artistico e culturale vicentino che rappresenta di certo un'attrattiva per i turisti americani e non solo. Il consigliere Roberto Cattaneo, a tal proposito, ha illustrato ai Consoli i restauri urgenti degli affreschi e dell'impianto di riscaldamento nella Chiesa di San Vincenzo a Vicenza.
Wohlauer e Hillmeyer si sono dimostrati estremamente interessati alle proposte di Provincia e Fondazione, tanto da chiedere una visita guidata alle sedi e ai laboratori dell'Università , per elaborare concreti progetti di collaborazione. Collaborazione che, nelle intenzioni della Provincia, potrebbe riguardare anche la realizzazione delle strutture universitarie attualmente in fase di progetto, come il secondo e terzo stralcio di Viale Margherita e l'ex caserma Borghesi.
L'appuntamento è a gennaio, dopo le feste natalizie.
Addio mio Dal Molin
Lunedi 14 Settembre 2009 alle 18:50Finalmente il sindaco ha detto chiaro e tondo quello che in tanti avevano intuito da tempo. Piaccia o non piaccia, la base al Dal Molin si farà , il tempo della battaglia è finito, non resta che concentrarci sulle compensazioni. Amen. L'annuncio ufficiale - peraltro già nell'aria da almeno un paio di settimane, cioè da quando Variati aveva incontrato l'ultima volta il commissario Costa - è arrivato sabato sera sotto il tendone del Presidio Permanente. E al sindaco va dato atto di essere andato a portare la "cattiva" notizia nel luogo forse più scomodo, nel cuore della mobilitazione popolare contro il Dal Molin, con un gesto talmente inusuale in politica da apparire coraggioso.
Continua a leggereVariati e le compensazioni sul Dal Molin
Lunedi 14 Settembre 2009 alle 17:20Comune di Vicenza
Dal Molin, il sindaco Variati: "La base si farà . Ma grazie al movimento dei cittadini, la città potrà pretendere dallo Stato le compensazioni"
"Non vedo altre strade da percorrere per bloccare la realizzazione della base americana. È quindi giunto il momento di aprire un nuovo capitolo, quello delle opere di compensazione". Le parole, sofferte, sono quelle del sindaco di Vicenza Achille Variati, già anticipate, di persona, sabato sera al Festival del presidio "No Dal Molin", perché "se mi appresterò a sedere ad un tavolo con lo Stato per verificare prima, e concordare poi, la disponibilità a delle opere compensative per la ferita che è stata inferta e imposta alla città , lo devo al fatto che alle spalle non ho una città silenziosa e rassegnata. Non andrò quindi dal Governo ad elemosinare, ma avrò la forza per pretendere, a testa alta. L'incontro di sabato sera mi è costato molto emotivamente - confessa Variati -, ma non avevo scelta: dovevo comunicare l'amara realtà guardando negli occhi quei concittadini che in tutti questi anni hanno coraggiosamente tenuto alta la faccia della dignità di Vicenza".
Il sindaco precisa inoltre di non aver mai cambiato idea: "Anzi - ricorda -, ho sempre ritenuto che fosse un grave errore realizzare una base lì, in quel sito particolare, al Dal Molin. Tuttavia io non sono un qualsiasi cittadino: sono un amministratore, che può e deve percorrere solo le strade amministrative per opporsi. E le ho percorse tutte: quella giuridica e giurisdizionale, ricorrendo al Tar e al Consiglio di Stato, quella dei rapporti politici nazionali, quella europea e anche quella internazionale. È dunque con sofferenza che oggi dico che non abbiamo alcuna altra strada da percorrere per bloccare la base. Non è stato un anno perso - ribatte Variati -. Potrei, anzi, dire che altri avendo avuto a disposizione diversi anni, non mi hanno consegnato nulla tranne un assenso dato per il luogo sbagliato, e nulla nemmeno sul tavolo delle compensazioni, visto che il documento votato dal consiglio comunale del 2006 è molto generico e non detta precisi impegni. Basta ricordare che una delle condizioni dettate da quell'ordine del giorno era che l'aeroporto civile non avesse danni, e oggi è completamente smantellato per far posto al cantiere".
Variati spiega quindi come ora intende muoversi: "Avvierò a breve una serie di incontri per sentire l'opinione della città , e quindi delle istituzioni a partire dalla Provincia, delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, nonché delle forze imprenditoriali, economiche e sindacali, e dei movimenti. Vedrò quindi di interpretare una sintesi delle richieste che emergono per portarle ad un tavolo Comune-Stato, senza nulla togliere al ruolo di coordinamento tecnico della Provincia su tutte le opere che dovessero coinvolgere altri Comuni".
Il sindaco infine scende più nel dettaglio sul tema delle compensazioni: "Lasciando da parte gli aspetti ideologici su cui ognuno può pensarla come vuole, il punto di partenza è che il Dal Molin è innanzitutto una ferita urbanistico-ambientale. Mi aspetto quindi che lo Stato dimostri una particolare attenzione per le compensazioni di carattere ambientale, visto che la città già vive una situazione critica sul fronte dell'inquinamento".