Nel 2004, scrive nella nota che pubblichiamo Potere al Popolo! Vicenza, gli USA avanzano la richiesta di ampliare la loro presenza militare a Vicenza costruendo una nuova base; il governo italiano, presieduto da Berlusconi, coinvolge il sindaco di Vicenza Enrico Hüllweck che esprime parere favorevole. Solo due anni dopo nel 2006 i vicentini vengono a conoscenza del progetto della base militare e costituiscono il movimento di opposizione No Dal Molin, che attira attivisti da tutta Italia e del quale non si possono trovare corrispettivi nella memoria storica della Vicenza del secondo dopoguerra.
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L'area di Borgo Berga, scrive nella nota che pubblichiamo Francesco Rucco Candidato sindaco alle amministrative di Vicenza 2018, sarà riqualificata e diventerà il Polo della Giustizia e della Formazione Universitaria, rientrando nel progetto di campus integrato nella città già consolidato negli ultimi anni dalla Fondazione Studi Universitari e risolvendo il problema dell'efficientamento del tribunale. Il lotto E diventerà un'area verde attuando un accordo con il privato. Entro settembre porterò in Consiglio Comunale una variante urbanistica che metta definitivamente fine agli errori del passato, da cui nessuno è esente.
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"Abbiamo la responsabilità di far crescere la nostra città e di tutelare il suo straordinario patrimonio. Abbiamo però anche la responsabilità di garantire che questo avvenga in maniera sostenibile, nel pieno rispetto del territorio, del paesaggio, dell'ambiente e della comunità . Per questo qualsiasi futura significativa pianificazione urbanistica dovrà rispondere ai criteri imposti dall'Unesco": così esordisce oggi Otello Dalla Rosa, candidato sindaco di Vicenza per il centro sinistra alle Amministrative di Vicenza 2018.
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Oggi 15 marzo si è svolto presso il Tribunale di Vicenza un incontro indetto dal Presidente Alberto Rizzo e dal Questore di Vicenza Giuseppe Petronzi, con lo scopo di presentare l'iniziativa promossa dal Tribunale e dalla Questura riguardo la necessità di facilitare l'accesso ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione anche agli individui con diverse abilità . Come sostenuto dal Presidente, è sempre più importante, per la pubblica amministrazione, rendere un servizio fruibile a tutti i cittadini.
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Banche venete, processi più vicini. «La richiesta di rinvio a giudizio per l'inchiesta su Banca Popolare di Vicenza potrebbe arrivare entro 15-30 giorni, l'obiettivo sarebbe celebrare l'udienza preliminare entro fine anno», spiega il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri. Potrebbero costituirsi 4mila ex soci: tante sono le querele già arrivate al Tribunale.«Veneto Banca: Vincenzo Consoli e gli altri imputati udienza preliminare entro fine anno» davanti al gip di Roma il 24 novembre.Continua a leggere
La sentenza impone un'attenzione all'accessibilità del trasporto pubblico che è già nella mission di Svt. A confermarlo è lo stesso Achille Variati, che in qualità di Sindaco di Vicenza e Presidente della Provincia rappresenta l'intera proprietà dell'azienda e che premette: "Il trasporto pubblico è un diritto universale -afferma Variati- così come deve esserne universale l'accesso, in un'ottica di uguaglianza dei cittadini e di rispetto anche e soprattutto di chi ha difficoltà motorie.".
"Si è trattato di truffe ed estorsioni, ma l'incompetenza dei Pm vicentini permetterà a Zonin e compagni di cavarsela, non ci sono i tempi per arrivare al terzo grado di giudizio". Da avvocato ed ex professore di diritto penale l'ex senatore Renato Ellero ha analizzato in una video intervista del nsotro direttore la situazione giudiziaria degli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza. Ieri la procura di Vicenza ha notificato l'avviso di chiusura delle indagini a Gianni Zonin, ex presidente BPVi, a Samuele Sorato, ex direttore generale della banca, ai vicedirettori Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta, all'ex consigliere Giuseppe Zigliotto, a Paolo Marin, ex direttore generale di Banca Nuova, e al dirigente Massimiliano Pellegrini, addetto alla preparazione dei documenti contabili societari.
Gent. direttore, vi scrivo per segnalare un possibile problema alla struttura di un ponte nel complesso di Borgo Berga: ieri ho partecipato al sit-in contro la Miteni e l'inquinamento da PFAS davanti al tribunale di Vicenza. Visto che il Retrone, che passa proprio davanti al tribunale, è uno dei principali "esutori " (esutore in speleologia e in geologia significa sorgente, corso d'acqua che drena un sistema sotterraneo, ndr) del sistema acquifero inquinato dalla Miteni, ho raggiunto il tribunale via acqua in kayak e ho ormeggiato il mezzo proprio fra i due ponti di via Gallo e di via Oliva, con un cartello "No Pfas" sopra. La risalita dal fiume verso il tribunale è stata alquanto difficile in quanto la sistemazione delle sponde è stata realizzata senza nessun rispetto per il diritto di accesso alle acque pubbliche, rendendo quasi impossibile a chiunque l'accesso al fiume.Â
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