Archivio per tag: Stefano Pesci

Categorie: Economia&Aziende

Venerdì 24 udienza preliminare sul crac di Veneto Banca: 11 indagati e costituzioni di parte civile. Procuratore capo Giuseppe Pignatone: questa è sede per rivendicare diritti

Giovedi 23 Novembre 2017 alle 18:03
ArticleImage Roma. Dal nostro corrispondente. Il numero delle parti civili potrebbe essere alto già prima del quasi certo dibattimento. Per questa ragione è stata prescelta l'aula "Occorsio" della Corte d'Assise, al piano terra dell'edificio A di piazzale Clodio, per l'udienza preliminare del processo per il "crac" di Veneto Banca, in programma domani. Undici gli imputati, quasi tutti amministratori o controllori dei conti dell'istituto nel periodo in cui una serie di violazioni di legge ne avrebbe determinato il fallimento. I reati contestati sono, a vario titolo, aggiotaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.

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Ispezioni sospette, Il Fatto: Procura di Roma indaga su BankItalia. Esposto del banchiere D'Aguì, il cui legale è cugino di Gentiloni

Venerdi 1 Settembre 2017 alle 01:30
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VicenzaPiu.com, dopo i fari puntati sui vertici locali della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin in primis, che in troppi avevano coperto, da tempo sta ponendo la sua attenzione anche sulle trame per far convergere su Vicenza anche Veneto Banca e siamo arrivati al punto di scrivere, tra i tanti, un articolo "Io sto con Vincenzo Consoli, purchè si scrolli di dosso la cacca dei piccioni viaggiatori" che ci è valso l'apertura di un "misterioso" fascicolo presso la Procura di Treviso. In quell'articolo focalizzavamo i dubbi, poi più volti espressi e motivati anche nelle puntate ancora in pubblicazione del  "memoriale" di Silvano Trucco su Bene Banca, sulle azioni che Banca d'Italia potrebbe aver commesso per spingere la Popolare di Montebelluna tra le braccia avvinghianti di quella vicentina con gli effetti che sono davanti agli occhi di tutti.

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Categorie: Economia&Aziende

La Procura di Roma chiede rinvio a giudizio di Vincenzo Consoli, Flavio Trinca e altri 9 amministratori e manager di Veneto Banca. Cifre anticipate da NordEst Economia molto inferiori al buco venuto fuori nel tempo

Martedi 27 Giugno 2017 alle 21:13
ArticleImage "Ostacolo all'esercizio delle funzioni della autorità pubbliche di vigilanza il reato contestato dai pm Maria Sabina Calabretta e Stefano Pesci. Nell'elenco anche l'ex presidente Flavio Trinca": questi il titolo e il sommario delle anticipazioni di NordEst Economia in cui appaiono contestazioni per cifre di gran lungo inferiori rispetto al buco plurimilardario palesatosi nel periodo successivo a quello dei fatti contestati e che si è concretizzato il 26 giugno nella messa in liquidazione dell'Istituto montebellunese insieme a quello vicentino. In attesa di cifre e informazioni più precise riportiamo l'articolo del portale del gruppo Finegil a cui fanno capo, tra gli altri quotidiani della galassia Repubblica La Stampa, Il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso e la Nuova Venezia.

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Categorie: Fatti

Giorgio Meletti, Il Fatto Quotidiano: “Papà Boschi mi porti da Renzi, non dalla figlia”

Venerdi 12 Maggio 2017 alle 09:37
ArticleImage Le telefonate sono due e avvengono il 3 febbraio 2015. Nella prima Vincenzo Consoli, direttore generale di Veneto Banca, si consiglia con un dirigente della Banca d'Italia, identificato dagli inquirenti solo con il nome di battesimo Vincenzo. Nella seconda Consoli parla con un uomo "dal forte accento toscano". Secondo gli uomini della Guardia di Finanza "potrebbe trattarsi di Pier Luigi Boschi", vicepresidente di Banca Etruria e padre dell'allora ministro delle Riforme Maria Elena. Le intercettazioni sono comprese nel vasto materiale probatorio raccolto dai procuratori della Repubblica di Roma Rodolfo Sabelli, Maria Sabina Calabretta e Stefano Pesci nell'inchiesta a carico di Consoli e altri, accusati di ostacolo alla vigilanza.

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Categorie: Banche

Ex Popolari venete, la proposta di ristoro secondo i risparmiatori istituzionali

Martedi 7 Febbraio 2017 alle 09:36
ArticleImage Si profila l’ipotesi di un’inchiesta-spezzatino sul caso di Veneto Banca. I pm di Roma, che procedono soltanto per aggiotaggio e ostacolo all’attività delle autorità di vigilanza, non hanno ancora inviato a Treviso la documentazione relativa agli altri reati (dalla truffa all’estorsione) che emergerebbero dalle centinaia di denunce presentate in questi mesi dai soci di Veneto Banca che si sono visti azzerare il valore delle loro azioni. Un’eventualità che aveva allarmato il procuratore capo trevigiano, Michele Dalla Costa: «Non abbiamo uomini a sufficienza per affrontare una simile indagine, c’è un alto rischio di prescrizione».

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Vicenzo Consoli, CorVeneto: nei verbali accuse a Bankitalia, «Mi dissero: chiami subito Zonin»

Venerdi 3 Febbraio 2017 alle 08:56
ArticleImage di Andrea Priante, da Il Corriere del Veneto

«È una valutazione: secondo lei io sono bello? Può darsi che lei mi trovi particolarmente brutto...». È la mattina del 21 ottobre 2016, l'interrogatorio - il primo da quando si trova agli arresti domiciliari - è cominciato da pochi minuti e Vincenzo Consoli si rivolge così al pubblico ministero Stefano Pesci. Prova a spiazzarlo, e lo stesso farà nelle ore successive di un faccia a faccia estenuante tra accusa e difesa. Nella stanza, oltre a Pesci ci sono la sua collega Sabina Calabretta e un maresciallo della guardia di finanza di Roma. Consoli è accompagnato dal pool dei suoi avvocati: Massimo Malvestio, Franco Coppi e Alessandro Moscatelli. È trascorso poco più di un anno dal primo incontro in procura tra l'ex amministratore delegato di Veneto Banca e gli investigatori che lo accusano di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza. Ma all'epoca, il banchiere era soltanto indagato. Stavolta, invece, è «prigioniero» nella sua villa (sequestrata) di Vicenza, misura che gli è stata revocata soltanto martedì.

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Categorie: Banche

Veneto Banca, altri 16 indagati tra manager e funzionari. Nomi che incrociano verifiche anche con Banca Popolare di Vicenza

Lunedi 24 Ottobre 2016 alle 09:30
ArticleImage Sono accusati di aver contribuito a svuotare le casse di Veneto Banca attraverso operazioni senza garanzia. Amministratori di società e funzionari dell’istituto di credito indagati per reati che vanno dalle false comunicazioni sociali all’ostacolo alla vigilanza. E per alcuni è scattata anche l’associazione per delinquere. Per questo la Procura di Roma ha disposto nuovi accertamenti, il decreto di proroga firmato dal giudice è stato notificato qualche giorno fa. Mentre l’ex presidente Vincenzo Consoli tornerà in Procura per rispondere alle domande dei pubblici ministeri Stefano Pesci e Bianca Guglielmi dopo l’interrogatorio di sette ore della scorsa settimana, un nuovo fronte si apre per individuare il livello di responsabilità di chi mentì alle strutture di controllo ma soprattutto ai risparmiatori e agli azionisti convinti della solidità patrimoniale e dunque pronti a nuovi investimenti.

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Categorie: Economia&Aziende, Giudiziaria

Consoli interrogato per sette ore, Corriere del Veneto: «Ha risposto sereno a tutto»

Sabato 22 Ottobre 2016 alle 14:54
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di Benedetta Centin, da Il Corriere del Veneto

Un interrogatorio fiume. E non è ancora finita: ci sarà anche un seguito. Per quasi sette lunghe ore l'ex amministratore delegato di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, ieri ha risposto alle tante domande dei pubblici ministeri romani Sabina Calabretta e Stefano Pesci, per approfondire ruoli e meccanismi interni allo storico istituto di credito del territorio, i vari passaggi fino al crac azionario che ha portato a picco quasi 88mila soci. «Ha risposto a tutte le domande in modo molto circostanziato, in un clima molto sereno e collaborativo - fa sapere l'avvocato Massimo Malvestio che con Franco Coppi e Alessandro Moscatelli difende il manager vicentino - : Consoli era molto ansioso si chiarire ed argomentare».

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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