Categorie: Politica, Lavoro, Economia&Aziende
Domenica 26 Agosto 2018 alle 19:13
C'è sempre qualcosa di affascinante quando qualche "paladino" di un capitalismo "cialtrone", qual è abitualmente quello italiano odierno, tenta di fare la morale e di interpretare la realtà . Questi "paladini", di solito sono "signori" che accumulano le loro ricchezze sfruttando il lavoro altrui e il territorio. Padroni che ci vogliono spiegare come "gira il mondo" perché, a loro dire, sanno tutto e possono pontificare su ogni cosa. Lo fanno dall'alto della loro ricchezza e del loro apparire, senza aver mai conosciuto (o, se lo hanno fatto a suo tempo, oggi se ne sono dimenticati) le condizioni di chi è costretto a subire la loro modernità fatta di progressiva negazione dei diritti e di sfruttamento di chi lavora.
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Categorie: Politica, Lavoro, Economia&Aziende
Giovedi 26 Luglio 2018 alle 07:19
Nel giorno della morte di
Sergio Marchionne, i protagonisti del capitalismo italiano e della politica si affannano a costruire un'immagine condivisa, ecumenica, perfino nazional popolare del manager. Ma questo santino di Marchionne è completamente fasullo. Marchionne ha salvato la Fiat, ma ha distrutto tutto quello che la Fiat rappresentava per questo Paese. Perché non rispondeva a logiche di politica industriale o di ricerca del consenso, ma strettamente finanziarie, il suo (lauto) stipendio dipendeva dalla soddisfazione dell'azionista di riferimento, cioè la Exor della famiglia Agnelli e di John Elkann, non dall'impatto delle sue scelte sul Paese.
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Domenica 1 Aprile 2018 alle 13:07
In campagna elettorale
Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità anticorruzione, ha chiesto a tutti i partiti di impegnarsi sulla trasparenza dei finanziamenti. Nessuno ha raccolto l'appello.
Dottor Cantone, che idea si è fatto del caso Lega? I pm di Genova cercano 48 milioni di euro di finanziamenti che paiono spariti dai conti e L'Espresso scopre che c'è una Onlus misteriosa, parallela al partito, che raccoglie finanziamenti da costruttori e imprenditori.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 22 Gennaio 2017 alle 12:02
"Eni, compiacevo Bisignani perché era uomo di Scaroni". Il verbale - ecco la versione che l'ad Claudio Descalzi a giugno ha dato ai pm di Milano che indagano sulla presunta maxi-corruzionedi Stefano Feltri e Carlo Tecce, da Il Fatto Quotidiano
Claudio Descalzi aveva capito che dietro il giro di intermediari intorno al grande affare del giacimento nigeriano Opl 245 acquistato nel 2011 per 1,3 miliardi c'era odore di tangenti, ma non sapeva come arginare il suo capo di allora, Paolo Scaroni (notissimo manager vicentino già coinvolto in altre vicende e dal 10 ottobre nominato presidente dell'Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa di Vicenza soprattutto, come scriveva la nota ufficiale, per "la necessità di ricercare un'adeguata continuità di sovvenzioni economiche"..., ndr), e il mediatore Luigi Bisignani.
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Categorie: Cultura
Mercoledi 11 Gennaio 2017 alle 14:30
Stamane è apparsa su
Il Fatto Quotidiano un'intervista di
Stefano Feltri a
Giuseppe Laterza, presidente dell'omonima casa editrice. I Laterza, editori ubiqui (Roma-Bari) da generazioni, contribuiscono dall'inizio del Novecento a diffondere e tradurre libri, talvolta scomodi, spesso stimolanti, quasi sempre ben fatti. Furono gli interlocutori preferiti da
Benedetto Croce, capaci di gabbare la censura fascista pubblicando
John Milton,
Aldo Capitini e tanti altri. Oggi, nel mezzo di una grave crisi economica, politica e sociale, Giuseppe Laterza "sembra fuori fase", scrive Feltri, perché ritiene che "la cultura ci renda cittadini migliori": è convinto che i libri, mettendo in moto le idee, alimentino il "dubbio metodico" di cui è fatta la cultura, esercitando il quale "si prendono anche meno cantonate".Â
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Domenica 21 Agosto 2016 alle 10:09
Effetto boomerang. Servono per allungare la durata del debito e proteggere contro l'aumento dei tassi, ma dal 2006 stanno facendo lievitare i costidi
Stefano Feltri, da
Il Fatto QuotidianoNel 2015 le perdite da derivati sono arrivate a 6,7 miliardi e il governo ha fatto privatizzazioni per 6,6 miliardi. Coincidenze? Le due voci si compensano nelle tabelle che misurano le variazioni del debito, ma come ogni anno la legge di Stabilità sulla quale il governo sta già lavorando viene scritta senza considerare l'impatto che avranno i contratti stipulati su 150,9 miliardi di debito pubblico (il "nozionale"). Il ministero del Tesoro non fornisce stime sull'impatto negativo previsto in corso d'anno, anche se è rilevante. Siamo passati dai 2,1 miliardi del 2011 ai 6,7 del 2015. E, come ricostruisce Bruno Tinti (in un'altra pagina del giornale, ndr), il Consiglio di Stato ha sancito che i giornalisti non hanno titolo a richiedere copia dei contratti tra ministero e banche. Ammesso che siano comprensibili.
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Categorie: Politica
Mercoledi 10 Agosto 2016 alle 23:05
Stamattina («
QS caccia il direttore, Libero: Arcieri con la pancetta si può dire, Cicciottelle no. Dedicato a Daniela Sbrollini: da noi Viva Zonin si può dire, abbasso Gianni no. E Marco Travaglio trema per le cos(c)e della Boschi») abbiamo commentato la polemica scatenata sul qualificativo "
cicciottelle" attribuito su QS alle tre arciere arrivate quarte alle Olimpiadi, alimentata dalle nostre parti dalla deputata dem
Daniela Sbrollini, pugliese di nascita, vicentina politicamente, e fatua almeno quanto fatue sono state le sue prese di posizione sui comportamenti di
Gianni Zonin anche nei nostri confronti oltre che in quelli a danno di oltre 118.000 soci della "sua"
Banca Popolare di Vicenza. Nel commento paventavamo, convinti di scherzare, che oggi avrebbe rischiato il licenziamento anche
Marco Travaglio, il direttore e socio fondatore della società editrice de
Il Fatto Quotidiano.
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Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 09:11
Nelle considerazioni finali il governatore assolve la vigilanza per i crac di Etruria & c. E chiede una moratoria sulle regole UE che impediscono gli aiuti di stato
Dal "siamo umani, non infallibili" al "siamo aperti alle critiche costruttive". Maggio 2016 è il mese della auto-assoluzione delle autorità di vigilanza. Dopo Giuseppe Vegas, capo della Consob, tocca a Ignazio Visco. Le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia erano molto attese. A novembre 2015 lo sgangherato salvataggio di 4 banche (Etruria, Marche, Carife e CariChieti) e poi il dissesto delle popolari venete ha vaporizzato 13 miliardi di euro in mano a 300 mila risparmiatori. Le attese, però, restano deluse: Bankitalia evita autocritiche, nega la fragilità del settore ma anche la crisi di credibilità che ha avvolto l'istituto.
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Categorie: Banche
Mercoledi 25 Maggio 2016 alle 07:18
«L'uscita. Il capo della seconda banca italiana rimette il suo mandato. Pesa la maldestra operazione veneta, ma anche le difficoltà del gruppo. Scelte sbagliate ereditate dall'espansione dell'era profumo». In quessto sommario dell'interessante articolo di Stefano Feltri e Salvatore Gaziano sul Il Fatto Quotidiano è sintetizzata l'ipotesi sommessamente avanzata su questo mezzo: il Fondo Atlante è stato messo su, in fretta e furia, dal sistema Italia (leggasi Governo e vertici finanziari) non per salvare la Banca Popolare di Vicenza, che altrimenti sarebbe stata lasciata al suo destino o a una fine peggiore dell'attuale, ma per evitare che nel gorgo finisse Unicredit, che ha usato la "leva" del possibile default (ora lo chiamano "risoluzione") della BPVi per convincere chi di dovere al grande passo.
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