Alessandro Pesavento, Segretario Italia dei Valori Veneto - Anche Renzi comincia a perdere colpi. E si accorge che non bastano le battute e le frasi a effetto per riuscire a cambiare un sistema e soprattutto a fare seriamente politica. Per il momento siamo alle cose già viste e fatte dai suoi predecessori : il riconoscimento di Berlusconi come interlocutore privilegiato, oltretutto con l'aggravante che ora Berlusconi è un condannato in via definitiva, interdetto dai pubblici uffici.
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Giorgio Langella, Segretario regionale PdCI - Renzi ha incontrato Berlusconi. Due ore e mezza di dialogo hanno portato il segretario del PD a dichiarare di essere in "profonda sintonia" con il condannato di Arcore. Stanno discutendo del futuro del nostro paese. Di pesanti "riforme" costituzionali, di legge elettorale. Il segretario del PD lo sta facendo con un personaggio che è stato condannato per frode fiscale e che dovrebbe scontare la pena che gli è stata inflitta con sentenza passata in giudicato.
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Riceviamo da Giorgio Langella, segretario regionale del PdCI, e pubblichiamo.
Oggi alle 16 il “giovane†segretario del PD, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, incontrerà il capo di Forza Italia, il pregiudicato Silvio Berlusconi, per accordarsi sulla legge elettorale. È imbarazzante che le sorti democratiche di un paese (la legge elettorale è fondamentale) dipendano dalle decisioni (e, plausibilmente, dalle convenienze) di un condannato in forma definitiva per truffa ai danni dello Stato.
On. Pierantonio Zanettin, FI - "Oggi la stampa francese, come Le Parisien e Liberation, si indigna per il servizio di Closer sulla liaison dangereuse del Presidente della Repubblica francese ed invoca "un cordone sanitario" tra vita pubblica e vita privata. Ovviamente quando si e' trattato delle vicende personali di Silvio Berlusconi la stessa stampa non ha mai pensato di indignarsi per le forse piu' gravi violazioni della privacy. Due pesi e due misure?" Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin.
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Un ictus emorragico ha colpito ieri mattina l’ex segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Ricovero d’urgenza in ospedale e operazione al cervello durata quasi quattro ore. In un attimo la notizia si diffonde su tutti i media e, tra vergognosi insulti via web di alcuni cittadini, inizia la sequela di messaggi solidali del mondo politico, dal presidente della Francia Francois Hollande all’amico personale Renato Brunetta, passando per l’ultimo avversario Silvio Berlusconi e per finire con l’ex portavoce Alessandra Moretti.
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A fine anno sui media si fanno sempre i bilanci per quanto opinabili, in tutti i settori, e il loro confronto può dare un contributo alle riflessioni di ognuno, riflessioni che mancano sempre di più in una società sempre più avvitata nel quotidiano, a volte per egoismo, più spesso per un senso di impotenza, che toglie pericolosamente la voglia di discutere e discutersi.Continua a leggere
On. Sergio Berlato, FI - Berlato, già coordinatore provinciale del Popolo della Libertà , dopo aver riunito i componenti dell’ex Coordinamento provinciale del Pdl che a stragrande maggioranza hanno scelto di aderire a Forza Italia, ha deciso di partire con l’organizzazione del Partito in provincia di Vicenza. Coerentemente con quanto annunciato dal Presidente Silvio Berlusconi, l’ex Coordinamento provinciale del Pdl si è subito attivato per fornire un’adeguata organizzazione del Partito su tutto il territorio della Provincia di Vicenza.
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«Le regole del gioco non vanno mai cambiate a partita in corso e la votazione sulla decadenza di Silvio Berlsuconi è una scorrettezza oltre che la prova della debolezza di Pd e M5S che temono che fra i loro senatori ci siano uomini "in vendita". Non sarebbe la prima volta che Berlusconi "comprerebbe" voti, ma i parlamentari dovrebbero votare secondo coscienza e non secondo gli ordini di scuderie che non si fidano della loro lealtà ...». Lo dice a VicenzaPiùTv Oggi (in streaming e qui on demand) in una edizione speciale della sua rubrica "Il libero" di Chiaramente calcio il prof. Renato Ellero, ex senatore e avvocato le cui scelte non lo fanno certo annoverare tra i berluscones ...
On. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo - Il 16 novembre il Consiglio nazionale del Popolo della Libertà ha votato, all'unanimità degli aventi diritto presenti, il cambiamento del nome del Partito in Forza Italia. La motivazione di questa scelta ci è stata spiegata dallo stesso Presidente Silvio Berlusconi che ha informato i dirigenti del Partito sull'opportunità di utilizzare il simbolo di Forza Italia che, dai sondaggi in possesso del Presidente, risulterebbe un "marchio" notevolmente più gradito all'elettorato rispetto a quello del Popolo della Libertà .
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Le ultime notizie evidenziano l'aggravamento di una situazione disastrosa. Il tasso di disoccupazione nazionale è salito al 12,5%, pari a 3.193.000 persone. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 40,4%. Il totale delle persone senza lavoro (disoccupati e scoraggiati) è di circa 6.000.000 unità . Le persone che vivono in povertà assoluta sono 4.800.000, il doppio rispetto al 2008.