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Vicenza Calcio - La Società Vicenza Calcio comunica che questa mattina si è svolto il programmato incontro tra il Presidente, Sergio Cassingena e l'allenatore, Luigi Cagni che ha avuto come argomento l'analisi dell'attuale momento sportivo. Il colloquio, svoltosi in totale sinergia e in maniera costruttiva, ha portato all'approfondimento delle tematiche che riguardano il complessivo andamento delle ultime giornate.

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Cari Tifosi, ho preferito rivolgermi a Voi attraverso la forma scritta anziché quella parlata perché desidererei che queste mie riflessioni fossero le più razionali possibili, evitando di farmi travolgere dal sentimento verso i colori biancorossi. Vorrei partire dalla contestazione che una parte della tifoseria ha rivolto sabato scorso verso la mia persona. Ascoltando i cori mi sono chiesto: "Mi merito questo atteggiamento ostile?". D'istinto mi verrebbe da dire: "no"; riflettendo, poi, trovo che se ho una colpa è quella di non poter investire denaro fresco per il Vicenza Calcio.

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Dopo la serie positiva con Gigi Cagni in panchina le ultime due partite hanno un po' frenato la rincorsa del Vicenza anche se il bilancio della nuova gestione è più che positivo sul fronte tecnico. Su quello delle trattative per la possibile cessione sembra ripartita la telenovela della presidenza Preto.
Massimo Masolo, noto dentista vicentino, ha fatto un'offerta con una cordata non nota 3 e nella "partita" inserirebbe un ruolo di rilievo per Dario Cassingena. Ma ambienti vicini al possibile "acquirente" sussurrano che il presidente Sergio ci sta pensando perché "il problema è sì, ok ti tengo anche il figlio, te lo assumo e tutto, però il discorso è che Cassingena vuole vendere ma anche no.

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Comune di Vicenza  -  Scambio di auguri natalizi questa mattina in Sala Stucchi a Palazzo Trissino tra l'amministrazione comunale e la società biancorossa Vicenza Calcio. L'assessore allo sport Umberto Nicolai ha infatti ricevuto i giocatori Marco Zanchi (capitano) e Evans Soligo, il presidente Sergio Cassingena, il vicepresidente Gian Luigi Polato, il direttore di gestione Andrea Fabris, il direttore dell'area tecnica Paolo Cristallini, il direttore sportivo Stefan Schwoch e il team manager Enzo Ometto.

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E' da tempo che se ne parla a Vicenza anche se Paolo Rossi si è già tirato fuori e se il presidente del Vicenza Calcio Sergio Cassingena, "da un mese in attesa delle garanzie bancarie dell'ennesimo aspirante proprietario" (senza soldi?, n.d.r.) del suo club, ci dice: "Ufficialmente non ne so nulla, anche se venerdì scorso ho incontrato per strada Giorgio Carrera (biancorosso ai tempi di Pablito, n.d.r.), che mi ha detto della sua idea.". Il termine "azionariato popolare" è ben noto, anche se senza grandi fortune, negli ambienti calcistici e l'ha rispolverato da una decina di giorni con chiacchierate pubblicamente rumorose proprio Carrera, di cui dovremmo leggere "a momenti" (si spera o si teme?) di una possibile e dettagliata esternazione. In attesa delle rivelazioni ne parliamo pragmaticamente con il principale diretto interessato, Cassingena senior.

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Non è durata molto la riunione societaria per sacrificare sull'altare di un Vicenza Calcio che non va Silvio Baldini, prima osannato da pubblico e stampa. Ora a pagare colpe che, al solito, non sono solo sue e, soprattutto, dopo la sconfitta che non può essere inghiottita facilmente dall'ambiente. Quella con un Rolando Maran, mai entrato nel cuore della tifoseria biancorossa e da stasera ancora meno simpatico ai biancorossi, per la gioia dei varesini. Pubblichiamo il video con l'annuncio ufficiale di Stefan Schwoch dell'azione classica di ogni presidente. E Sergio Cassingena almeno in questo non è da meno ai suoi colleghi riservandosi di comunicare il nome del sostituto (Serse Cosmi?) entro 24 ore a significare che la decisione era nell'aria. Basterà per risolvere i problemi, quelli veri? Per i tifosi che sfogano la loro rabbia sulla pagina Facebook del club, no, di certo. E i Cassingena si scoprono stasera più soli. E nudi senza la protezione del simpatico, ottimista Silvio. Perdente non per scelta. Ma per aver difeso tante scelte, oltre alle sue. Stasera sbagliate.

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Cominciano a rincorrersi le voci sui "ripari" in panchina del Vicenza Calcio, fermo a un punto in cinque partite dopo il crollo a Cittadella. Il presidente Sergio Cassingena, se da un lato "proroga" la fiducia a Silvio Baldini che aveva messo sul piatto le sue dimissioni, dall'altro si guarad intorno "per il bene della squadra". In casa ex Lanerossi la voce più suggestiva e prestigiosa vorrebbe, quindi, Serse Cosmi in biancorosso.

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Mancata la promozione in serie D, Lino Diquigiovanni, patron del Real Vicenza, ha rilanciato costruendo una squadra 'ammazza campionato'. Il numero uno del club tra la soddisfazione per il debutto (rinviato) al Menti, progetti societari ( "Rino Mastrotto è un amico e un amante dello sport") e rapporti con il Vicenza Calcio.

Domenica 18 settembre il Real Vicenza avrebbe dovuto debuttare allo stadio Menti. Appuntamento saltato a causa di una dimenticanza da parte del Vicenza Calcio (che si è prontamente scusato). Per farla breve il manto erboso del principale impianto cittadino non va toccato per una decina di giorni, pena il suo disfacimento.

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Il Vicenza Calcio, mentre ferve l'attività di preparazione al prossimo torneo sotto lo sguardo della famiglia Cassingena al completo (il presidente Sergio, il figlio vice ma plenipotenziario Dario, la signora Teresita Brusaterra a ... controllare tutti) ha comunicato la numerazione delle maglie da gioco dei calciatori della formazione biancorossa per la stagione sportiva 2011-12. L'elenco completo è pubblicato di seguito.

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Pubblicando su VicenzaPiù n. 218 e sulle nostre testate web la prima intervista alla famiglia Cassingena al completo, tutta impegnata nel rilanciare il Vicenza Calcio con un impegno ancora più diretto, abbiamo riportato anche una dichiarazione del presidente Sergio Cassingena che diceva che "lo scorso anno nessuno, dico nessuno, ha fatto non dico proposte serie, ma solo proposte per acquisire il Vicenza Calcio. Chi si è avvicinato, da Massone a Filippi, lo ha fatto solo per suoi fini, ben diversi dalla concretezza e dal bene del club. E allora ho ripreso in mano tutto e spero che la gente capisca fatica e sforzi che facciamo.". Per esattezza precisiamo che l'inciso "da Massone a Filippi" era originariamente accompagnato dal classico n.d.r. (nota del redattore), essendo i nomi essenzialmente una nostra semplice e autonoma deduzione giornalistica dall'esternazione del presidente. Detto questo, speriamo, per la società e i tifosi, che da quest'anno intorno al club della città si stringa un cerchio positivo di fatti.

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