Valdastico nord: continuano le proteste contro il prolungamento dell'autostrada
Lunedi 25 Marzo 2013 alle 12:00Bilancio provinciale, Schneck: "Non ghe xe schei"
Martedi 5 Febbraio 2013 alle 15:59“Non ghe xe scheiâ€, commenta in maniera ermetica e schietta Schneck a conclusione della riunione di Giunta per l’approvazione dello schema di bilancio di previsione 2013, in attesa dell’approvazione definitiva in Consiglio la settimana prossima.
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Mario Bagnara confermato presidente: Cda Biblioteca internazionale La Vigna da 7 a 5
Giovedi 14 Aprile 2011 alle 13:01Allarme su corruzione, conflitti, poteri
Domenica 29 Novembre 2009 alle 11:23
Convegno promosso da "Vicenza Riformista" e associazione "Città di Vicenza" con giuristi, magistrati, esperti
Alifuoco, Travaglini, Ciani, Baldo, Schneck, Salvarani, Mingarelli, Tolettini hanno discusso ieri a Villa Cordellina Lombardi, alla presenza di molti studenti, sul tema del convegno promosso da Vicenza Riformista e dall'Associazione "Città di Vicenza".
Moderatore è stato Antonio Baldo, l'introduzione è stata curata da Ubaldo Alifuoco, mentre si sono poi susseguiti gli interventi del procuratore della Repubblica Ivano Nelson Salvarani, del giurista d'impresa Roberto Travaglini, del viceprocuratore della Corte dei Conti del Veneto Alberto Mingarelli, del caposervizio del Giornale di Vicenza Ivano Tolettini che hanno tracciato, dalle loro specifiche visuali, il quadro della corruzione che permea la pubblica amministrazione, il mercato e la cronaca quotidiana.
"Con gravi conseguenze sulla società e sul mercato", come ha sottolineato Alifuoco.
"Un comportamento di assoluta gravità ", ha poi fustigato il procuratore della Repubblica, "non punito gravemente tenendo conto della sfiducia che genera", "c'è infiltrazione nell'economia del Nord: quando si possono occultare fondi neri, ricavi che non vengono contabilizzati nei bilanci ufficiali e li si usa per corrompere o acquistare beni riciclando denaro arrivato con l'evasione".
Per i reati di concussione e corruzione dal 1983 al 2002 (100 mila i condannati) Ivano Tolettini ha ricordato che il Veneto è al 10° posto, ma dopo il periodo di Mani Pulite (1992-1997) il fenomeno si evidenzia in un numero ridotto di episodi perché scoprirli è difficile, ma il rapporto illecito pubblico-privato è molto frequente ma punito, quando avviene, con pene basse. "L'unico vero rischio che si corre - indica il giornalista - è quello dello ‘sputtanamento' mediatico di fronte all'opinione pubblica. Ma il deterrente delle manette è l'unico vero antidoto alla corruzione'.
N.d.r.: Nel quasi compiacimento sullo ‘sputtanamento mediatico' il giornalista Ivano Tolettini, decano di giudiziaria e ben introdotto nei relativi ambienti, evidenzia e denuncia anche, speriamo, quella che oggi è una brutta abitudine di parte dei colleghi giornalisti, il killeraggio personale e preventivo prima che si vada a procedimento e, peggio, a sentenza, favorito o ispirato da chi, altro caso di corruzione, giusto signori relatori del convegno?, passa o fa passare alla stampa carte, notizie e presunte notizie che pure dovrebbero rimanere chiuse negli uffici giudiziari nella fase delle indagini.
Anche su questo argomento, oggi molto sentito a ogni livello, locale e nazionale, sarebbe opportuno un approfondito convegno, giusto collega Tolettini?
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Schneck sul caso dirigenti scolastici
Giovedi 23 Luglio 2009 alle 22:51Provincia di Vicenza. 23 luglio 2009Â Â Â Â Â Â Â Â
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"Avanti tutta col ricorso, bisogna ripristinare lo stato di diritto"
"Siamo di fronte alle solite furbizie all'italiana -sottolinea Schneck- la Regione che rispetta la normativa e che si comporta in maniera virtuosa deve subire le conseguenze di una decisione statale che favorisce le Regioni che invece non si sono comportate correttamente. Ma che meccanismo perverso è? Pare la trama di una commedia all'italiana che ha come unico obiettivo di portare al nord persone del sud con forzature che non possiamo giustificare. Rischiamo davvero di essere "bechi e bastonà ". E la cosa non ci sta bene. Non perchè non vogliamo presidi del sud, che anzi ne abbiamo già nei nostri istituti e alcuni sono davvero bravi. Ma non è sul merito o sulla bravura o sulla preparazione o la capacità che stiamo discutendo. E' una questione di rispetto della normativa. E se la normativa è uguale per tutta Italia, tutti la devono rispettare. Altrimenti ogni Regione decida per sè, e noi saremo ancora più contenti."
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