Allarme su corruzione, conflitti, poteri
Domenica 29 Novembre 2009 alle 11:23 | 0 commenti
Redazione di VicenzaPiù   Â
Convegno promosso da "Vicenza Riformista" e associazione "Città di Vicenza" con giuristi, magistrati, esperti
Alifuoco, Travaglini, Ciani, Baldo, Schneck, Salvarani, Mingarelli, Tolettini hanno discusso ieri a Villa Cordellina Lombardi, alla presenza di molti studenti, sul tema del convegno promosso da Vicenza Riformista e dall'Associazione "Città di Vicenza".
Moderatore è stato Antonio Baldo, l'introduzione è stata curata da Ubaldo Alifuoco, mentre si sono poi susseguiti gli interventi del procuratore della Repubblica Ivano Nelson Salvarani, del giurista d'impresa Roberto Travaglini, del viceprocuratore della Corte dei Conti del Veneto Alberto Mingarelli, del caposervizio del Giornale di Vicenza Ivano Tolettini che hanno tracciato, dalle loro specifiche visuali, il quadro della corruzione che permea la pubblica amministrazione, il mercato e la cronaca quotidiana.
"Con gravi conseguenze sulla società e sul mercato", come ha sottolineato Alifuoco.
"Un comportamento di assoluta gravità ", ha poi fustigato il procuratore della Repubblica, "non punito gravemente tenendo conto della sfiducia che genera", "c'è infiltrazione nell'economia del Nord: quando si possono occultare fondi neri, ricavi che non vengono contabilizzati nei bilanci ufficiali e li si usa per corrompere o acquistare beni riciclando denaro arrivato con l'evasione".
Per i reati di concussione e corruzione dal 1983 al 2002 (100 mila i condannati) Ivano Tolettini ha ricordato che il Veneto è al 10° posto, ma dopo il periodo di Mani Pulite (1992-1997) il fenomeno si evidenzia in un numero ridotto di episodi perché scoprirli è difficile, ma il rapporto illecito pubblico-privato è molto frequente ma punito, quando avviene, con pene basse. "L'unico vero rischio che si corre - indica il giornalista - è quello dello ‘sputtanamento' mediatico di fronte all'opinione pubblica. Ma il deterrente delle manette è l'unico vero antidoto alla corruzione'.
N.d.r.: Nel quasi compiacimento sullo ‘sputtanamento mediatico' il giornalista Ivano Tolettini, decano di giudiziaria e ben introdotto nei relativi ambienti, evidenzia e denuncia anche, speriamo, quella che oggi è una brutta abitudine di parte dei colleghi giornalisti, il killeraggio personale e preventivo prima che si vada a procedimento e, peggio, a sentenza, favorito o ispirato da chi, altro caso di corruzione, giusto signori relatori del convegno?, passa o fa passare alla stampa carte, notizie e presunte notizie che pure dovrebbero rimanere chiuse negli uffici giudiziari nella fase delle indagini.
Anche su questo argomento, oggi molto sentito a ogni livello, locale e nazionale, sarebbe opportuno un approfondito convegno, giusto collega Tolettini?
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