Categorie: Politica, Diritti umani
Martedi 11 Marzo 2014 alle 14:33
Elena Donazzan, assessore Regione Veneto - Sono sempre stata contraria alle quote rosa perché le ritengo offensive per le donne brave, capaci e meritevoli. Con queste quote si nega definitivamente la meritocrazia, concetto già abbastanza avulso dal nostro sistema politico. Perché se in un collegio ci fossero solo donne qualificate dovrebbe essere obbligatorio inserire il nome di un uomo? O viceversa?
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Categorie: Politica
Mercoledi 4 Dicembre 2013 alle 17:51
On. Daniela Sbrollini, PD - “Vogliamo che il merito sia il criterio per la selezione delle classi dirigenti, aspiriamo ad una visione laica dello Stato, desideriamo essere la chiave decisiva per la crescita economica, sociale, civile e culturale del Paeseâ€. È quanto recita il documento L'Italia cambia verso le donne, un apporto tutto al femminile alla candidatura di Matteo Renzi presentato questa mattina da un gruppo di parlamentari donne di Camera e Senato insieme ad esponenti femminili dell'associazionismo e delle categorie economiche.
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Categorie: Politica
Lunedi 28 Maggio 2012 alle 20:24
AnciVeneto - Secondo l'indagine di Anciveneto, i sindaci donna sono
il 22 per cento del totale con 19 rappresentanti. La percentuale rosa aumenta se si restringe ai primi cittadini confermati. In attesa della manifestazione del 31 maggio a Venezia, Anciveneto saluta i sindaci che per cinque anni guideranno i rispettivi Comuni e fa loro i migliori auguri per il mandato appena iniziato. Questa tornata elettorale è pure occasione di analisi, sia per gli importanti elementi di novità emersi che per le tendenze confermate.
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Sabato 4 Giugno 2011 alle 15:55
Irene Rui – FdS (PRC e PdCI) Vicenza - Non è strano discutere di quote rosa in questo mondo meritocratico, poiché esiste una falsa meritocrazia. Pur vivendo nel XXI secolo le donne in Italia sono considerate (e tal volta si considerano) ancora una sottospecie da coccolare, da domare, da destinare al compito pur gravoso, della cura della famiglia, ma non a ruoli di vertice politico, sociale, aziendale ecc. poiché tropo faticoso far coincidere il ruolo tipicamente italiano di brava madre e moglie, con quello di manager, onorevole, ministra, sindaca, consigliera ecc.
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Sabato 4 Giugno 2011 alle 11:07
In un mondo sempre più meritocratico sembra strano dover discutere di “quote†per incarichi di un certo tipo. Se sembra giusto riservare posti di lavoro a chi dalla sorte ha avuto in regalo impedimenti o menomazioni di un qualunque tipo, qualche dubbio non si può non avere sulle cosiddette quote rosa, che già fanno discutere nel settore multiforme delle cariche politiche elettive, visto che l’appartenenza al sesso femminile non è (o non dovrebbe più essere) una qualunque forma di handicap.
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Giovedi 3 Febbraio 2011 alle 23:28
Provincia di Vicenza -Â
Venerdì 4 febbraio ore 17.30 - Sala 3 Università di Vicenza viale Margherita "Non vogliamo quote rosa". Quante volte le donne hanno sentito la necessità di dover quasi giustificare con questa frase la loro legittima richiesta non solo di una maggiore presenza all'interno delle istituzioni e della società civile ma anche di una considerazione quantomeno paritaria, in termini di stipendi ed opportunità economiche.
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