Lavoro, il video del dibattito a Fornaci Rosse. Giorgio Cremaschi, Giorgio Langella e Mattia Gangi: “i lavoratori abituati dai sindacati ad arrendersi in un regime di ballocrazia”
Mercoledi 5 Settembre 2018 alle 13:50Â
È stato un dibattito coinvolgente quello organizzato la sera del 4 settembre alle Fornaci Rosse sul tema lavoro ed economia: un confronto di idee tra Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo, ex Fiom ora Usb), Giorgio Langella (PCI) e Mattia Di Gangi (Risorgimento socialista) mentre il Direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello ha moderato i relatori. Ad attirare soprattutto la curiosità del pubblico che ha riempito fino all'esterno l'area Faccio del parco è stato il sempre deciso e combattivo Cremaschi, ex sindacalista Fiom Cgil, oggi esponente di Potere al Popolo!, arrivato per l'occasione a Vicenza da Brescia, dove risiede.Â
Continua a leggerePonte Morandi, tutti sapevano. La colpa tanto era "dell'altro"
Venerdi 17 Agosto 2018 alle 17:31
Scusatemi, ma forse mi sfugge qualcosa. Mi riferisco alle dichiarazioni post crollo del "ponte Morandi". Tutti, oggi, sapevano. C'è Bertolaso (mi "sembra" che fosse alla protezione civile) che dichiara che "Quando attraversavo quel ponte, se ovviamente il traffico me lo permetteva, violavo tutti i limiti di velocità e ci passavo il più velocemente possibileâ€. Quelli del M5S dicono di tutto e di più (lo fanno a muso duro, senza, magari, conoscere vincoli e contratti in essere, ma dai, va bene così), ma si dimenticano che qualche anno fa (nel 2014, quindi pochi anni fa) parlavano di "favoletta dell'imminente crollo del ponte".
Continua a leggere
Quelle privatizzazioni all’italiana, Il Fatto Quotidiano: trionfo della lobby del casello
Venerdi 17 Agosto 2018 alle 11:21
La tragedia del ponte Morandi ha attirato l’attenzione sul ruolo delle concessionarie. Il governo ha dichiarato l’intenzione di revocare la concessione all’Aspi (Autostrade per l’Italia), Giorgia Meloni invoca la nazionalizzazione del settore. L’istituto delle concessioni si giustifica in teoria per l’idea che opere pubbliche possano essere finanziate con capitali privati e poi devolute allo Stato a fine concessione, senza oneri per il bilancio pubblico.
Continua a leggere
Le privatizzazioni del Governo influenzeranno anche gli investimenti di Aim?
Giovedi 10 Aprile 2014 alle 16:00
Riceviamo da Giuliano Raimondo, ex sindacalista Cgil in Aim - Tra le decisioni del Governo Renzi che si leggono nel Documento di Economia e Finanza (Def), al capitolo privatizzazioni sono previste entrate dai proventi dalla vendita di quote di società pubbliche come Eni, Grandi Stazioni, Fincantieri e altre ancora. Infatti, il piano del Governo riguarda anche le ex municipalizzate. Il ricavo dell’operazione, pari al 0,7% del Pil, andrà a diminuire il debito pubblico. Nella sostanza si vendono parti dell’oro di famiglia per concorrere a ridurre i debiti.
Continua a leggere
La Corte Costituzionale boccia privatizzazioni di acqua e servizi pubblici locali
Venerdi 20 Luglio 2012 alle 21:16
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua -Â Oggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti.
Continua a leggere
il 98% contrari a privatizzazione acqua
Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 21:00Sondaggio ADICO
il 98% contrari alla privatizzazione dell'acqua
Il 25 novembre l'Adico ha promosso nel territorio un indagine per capire se i consumatori erano favorevoli o meno alla privatizzazione dell'acqua.
Al quesito "Il governo ha chiesto il voto sul decreto "salva infrazioni comunitarie" denominato "decreto Ronchi". Nel testo c'è il divieto per i comuni di assegnare in concessione a società pubbliche determinati servizi pubblici compresi quelli idrici. Dovranno andare a gare con la partecipazione dei privati. Il capitale pubblico dovrà scendere sotto il 30%. Sei d'accordo?" hanno partecipato 2436 persone.
Per rendere affidabile l'indagine il sistema prevedeva la possibilità di poter esprimere una sola preferenza, SI o NO, dopodiché si disabilitava e non era possibile più utilizzare la funziona dallo stesso pc.
Il risultato definitivo emerso dall'indagine è stato: 98% No (non sono d'accordo); il 2% SI (è favorevole).
"Quanto evidenziato dall'indagine dimostra che saranno solo i grandi gruppi a fare affari d'oro, a discapito dei cittadini che subiranno le conseguenze quali l'aumento delle tariffe dell'acqua", tuona il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini; una legge che "permetterà ai privati di poter fare affari d'oro con una risorsa fondamentale quale risulta essere l'acqua".
