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Le privatizzazioni del Governo influenzeranno anche gli investimenti di Aim?

Di Citizen Writers Giovedi 10 Aprile 2014 alle 16:00 | 0 commenti

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Riceviamo da Giuliano Raimondo, ex sindacalista Cgil in Aim - Tra le decisioni del Governo Renzi che si leggono nel Documento di Economia e Finanza (Def), al capitolo privatizzazioni sono previste entrate dai proventi dalla vendita di quote di società pubbliche come Eni, Grandi Stazioni, Fincantieri e altre ancora. Infatti, il piano del Governo riguarda anche le ex municipalizzate. Il ricavo dell’operazione, pari al 0,7% del Pil, andrà a diminuire il debito pubblico. Nella sostanza si vendono parti dell’oro di famiglia per concorrere a ridurre i debiti.

“Speriamo di non arrivare mai alle condizioni a che le donne debbano vendere anche le fedi nuziali! In alcune famiglie il pignoramento degli ori o la vendita degli stessi è cosa già avvenuta pur di vivere alla giornata”). La novità sulle ex municipalizzate, virtuose o meno che siano in termini di qualità e costi di gestione, inciderà ulteriormente sul costo dei servizi erogati. La scelta del Governo andrà sicuramente ad incidere sugli investimenti in termini di un loro ulteriore rallentamento rispetto alle necessità di ammodernamento di reti, impianti, tecnologie e rinnovamento dell’autoparco, per esempio. Inciderà negativamente anche sul piano dell’occupazione.

Detto questo, conoscendo un po’ la situazione della “nostra” AIM, avendovi svolto fino al 31 dicembre scorso attività sindacale tra molte difficoltà e crescenti resistenze dirigenziali, domando: “quando mai gli utenti, i contribuenti e gli stessi dipendenti della multiutility berica, verranno a conoscere dei promessi Piani Industriali delle Controllate dal Gruppo AIM? Come farà l’Amministratore Unico dott. Colla (nella foto a sx di Variati) a trovare nuove entrate per permettere la tenuta finanziaria del Gruppo e per soddisfare le necessità sopra richiamate e risparmiando sulla pubblicità, tra l’altro, “distribuita” con criteri che pare escludono anche testate on line? In attesa di conoscere meglio le scelte del Governo Renzi, credo che l’Amministratore Unico dott. Colla debba finalmente dotare le Controllate del Gruppo di un adeguato sistema di raccolta dati che permettano concrete analisi di gestione perché, in termini di qualità di gestione e di recupero di produttività, vi è molto da innovare. Non si può gestire spesso tutto alla giornata, ossia come essere in continua emergenza. Approfitto, senza voler interferire sulla prerogative dei rappresentanti dei dipendenti, per attirare l’attenzione sulla strano strumento fortemente voluto dalla Direzione Generale di AIM per misurare soggettivamente la produttività individuale. Si tratta di uno strumento (“pagella”) che non solo non è previsto nei diversi contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, ma che alla fine crea sospetti e malumori in crescendo, ma soprattutto aumenti dei costi da gestione improduttiva. L’invenzione “nostrana”, è di fatto un ostacolo per le indispensabili modifiche dell’organizzazione del lavoro che permetterebbero anche la necessaria riduzione verticale della piramide, ora rappresentata da un numero di capi con funzioni prive di oggettiva responsabilità e perciò di vero controllo. Come dire, “tanti generali con carenti strategie, e soprattutto pochi soldati con carenza di materiali e di strumenti operativi”.  Innovando e programmando meglio anche l’utilizzo della risorsa umana, diminuirebbe sicuramente il costo medio per dipendente e di converso aumenterebbe pure la produttività complessiva. Credo che l’Amministratore Unico debba anche considerare le necessità di ricambio al massimo vertice perché per innovare veramente occorre anche questo. “Cambiano i sindaci, cambiano le maggioranze, cambiano i consigli di amministrazione o gli amministratori unici e il direttore generale rischia di diventare come l’uomo solo al comando? La cosa che non convince affatto!”  Per innovare, in AIM urge ripristinare anche l’equilibrio tra la funzione finanziaria e quella tecnica, onde evitare il pericolo derivante dalla esclusiva finanziarizzazione del Gruppo.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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