C'è qualcosa di profondamente inquietante in quello che sta succedendo nel nostro paese. Chi ha perso il referendum costituzionale del 4 dicembre scorso sta tornando, assieme alle forze della destra più reazionaria, al proprio lavoro di demolizione della Costituzione nata dalla Resistenza. Lo si nota nella volontà di limitare la libertà di manifestare contro la violenza fascista che sta montando in Italia e nel resto dell'Europa. Lo si capisce quando il ministro Minniti afferma che "il fascismo è morto per sempre" senza voler vedere il pericolo reazionario che crescre nel nostro paese. Continua a leggere
Pubblicato alle 14.28, aggiornato alle 19.25. Alla presentazione di oggi, 10 febbraio, delle candidate e dei candidati di Potere al Popolo! per le circoscrizioni elettorali della provincia di Vicenza c'era chi aveva anche partecipato ieri, 9 febbraio, a Vicenza a "una grande manifestazione antifascista e antirazzista, pacifica e determinata - dice Giorgio Langella segretario regionale del PCI -. l corso principale pieno di compagne e compagni, di bandiere rosse. Tante. Saremo stati più di 1500 che, a Vicenza, è una cosa inconsueta e un bel vedere". E oggi non era certo un brutto sentire ascoltare gli appelli dei candidati (qui il nostro video) per la giustizia sociale e per l'accoglienza, proprio in un'era in cui "anche l'Italia manda i suoi figli all'estero". Di seguito candidati e profili.
Pubblicato alle 14.28, aggiornato alle 19.25. Alla presentazione di oggi, 10 febbraio, delle candidate e dei candidati di Potere al Popolo! per le circoscrizioni elettorali della provincia di Vicenza c'era chi aveva anche partecipato ieri, 9 febbraio, a Vicenza a "una grande manifestazione antifascista e antirazzista, pacifica e determinata - dice Giorgio Langella segretario regionale del PCI -. l corso principale pieno di compagne e compagni, di bandiere rosse. Tante. Saremo stati più di 1500 che, a Vicenza, è una cosa inconsueta e un bel vedere". E oggi non era certo un brutto sentire ascoltare gli appelli dei candidati (qui il nostro video) per la giustizia sociale e per l'accoglienza, proprio in un'era in cui "anche l'Italia manda i suoi figli all'estero". Di seguito candidati e profili.
Daniela Muraro, candidata alla Camera di Potere al popolo per il collegio Vicenza 5: "La pedemontana nella Valle dell'Agno: no autostrada a pagamento, no caselli, trasformiamola in superstrada a veloce scorrimento: riduciamo i costi, il disastro ambientale, risparmiamo vite umane e verrà usata da tutti... L'ultima notizia non proprio positiva riguarda l'annuncio che quando la Pedemontana sarà terminata non sarà ancora terminato il nuovo casello di collegamento con la A4. Avremo così l'ennesima storia italiana di inefficienza e pressapochismo". Continua a leggere
Il 6 febbraio del 1976, Leonard Peltier fu arrestato. Da allora è rinchiuso in carcere, condannato a due ergastoli dopo un processo che definire "discriminatorio" è solo un tragico eufemismo. Senza prove concrete, con indizi costruiti ad arte e testimonianze confuse o estorte, Leonard Peltier da 42 anni vive (ma anche questo è un eufemismo) rinchiuso in una cella. Una cella che per tanti anni è stata di isolamento. La colpa di Peltier è stata quella di nascere dalla "parte sbagliata" del mondo. Quella parte nella quale vivono (ed è sempre un eufemismo) i diseredati, gli sfruttati, quei popoli ridotti alla sudditanza, umiliati e distrutti dal colonialismo e dall'imperialismo.
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Secondo l'INAIL nel 2017 sono 1029 i morti sul lavoro complessivi (compresi i deceduti sui mezzi di trasporto). Un numero inferiore alla realtà dal momento che INAIL conteggia quelli che compaiono tra le denunce pervenute. Tante lavoratrici e lavoratori morti non sono iscritti all'INAIL stessa e, quindi, non risultano tra gli oltre mille morti di quel tragico computo. Nel mese di gennaio 2018 c'è stata la tragedia dei 4 lavoratori morti a Milano e per qualche giorno si è parlato e scritto dei "caduti del lavoro". Poi tutto è tornato nel silenzio.
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Domenica 29 gennaio, alle ore 11.30, davanti alla sede della Corte d'Appello di Venezia si sono riunite decine di persone provenienti dalle sette province venete per presentare le firme di cittadini e cittadini, compagne e compagni, abitanti nella nostra regione, in città e paesi, che hanno con slancio ed entusiasmo sottoscritto per la lista Potere al Popolo. Sono state migliaia le persone, uomini e donne, lavoratori, pensionati studenti, disoccupati, precari che hanno accettato la sfida che è stata lanciata solamente un paio di mesi fa dai compagni del Centro sociale Ex O.P.G. occupato di Napoli, molte di più del minimo necessario per poterci presentare.
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Abbiamo aspettato troppo, ora ci candidiamo noi a Vicenza. Noi siamo ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani; siamo donne e uomini che combattono e ripudiano l'oppressione razzista, di classe, di sesso; che ripudiano la guerra, la devastazione della natura e della vita. Siamo persone singole, ma anche organizzazioni democratiche e antifasciste, comuniste e socialiste, femministe e ambientaliste. Veniamo da storie differenti, ma vogliamo costruirne una Comune tra chi non si rassegna all'ingiustizia, allo sfruttamento, alla sopraffazione dilaganti e vuole cambiare le cose.
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"Venerdì sera 23 dicembre si è tenuta a Vicenza, a Villa Tacchi, una partecipata assemblea di "Potere al Popolo", unica formazione realmente alternativa al PD, alle sue politiche neoliberiste, massacratrici dei diritti dei lavoratori, dei pensionati, delle donne, etc. che proverà a partecipare alle elezioni sempre più falsamente democratiche sapendo però che la nostra storia di aggregazione politica deve andare oltre il fatto contingente, deve partire dal giorno dopo le elezioni e non fermarsi ad esso", ha così inizio la nota ufficiale che abbiamo ricevuto e pubblichiamo.
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