Sono oltre 3.000 le denunce di azionisti di Veneto Banca per truffa ed estorsione inviate a Treviso dai magistrati di Roma. E come scrivono Corriere del Veneto e Mattino di Padova, tutto è fermo per ora a causa della mancanza di magistrati in grado di occuparsi delle pratiche. La Procura generale di Venezia ha già individuato nel pm Massimo de Bortoli il magistrato che dovrà seguire l'inchiesta. Ad aiutarlo ci sarà un nuovo magistrato che dovrebbe liberare de Bortoli dall'ordinaria amministrazione e probabilmente una task force della Polizia tributaria della Guardia di Finanza. Ma non si sa quando il nuovo giudice arriverà , le ipotesi indicano che potrebbe essere tra un paio di mesi. Il lavoro è complesso e lungo: infatti ogni posizione dovrà essere valutata dal magistrato, che indicherà l'ipotesi di reato.
Continua a leggere
Giorgio Barbieri sul Il Mattino di Padova e su altri quotidiani locali del gruppo Finegil Repubblica propone un'interessante intervista all'imprenditore trevigiano Bruno Zago, patron del gruppo ProGest, che nel 2016 era a capo a capo dell'associazione dei grandi soci di Veneto Banca e aveva lanciato la sfida per l'aumento di capitale da un miliardo, il cui flop aveva poi portato Atlante a impadronirsi della banca a 10 centesimi ad azione, prima di essere "scoraggiato", diciamo così, a portarla a termine insieme ai componenti della sua cordata da quell'Europa che oggi pretende che siano proprio i "privati" a immettere una cifra simile nelle due ex Popolari venete per consentirne poi la "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello Stato.
Continua a leggere
All'incontro a Roma del 21 febbraio scorso tra la delegazione di "Noi che credevamo nella BPVi" capeggiata da Luigi Ugone e il sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta, incontro a cui eravamo presenti (in esclusiva da... "infiltrati" sia pur noti e accettati), l'esponente del governo aveva anticipato con chiarezza il suo giudizio sul "mancato impegno dell'imprenditoria locale che pure è stata compartecipe dei motivi della crisi della ex Popolare" che ora ripete e precisa quando dice che "lo Stato è pronto a fare la sua parte, ma non basta" come si legge in questi gorni sulla stampa nazionale e, a seguire, su quella locale, che urla, insieme ai politici "insegui consensi" ex post, al "complotto" anti Veneto e contro le due ex Popolari venete.
Continua a leggere
Si è svolto questa mattina a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, un incontro-dibattito sul tema "Come superare la crisi dei risparmiatori dell'area veneta e delle banche venete" organizzato da Confassociazioni. Scopo dell'incontro, la ricerca di un confronto fra tutti i soggetti e portatori di interessi che intendono trovare una soluzione di equilibrio, concreta e pragmatica, volta a minimizzare i danni subiti dal tessuto produttivo veneto in conseguenza della crisi delle principali banche venete. A fare gli onori di casa, il Presidente del Consiglio regionale del Veneto e l'Assessore regionale ai Servizi sociali. Presenti in sala, oltre ai rappresentanti delle diverse associazioni, anche il Presidente BpviGianni Mion e il Presidente di Veneto BancaMassimo Lanza.
Martedì sarà l'ultimo giorno per aderire all'offerta pubblica di transazione della Banca Popolare di Vicenza. Ieri le sottoscrizioni hanno raggiunto quota 66%. Intanto, l'agenzia canadese di rating Dbrs ha confermato la valutazione (B sul lungo termine, R4 sul breve) con la notazione «sotto osservazione con implicazioni negative» e ha declassato Veneto Banca portando il rating allo stesso livello di BPVi. La notizia è arrivata il giorno dopo che le dichiarazioni della presidente della vigilanza bancaria della Banca Centrale EuropeaDaniele Nouy avevano messo in allarme il Veneto. «In casi particolari il consolidamento può anche prendere la forma dello scioglimento delle banche se diventano non sostenibili», aveva detto giovedì.
Continua a leggere
"E' stato un incontro interlocutorio, ma si è confermata la disponibilità a proseguire nel confronto per trovare soluzioni che superino l'attuale momento di grave crisi". E' quanto dichiara il Presente dell'Upi, Achille Variati, che oggi ha incontrato con una delegazione di Presidenti di Provincia il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, il Sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta e il Sottosegretario agli Affari regionali, Gian Claudio Bressa, per discutere delle misure necessarie da inserire nel Decreto Legge in via di definizione da parte del Governo, per assicurare alle Province la possibilità di potere continuare a garantire i servizi essenziali ai cittadini e la loro stessa sicurezza.
Continua a leggere
Concludere i lavori della commissione d’inchiesta sulle banche entro un anno dalla sua costituzione. Ma anche un’indagine che si concentri su tutti gli istituti rimasti coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto che sono stati o sono destinatari, anche in forma indiretta, di risorse pubbliche o sono stati posti in stato di risoluzione. Arriva così il primo via libera del Parlamento all’istituzione di una commissione d’inchiesta sul sistema bancario. La commissione Finanze del Senato ha dato mandato al relatore, Mauro Maria Marino (Pd), a riferire in Aula.Continua a leggere
Pierpaolo Baretta, sottosegretario dell'Economia e delle Finanze, lo abbiamo incontrato e intervistato per la prima volta a Vicenza il 26 novembre 2016 in occasione dello "sfortunato" convegno beffa organizzato sul flpo della Banca Popolare di Vicenza al teatro cittadino dal sindaco e presidente della provincia di Vicenza, Achille Variati, mal guidato dal presidente di una sedicente Associazione nazionale, e disertato dalle vere e più consistenti Associazioni che rappresentano la maggior parte dei soci delle due ex Popolari venete. Tra queste quella più fattiva a Vicenza, "Noi che credevamo nella BPVi", lo aveva invitato alla sua grande assemblea del 4 febbraio scorso trasmessa in diretta streaming su VicenzaPiu.tv e ora disponibile sul canale Youtube di VicenzaPiu.com ma, impossibilitato a venire per altri impegni, il sottosegretario di origini anagrafiche veneziane e di formazione sindacale tra i metalmeccanici della Cisl aveva invitato il presidente dell'Associazione, Luigi Ugone, a Roma per un incontro riservato proprio a Noi che Credevamo nella BPVi.
Lo Stato nelle banche venete? Meglio in minoranza. In un aumento di capitale che avrà un primo importante test nell’emissione dei bond garantiti dallo Stato per la liquidità . Il decreto Salvarisparmio è legge. Fondamentale anche per Bpvi e Veneto Banca, che dovranno affrontare un aumento di capitale che si vuole proiettato verso i 5 miliardi, in cui l’ingresso dello Stato appare scontato. Lo sa bene il sottosegratario all’Economia, Pier Paolo Baretta, che ne è tra i padri: «Siamo partiti da Mps, ma la soluzione è di grande interesse anche per altre banche, venete comprese».
Continua a leggere
Lo scudo salva-risparmio va in Gazzetta ufficiale e ora la parola passa alle banche che vorranno, o dovranno, chiedere garanzie pubbliche sulle operazioni straordinarie di liquidità o un intervento dello Stato per le ricapitalizzazioni precauzionali. L’attenzione a questo punto è tutta sul Monte del Paschi, per il quale è previsto un intervento del Tesoro con 6,6 miliardi, mentre in seconda battuta potrebbe toccare alle banche venete per le quali l’ad di Popolare Vicenza, Fabrizio Viola, ha spiegato al nostro giornale che l’ipotesi di un intervento pubblico è al vaglio.Continua a leggere