Categorie: Fatti
Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 17:30
È stata oggi approvata definitivamente dalla Camera la Commissione d'inchiesta sul sistema bancario italiano. "
È doveroso indagare sulle modalità di gestione delle banche entrate in crisi a causa dell'adozione di sistemi viziati, all'interno di un settore rimasto per troppi anni immune da interventi, ritenuti da molti necessari" ha commentato la deputata
Pd Sara Moretto, membro della Commissione Finanze, che la settimana scorsa ha presentato al question time un'interrogazione sulle banche venete al ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 13:34
La situazione delle Banche venete si fa di giorno in giorno sempre più difficile, il nostro Governo (lo possiamo ancora chiamare così?) ha dato ampia dimostrazione di essere totalmente incapace non dico di risolvere il problema, ma neppure di affrontarlo.
Pier Carlo Padoan ha ormai perso completamente la faccia, ogni giorno esce con una dichiarazione nuova, è semplicemente ridicolo, a questo punto abbiamo la certezza che il nostro Ministro dell'economia sia più informato sul costo di un litro di latte che sulla situazione del sistema bancario italiano. Dopo aver ribadito più volte che la soluzione della crisi di Banca
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca fosse ormai ad un passo, ora abbiamo appreso che in Via XX Settembre non hanno la più pallida idea di come si possa uscire dal
cul de sac nel quale si sono infognati.
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Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 09:28
Il destino delle banche venete passa dal modello "
Etruria". S'intende quel particolare salvataggio di un istituto di credito fatto pagare ai suoi azionisti e obbligazionisti subordinati, oltreché alle altre banche, che il governo ha sperimentato a novembre 2015 terremotando il settore. L'unica novità è che ora i soldi ce li metterà anche lo Stato. Il piano iniziale di salvare Vicenza e Veneto con l'ingresso dello Stato è infatti naufragato dopo lo stallo della trattativa con Bruxelles, iniziata a marzo scorso. A maggio, la commissaria alla Concorrenza
Margrethe Vestager ha gelato il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan spiegando che il via libera alla "ricapitalizzazione precauzionale" da 4,7 miliardi (per entrambe le banche in vista della fusione) era subordinato alla partecipazione di capitali privati per almeno 1,2 miliardi. Una richiesta fatta filtrare alla stampa e mai formalizzata.
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Lunedi 19 Giugno 2017 alle 10:05
Anche ieri il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan è intervenuto sulle banche venete con un messaggio di prudente, e forse consapevole, ottimismo:
«I casi critici - ha detto -
sono molto fiducioso che saranno alle nostre spalle. Ne stiamo uscendo con fatica e determinazione». E, difatti, una soluzione sul tavolo del governo pare esserci già da settimana scorsa, ma non è più la ricapitalizzazione precauzionale.
«La situazione è fluida» avvertono le nostre fonti «e tutto è sempre in mano all'Europa». Il governo continua a preferire la priorità dell'intervento pubblico per decreto, ma da alcuni giorni starebbe prendendo in seria considerazione l'unico vero progetto sul tavolo, giacché un sistema bancario in grado di coprire 1,2 miliardi non c'è.
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Sabato 17 Giugno 2017 alle 17:54
Ci siamo. Non vogliamo chiamarlo bail-in? Non sono le parole a far paura ai risparmiatori/investitori, ma i fatti! Ed i fatti dicono che coloro che avevano investito in una obbligazione emessa da Veneto Banca per 150 milioni (di cui circa 85 milioni residui da rimborsare) dieci anni fa e che il prossimo 21 giugno, quindi alla sua scadenza naturale, avrebbero dovuto riavere i loro soldi… ebbene quei soldi mercoledì prossimo non li rivedranno! Il Governo ha deciso di prorogare di altri sei mesi la scadenza. Come ha fatto? Semplice, approvando, con una velocità da far invidia a Speedy Gonzales, un decreto che «proroga il termine di scadenza delle obbligazioni subordinate emesse da una banca che abbia chiesto di accedere a una ricapitalizzazione precauzionale».
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Venerdi 16 Giugno 2017 alle 22:02
Che sia grave la situazione, anche di cassa, di Veneto Banca, non dissimile da quella della Banca Popolare di Vicenza, lo dimostra la decisione del Consiglio dei ministri che ha approvato un Decreto legge che sospende il pagamento di un bond subordinato emesso da Veneto Banca e in scadenza il prossimo 21 giugno. Il provvedimento è uno dei passaggi fondamentali nel tentativo di salvataggio delle due banche venete che dovrebbe comprendere anche un intervento di privati, le altre banche italiane, per oltre 1 miliardo prima di poter accedere alla ricapitalizzazione precauzionale chiesta a Bruxelles. I negoziati tra l'Italia e la Commissione Ue sono ancora in corso e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan alla conferenza stampa al termine della riunione Ecofin ha dichiarato: "Sono fiducioso per una soluzione positiva a breve sulle banche venete. Stiamo lavorando proficuamente, il governo e le istituzioni italiane stanno lavorando su tutti i requisiti giuridici e normative per facilitare la soluzione concreta dei problemi".Â
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 15 Giugno 2017 alle 19:40
Ha preso la via del ribasso
Unipol (-2,3%) dopo che l'a.d.
Carlo Cimbri ha detto che il gruppo e' pronto a fare la sua parte nel salvataggio di
BPVi e
Veneto Banca. Al momento, comunque, al gruppo bolognese non e' giunta alcuna proposta di intervento anche se, appunto, il gruppo Unipol e' pronto a fare la sua parte nel salvataggio delle banche venete, ma nell'ambito di un intervento di sistema che veda la partecipazione di tutte le banche. E' quanto ha dichiarato l'ad di Unipol, Carlo Cimbri, a margine di una conferenza stampa. "
Nessuno ci ha chiesto nulla. Vediamo nel caso cosa ci propongono. In linea di principio se tutto il sistema, interviene faremo la nostra parte, ma non faremo interventi isolati", ha detto Cimbri, interpellato a proposito del dossier delle banche venete.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Mercoledi 14 Giugno 2017 alle 18:37
"Confermo lo stato positivo del negoziato e l'assenza di rischio di bail-in". Così il ministro dell'Economia,
Pier Carlo Padoan, si è espresso oggi sulle banche venete, rispondendo alla Camera durante il question time a un'interrogazione relativa, in particolare, al negoziato Ue sulla ricapitalizzazione della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca. Padoan ha precisato che "
al momento non vi sono ulteriori elementi informativi rispetto al comunicato di ieri" e ha sottolineato che "
la soluzione di sistema non è né può essere un'iniziativa pubblica; si tratta di valutazioni e considerazioni in ordine a un possibile investimento del tutto volontario che non possono che competere alle banche eventualmente interessate".
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 14 Giugno 2017 alle 14:59
Mentre si è svolto il Cda di Veneto Banca sulla falsariga di quello di ieri di Banca Popolare di Vicenza 'ad delle Generali, Philippe Donnet, chiama fuori il gruppo assicurativo dai piani di salvataggio delle banche venete: "Su questo abbiamo gia' dato partecipando ad Atlante 1. Noi non siamo piu' di sistema in questo senso.I nostri concorrenti sono internazionali e giochiamo in Champions League, non in un campionato nazionale. Per questo non possiamo permetterci di appartenere a un 'sistema'. E anche all'Italia conviene di piu' che ci siano tante multinazionali forti come noi. Cio' detto, se c'e' un problema e si puo' contribuire a risolverlo, salvaguardando allo stesso tempo gli interessi dei nostri azionisti e degli assicurati, siamo sempre disponibili a farlo".
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 13 Giugno 2017 alle 19:44
Nel giorno in cui, in attesa del miracolo del salvataggio, a che pro poi non si sa, si è riunito il Cda di
Banca Popolare di Vicenza e in attesa dell'analoga riunione di quello di
Veneto Banca se mai qualcuno pensasse che per l'imprenditoria veneta il destino delle due banche di "territorio" conti qualcosa, ora che sono state spolpate, legga questa dichiarazione di tal
Gilberto Benetton, l'ec "capo" di
Gianni Mion, interpellato a margine di un convegno in Bocconi su un possibile intervento a sostegno delle banche venete, e si metta l'anima in pace, lui con tutti gli
zaioti e
variatioti di turno: "
Hanno il buon senso di non chiedercelo. Non credo che le risorse per salvarle arriveranno dal territorio, penso che la soluzione si troverà ma non so quale, è il governo che deve trovarla".
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