Salvataggio BPVi e Veneto Banca, mancano capitali? Gentiloni: #staiserenorisparmiatore, non ti rimborseremo il bond del 21 giugno
Sabato 17 Giugno 2017 alle 17:54 | 0 commenti
Ci siamo. Non vogliamo chiamarlo bail-in? Non sono le parole a far paura ai risparmiatori/investitori, ma i fatti! Ed i fatti dicono che coloro che avevano investito in una obbligazione emessa da Veneto Banca per 150 milioni (di cui circa 85 milioni residui da rimborsare) dieci anni fa e che il prossimo 21 giugno, quindi alla sua scadenza naturale, avrebbero dovuto riavere i loro soldi… ebbene quei soldi mercoledì prossimo non li rivedranno! Il Governo ha deciso di prorogare di altri sei mesi la scadenza. Come ha fatto? Semplice, approvando, con una velocità da far invidia a Speedy Gonzales, un decreto che «proroga il termine di scadenza delle obbligazioni subordinate emesse da una banca che abbia chiesto di accedere a una ricapitalizzazione precauzionale».
Il bello è che nel dare la notizia del mancato pagamento da parte della Banca nessuno dei giornali nazionali spende una sola parola nei confronti degli investitori che, almeno per il momento, non rivedranno i loro soldi. In compenso, ad esempio la Repubblica, sottolinea con enfasi che «la decisione del governo è stata accolta bene da Bruxellesâ€Â specificando pure che “In una nota Bruxelles aggiunge che sono stati fatti buoni progressi» per trovare una soluzione «"in linea con le regole Ue" alla "crisi delle due banche venete"» visto che «secondo la Commissione "può contribuire a ridurre" l'importo degli aiuti pubblici necessari per il salvataggio delle banche».Â
Avete capito?
Per Bruxelles, e per La Repubblica… sta andando tutto bene! Nel verso giusto! Ossia quello di fottere i soldi dei risparmiatori/investitori, magari... veneti, che, se verrà consentita la "ricapitalizzazione precauzionale" entro i prossimi sei mesi, vedranno azzerati i denari da ricevere oggi ma che ad "aiuto" in corso varranno meno che zero... visto che «la proroga... si rende necessaria per assicurare la parità di trattamento tra creditori subordinati per la condivisione degli oneri nel caso di intervento pubblico secondo quanto previsto dal decreto legge 237/2016 (cosiddetto decreto "salva-risparmio"».
Ma, udite udite, questa decisione, di non pagare, oltre ad abbassare la richiesta UE di capitali solleverà , intanto, i ben pagati amministratori delle banche venete, nello spcifico quelli di Veneto banca, dai rischi legali legati a un eventuale rimborso del bond (che avrebbe potuto violare la par condicio tra creditori) e a un'eventuale sospensione dei pagamenti per decisione autonoma dell'istituto.
Tutto ciò, cari lettori, vi sembra assurdo? Vi sembra che sia stato toccato il fondo?
Assolutamente no! Perché quell’articolo di Repubblica al quale faccio riferimento (Veneto Banca, il governo congela il rimborso del bond. La Ue approva) finisce con una perla assoluta: la dichiarazione di Paolo Gentiloni.
Il nostro attuale Premier infatti ha dichiarato che “sulle banche la regola per me è lavorarci il più possibile e parlane il meno possibileâ€.
Chiaro?
Della serie… fottiamo pure i soldi ai risparmiatori, ma che se ne parli il meno possibile!
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