Archivio per tag: Piazza Affari
Borsa, Europa e Milano chiudono in lieve calo. Banco cresce del 4%, Intesa flop
Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 18:38
Borsa: Milano chiude in lieve calo -0,1%. Incide principali titoli a 17.935 punti. Banco +4% Piazza Affari ha chiuso in debole calo. Il Ftse Mib ha perso lo 0,17% a 17.935 punti. In ordine sparso le banche. Banco, in testa al listino, in crescita del 4%. Fra gli istituti di credito, il calo maggiore lo registra Intesa (-2,2%). Borsa: Europa chiude in lieve calo. Londra (-1,1%) la peggiore, poi Parigi (-1%) Chiusura in lieve calo per le Borse europee. La Piazza di Londra è stata la peggiore, chiudendo in perdita dell'1,19% a 6.112 punti. In negativo anche Parigi (-1,09% a 4.324 punti) e Francoforte (-0,99% a 9.828 punti). Il dato migliore lo registra Milano, che ha chiuso perdendo lo 0,17% a 17.935 punti.
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Borsa, Europa piatta, Milano è a +0,2% ma Unicredit, Intesa, Banco e Bpm sono ancore negative
Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 13:57
Borsa: Europa piatta, Milano +0,2%. Londra a -1,1%, Parigi e Francoforte perdono lo 0,6% Borse europee piatte dopo i dati stabili sull'indice Pmi composto dell'Eurozona, che monitora l'attività dei settori manifatturiero e dei servizi. La Piazza peggiore è Londra (-1,1%), Parigi e Francoforte perdono lo 0,6%, mentre Milano è l'unica timidamente positiva (+0,2%). Dopo giorni di ribassi, a Piazza Affari le banche sono contrastate. Perdono Mps (-1,3%) e Intesa (-0,8%). Sulla parità Bper (-0,3%), Bpm (-0,2%) e Mediobanca (-0,1%), mentre sono in lieve crescita Unipol (0,7%), Banco Popolare (0,8%), Mediolanum (1%) e Ubi (1,5%). Nel Vecchio Continente gli indici di settore sono tutti negativi. In calo dell' 1,4% telecomunicazioni e energetici, mentre le auto segnano -1,1%. Maglia nera le materie prime (-3,5%).
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Banca Popolare di Vicenza, la mancata quotazione causa giornata nera per le banche italiane a Piazza Affari
Lunedi 2 Maggio 2016 alle 16:55
Prosegue la corrente di vendite sulle banche in Piazza Affari dopo la mancata quotazione di Banca Popolare di Vicenza. Con il Ftse Mib che cede l'1%, Milano è il listino più debole in Europa. A trascinare in basso il mercato italiano sono Banco Popolare, scivolato a -7%, Mps e Banca Popolare di Milano sono rientrate agli scambi normali in calo di circa il 6%, mentre Unicredit perde il 4% a 3,22 euro. Debole Ferrari (-0,5%) dopo la trimestrale e nonostante il rialzo le prospettive per il 2016. Inoltre l'amministratore delegato, Amedeo Felisa, ha lasciato l'incarico. In crescita Fca (+2,8%), anche sulla scorta dei dati sulle immatricolazioni in Francia. Fuori dal paniere dei titoli principale sale Rcs (+5,1%).
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BPVi, parte l'aumento e ci sono richieste di danni per un miliardo di euro
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 10:45
Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno. L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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BPVi, parte l'aumento e ci sono richieste di danni per un miliardo di euro
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 10:42
Passo avanti della Banca Popolare di Vicenza, che ieri ha iniziato a percorrere l’ultimo miglio che la separa dalla quotazione, prevista il 3 maggio. Il progetto prevede, in un’operazione da 1,5 miliardi, un’offerta riservata per il 75% agli investitori istituzionali e per il 25% al retail e agli attuali soci. La strada per Piazza Affari si annuncia però ancora accidentata e leggendo le quasi mille pagine del prospetto informativo si comprende come mai la Consob abbia spinto più volte sul freno. L’Autorità che fa capo a Giuseppe Vegas ha infatti avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di componenti ed ex componenti degli organi sociali e di esponenti, ex esponenti, dipendenti ed ex dipendenti della banca.
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BPVi, "sfuma" la quotazione in Borsa. Nonostante questa ipotesi, Atlante conferma il suo impegno
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 09:40
Il grande falò del risparmio che avvolge l’aumento di capitale da 1,5 miliardi di Popolare Vicenza regala ogni giorno elementi inquietanti: è notizia di ieri, infatti, che la quotazione in Borsa dell' istituto berico, cui si credeva finalizzato l’aumento è destinata a sfumare. E con essa, la possibilità di far luce sulle conseguenze della ventennale disastrata gestione dell’ex padre padrone Gianni Zonin, indagato per gravi reati finanziari. Le associazioni Adusbef e Federcosnumatori hanno infatti chiesto alla Consob, l’autorità che vigila sulla Borsa, di "impugnare i bilanci poco veritieri dell’istituto". Ma l’Authority non può farlo con società non quotate, e se pure avvenisse lo sbarco a Piazza affari, i bilanci passati sono al sicuro. Eppure è su quelli che è costruito il prospetto informativo. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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BPVi, "sfuma" la quotazione in Borsa. Nonostante questa ipotesi, Atlante conferma il suo impegno
Venerdi 22 Aprile 2016 alle 09:35Il grande falò del risparmio che avvolge l’aumento di capitale da 1,5 miliardi di Popolare Vicenza regala ogni giorno elementi inquietanti: è notizia di ieri, infatti, che la quotazione in Borsa dell' istituto berico, cui si credeva finalizzato l’aumento è destinata a sfumare. E con essa, la possibilità di far luce sulle conseguenze della ventennale disastrata gestione dell’ex padre padrone Gianni Zonin, indagato per gravi reati finanziari. Le associazioni Adusbef e Federcosnumatori hanno infatti chiesto alla Consob, l’autorità che vigila sulla Borsa, di "impugnare i bilanci poco veritieri dell’istituto". Ma l’Authority non può farlo con società non quotate, e se pure avvenisse lo sbarco a Piazza affari, i bilanci passati sono al sicuro. Eppure è su quelli che è costruito il prospetto informativo.
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Veneto Banca, grandi e piccoli soci frenano l'entrata in Borsa: "Prima vogliamo un bilancio trasparente"
Venerdi 18 Marzo 2016 alle 09:23
Sull’opportunità di anticipare l’assemblea di Veneto Banca e chiudere il bilancio 2015 in trasparenza, prima di accedere alla quotazione in Borsa, sono d’accordo tutti, grandi e piccoli azionisti. Si tratta solo di capire se le richieste saranno accolte, dato che tra «Per Veneto Banca» e «Associazione degli azionisti di Veneto Banca» il capitale rappresentato sfiora il 12%, o se la dirigenza di Montebelluna vorrà tirare dritto per arrivare alla Ipo il prima possibile.
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BPVi: incontro in settimana per decidere aumento e Ipo
Martedi 8 Marzo 2016 alle 12:06
All’indomani dell’assemblea di dicembre, i vertici di Veneto Banca si erano presentati in Banca d’Italia per analizzare il voto e studiare le tappe successive. Non così per la (ex) popolare vicentina; l’incontro con la Vigilanza avverrà non prima di metà settimana, i tempi stringono e l’attenzione si è subito concentrata sul percorso che aspetta la banca dopo il voto di sabato: aumento e Ipo (offerta pubblica iniziale, ndr), al centro di una call conference che ieri alle 11 ha visto impegnato il ceo Francesco Iorio, alcuni manager, analisti e advisor.
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A Piazza Affari 2015 record nonostante ultimo giorno, a Wall Street finisce male l'anno
Venerdi 1 Gennaio 2016 alle 14:53
A Milano vendite nei minuti finali, ma concludono un anno d’oro Yoox, A2A e Mediolanum. Seduta fotocopia rispetto alla vigilia a Wall Street: oggi è stata General Electric a salvarsi dalle vendite. Sul fondo Apple, Intel e Microsoft. Ribassi anche per Amazon e Netflix.
Il nostro indice principale a Milano è rimasto per tutta l'ultima giornata del 2015 in territorio negativo, soltanto verso la fine della mattinata aveva dato l'impressione di poter azzerare le perdite, ma subito son tornate le vendite senza compromettere, però, l'annata record complessiva di Piazza Affari. Ovviamente alla base di brusco dietro-front del 30 dicembre ci sono motivi che esulano dall'aspetto economico, ma certamente finire così l'anno lascia l'amaro in bocca.
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