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Qualche tempo fa non sono mancate le reazioni polemiche di una parte del mondo sindacale di vertice, soprattutto della Cgil locale, al nostro invito a farsi sentire di più, almeno come la Cgil nazionale, per i morti con relativo processo alla Marlane Marzotto di Praia a Mare, impantanato da decenni, e per i primi casi di mesotelioma e asbestosi da amianto negli stabilimenti della Marzotto SPA denunciati fin dal 24 novembre 2009 .

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C'era una volta la Valdagno dei Marzotto. C'era e non c'è più. Si dice che lo sciopero che da giovedì, giorno della comunicazione del nuovo piano di delocalizzazioni, gli operai hanno dichiarato ad oltranza in accordo coi sindacati raggiungendo oggi il comune per parlare col sindaco Alberto Neri sia stato fatto in nome dei 99 lavoratori MCS su 159 dichiarati in esubero. Ed è vero.

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Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale PRC - La lotta dei lavoratori MCS di Valdagno continua cercando gli appoggi della politica locale e regionale. Incontro con il sindaco di Valdagno Luigi Nieri che ha manifestato la piena disponibilità ad attivassi per un incontro con la proprietà, l'assessore Donazzan ha già convocato su pressione del sindacato e a seguito intervento PRC un tavolo già domani alle 13 in Regione.

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On. Alessandra Moretti, PD - “Un impegno di ascolto e sostegno per i lavoratori della MCS di Valdagno”. Così Alessandra Moretti, deputato vicentino del Partito Democratico, spiega le ragioni della sua presenza questa mattina nello stabilimento valdagnese in cui i lavoratori sono in sciopero da venerdì, dopo che l'azienda ha annunciato un piano di esuberi per 99 unità e la ridislocazione di altri dipendenti.

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Rsu della G.A. Operation di Trissino - “Noi R.S.U. della ditta G.A. Operation di Trissino insieme con tutti i dipendenti, consapevoli della gravità della situazione che sta toccando voi tutti, desideriamo dimostrarvi la nostra totale vicinanza e solidarietà. La nostra speranza è che riusciate a suscitare nei gruppi dirigenziali la conoscenza e la consapevolezza che questo modo di agire, dettato esclusivamente da interessi economici, sta deteriorando tutto il sistema creando solo disagi personali nonché familiari.

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Cgil Vicenza - Oggi pomeriggio alle 15 i lavoratori della Mcs sfileranno in corteo dallo stabilimento di Maglio di Sopra al Comune di Valdagno, dove una una delegazione sarà ricevuta dal sindaco Alberto Neri per affrontare la questione dei 99 esuberi annunciati dall'azienda. “Chiederemo un incontro anche al Prefetto – afferma Verena Reccardini della Filctem Cgil di Vicenza – e, se necessario, al governo e al ministro dello sviluppo economico”.

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Regione Veneto - “MCS è l’ennesimo esempio di come non si abbia cura del settore tessile lasciando che i nomi importanti della moda italiana vadano in gestioni straniere”, osserva l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan in relazione alla crisi che investe l’azienda tessile di Valdagno e agli esuberi annunciati. E aggiunge: “Nello specifico MCS di Valdagno oggi è nella disponibilità di un fondo straniero che evidentemente ha il solo interesse di monetizzare il nome e non di salvaguardare il lavoro di chi quel nome ha fatto grande”.

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Christian Farina, Segretario Circolo E. Guevara P.R.C. Valle Agno  -  Oggi, alle ore 13 circa, una delegazione di PRC, composta del Consigliere Regionale Pietrangelo Pettenò e dal Segretario del Circolo E. Guevara e consigliere Comunale Christian Farina, incontrerà le maestranze di MCS in sciopero ad oltranza.

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Cgil Vicenza - Questo pomeriggio i dipendenti della MCS (ex Valentino, ex Marlboro Country) hanno deciso di proseguire lo sciopero ad oltranza uscendo dalla fabbrica di via dei Maglifici a Maglio di Sopra (Valdagno). Sul posto sono presenti anche la segretaria generale della Cgil di Vicenza, Marina Bergamin, i rappresentanti sindacali unitari di fabbrica (RSU) e i rappresentati della categorie dei tessili di Cgil, Cisl e Uil. Questa mattina era in corso lo sciopero deciso ieri in seguito alla comunicazione di 99 esuberi su una forza lavoro di 159 unità.

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Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec - Si è svolto ieri presso la sede Confindustria Vicenza, l’incontro  da noi richiesto, che aveva lo scopo di conoscere le intenzioni della nuova proprietà MCS. Il quadro sui piani e le strategie aziendali, ha fatto emergere un riassetto industriale ed organizzativo che prevede il taglio della linea Donna, l’eliminazione totale della linea Facon, la Delocalizzazione/Outsourcing (Commerciale export, Operations, Finanza) con la conseguente dichiarazione di un esubero di 99 persone su  un totale di 159.

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