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Lavoro, Donazzan: MCS, un altro pezzo di tessile che se ne va

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 17 Giugno 2013 alle 14:30 | 0 commenti

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Regione Veneto - “MCS è l’ennesimo esempio di come non si abbia cura del settore tessile lasciando che i nomi importanti della moda italiana vadano in gestioni straniere”, osserva l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan in relazione alla crisi che investe l’azienda tessile di Valdagno e agli esuberi annunciati. E aggiunge: “Nello specifico MCS di Valdagno oggi è nella disponibilità di un fondo straniero che evidentemente ha il solo interesse di monetizzare il nome e non di salvaguardare il lavoro di chi quel nome ha fatto grande”.

“Non è estranea la responsabilità di quelle grandi famiglie che hanno fatto la loro fortuna nel settore del tessile, che hanno dato tanto nel passato alla moda italiana ma che oggi ritengono più utile abbandonare questo settore”.

“Mi occuperò personalmente – prosegue Donazzan – delle 99 persone dichiarate in esubero sulle 159 in organico affinché abbiano tutte le coperture di accompagnamento possibili. C’è però bisogno di ripensare completamente la strategia, che forse non c’è mai stata, relativamente ad un settore che è strategico per l’Italia qual è il sistema moda e il tessile in particolare”.

“Dal tavolo da me fortemente voluto per la lotta alla contraffazione riunitosi il 4 giugno a Palazzo Balbi è emersa l’esigenza di difendere il settore dalla concorrenza sleale, dall’invasione a bassissimo prezzo di prodotto di scarsa qualità, e di creare un “sistema” moda Italia a partire dalla legge sul “Made in”, dichiara l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto.

“Ai deputati e senatori che oggi andranno in visita ai lavoratori – conclude Donazzan – chiedo uno sforzo comune sul fronte della legge sul “Made in” e sull’abbattimento dei costi di produzione, in primis dell’energia”.

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Regione Veneto, M.C.S.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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