Categorie: Politica
Domenica 1 Aprile 2018 alle 09:32
"
Di Maio? Di una pochezza e di una ignoranza semplicemente ineguagliabili".
Matteo Salvini; "
Salvini fa politica da quando avevo 4 anni. Cosa abbia fatto per il Paese nel frattempo è un mistero".
Luigi Di Maio; "
Salvini? Nel caso il Movimento 5 Stelle dovesse allearsi con chi ha rovinato l'Italia, lascerei il Movimento 5 Stelle".
Alessandro Di BattistaVia, lo sappiamo tutti che la campagna elettorale è pura finzione, imbroglio, intrattenimento, opera buffa, illusionismo per allocchi, venghino siori venghino: promesse campate in aria, riforme fantasy, più soldi per tutti senza un euro in cassa, e chi ci casca peggio per lui. Ah ah, non siamo mica nati ieri.
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Categorie: Politica
Martedi 6 Marzo 2018 alle 23:13
Oggi, 6 marzo, sull'accogliente, per gli "eletti" di Confindustria Vicenza, giornale indigeno campeggiavano i commenti degli esimi politologi locali sull'esito delle votazioni per il Pd di
Matteo Renzi (lasciamo da parte le esternazioni sulla Lega di un gentleman come
Stefano Stefani che fa apparire
Matteo Salvini come un Lord e tante altre frasi di chi più che commentare dovrebbe fare). Ci hanno colpito tra le tante affermazioni (non tutte perchè anche oggi abbiamo soprattutto lavorato e non solo straparlato...) quelle dei due esponenti di spicco locali del Pd di Vicenza.
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Categorie: Politica
Lunedi 5 Marzo 2018 alle 11:07
I dati elettorali danno con chiarezza non il futuro, ma la negazione del passato che per troppi anni, senza avvallo delle elezioni ha governato l'Italia, mentore quel presidente Giorgio Napolitano che per tutta la vita ha inseguito il potere e quando l'ha raggiunto, guardando sempre e solo al proprio partito e ai suoi cooperativistici interessi, ha cercando in ogni modo di consolidarlo addirittura con l'alleanza con Monti, espressione di poteri che diciamo occulti, solo per tradizione. L'espressione di consolidamento, fallito il governo Letta, è stato Renzi, che con la sua appendice, Gentiloni, ha operato in modo di consolidare del tutto il potere del Partito Democratico Napolitano.
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Categorie: Politica, Fatti
Mercoledi 21 Febbraio 2018 alle 16:07
L'argomento dominante in questa campagna elettorale è l'inciucio fra le due coalizioni, fra
Silvio Berlusconi e
Matteo Salvini conÂ
Matteo Renzi e
Paolo Gentiloni o, ancora peggio, con il
Movimento 5 Stelle. "
Una vera presa in giro degli italiani che vogliono chiarezza. Presa in giro iniziata con l'approvazione di una legge elettorale vergognosa a loro uso e consumo"Â dichiara
Filippo Grigolini (nella foto), coordinatore regionale e capolista per tutto il collegio plurinominale Verona-Rovigo con il
Popolo della Famiglia. "
Abolito oggi il premio di maggioranza, nessuna coalizione esistente avrà i voti per governare.
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Categorie: Politica
Domenica 18 Febbraio 2018 alle 11:22
Il 5 marzo è già arrivato. Almeno nel centrosinistra. Il balzo temporale verso il dopo-voto lo ha imposto di fatto ieri.17 febbraio,
Romano Prodi. È un salto che anticipa la resa dei conti che in molti immaginano dentro il Pd. Un regolamento degli affari interni che ha un primo imputato e si chiama Matteo Renzi. E che nello schema del Professore dovrebbe produrre un nuovo baricentro, coÂstituito dall'attuale premier Paolo Gentiloni.
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Categorie: Politica
Mercoledi 14 Febbraio 2018 alle 09:19
Prima assimila
Luigi Di Maio a
Bettino Craxi. E poi
Matteo Renzi si rimangia il paragone. Perché? Offensivo nei confronti dei Socialisti. Soprattutto quelli in coalizione con il Pd, che rischiano di non arrivare all'1% e far naufragare l' unico traguardo che il segretario si è posto per le elezioni: il Pd primo gruppo parlamentare. "Di Maio ha parlato di mele marce? Ha un ortofrutticolo altro che mele marce, ricorda Bettino Craxi con Mario Chiesa che era un ‘mariuolo'". Lunedì sera. Renzi a
Otto e mezzo, nell'entusiasmo che evidentemente gli suscita il problema delle (mancate) restituzioni dell'M5S, arriva a evocare Tangentopoli. E a paragonare l'atteggiamento di Di Maio a quello che ebbe allora il leader socialista con Mario Chiesa.
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Categorie: Politica
Domenica 28 Gennaio 2018 alle 12:31
Dopo tanto penare, anche mediatico, stamatina sul sito ufficiale del
Partito Democratico sono state pubblicate
le liste dei candidati del Pd, che ora molti chiamano
PdR (il
Partito di Renzi). Prima di fare qualche piccola annotazione lato Vicenza (
qui l'elenco completo del Veneto con l'avvertenza che la colonna in alto a sinsitra è per il proporzionale alla Camera dei deputati e quella a destra è per l'analogo plurinominale al Senato) è corretto fare un appunto ai colleghi della stampa che hanno parlato in questi giorni a volume tenuto sempre alto del "dramma" delle liste Pd per le
politiche 2018.
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Categorie: Politica
Sabato 27 Gennaio 2018 alle 11:53
«Renzi ha definito "esperienza devastante questa della liste", non ha distribuito neppure un foglio scritto con l'elenco dei nomi e la loro collocazione, la minoranza non ha neppure avuto la facoltà di valutare, ha chiesto un'ora di tempo ma Renzi di fatto ha negato ogni considerazione...perciò la minoranza non ha votato": questa la sintesi, proveninte dall'opposizione interna ma condivisa sui media stamattina (qui Repubblica.it per dettagli e approfondimenti) della nottata «devastante» della direzione che ha votato le liste elettorali stanotte alle 4 con le minoranza a tirarsi fuori per protesta. Siamo in grado di anticipare, salvo modifiche dopo... la zona Cesarini, i nomi dei principali prescelti e le loro "allocazioni" a Vicenza e in Veneto (qui tutte le liste regione per regione e... minuto per minuto).
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Categorie: Economia&Aziende
Sabato 13 Gennaio 2018 alle 11:09
Nelle varie audizioni alla commissione bicamerale di inchiesta, trasmesse in diretta web tv, abbiamo tutti assistito ad un valzer di autoassoluzioni, dopo un primo round in cui sono volati gli stracci tra
Banca d'Italia e
Consob proprio sulla vicenda dei controlli sulle banche venete, finite a giugno 2017 in LCA (leggasi fallimento). Dopo questa parentesi, in ogni caso poco edificante, tutti i vigilantes del sistema bancario chiamati in audizione hanno reso testimonianze avanti la
Commissione di Inchiesta sulle banche dichiarando come in realtà avessero svolto il compito loro affidato facendo tutto quanto era nelle rispettive competenze, riconoscendo talvolta qualche difetto di comunicazione tra le Authority e scaricando le colpe maggiori sulla novellata normativa voluta dall'Europa.
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