Quotidiano | Categorie: Politica

Ha perso l’Italia di Napolitano e Renzi! A Vicenza si rottamino i giochi e giochetti di Variati & c.

Di Italo Francesco Baldo Lunedi 5 Marzo 2018 alle 11:07 | 0 commenti

ArticleImage

I dati elettorali danno con chiarezza non il futuro, ma la negazione del passato che per troppi anni, senza avvallo delle elezioni ha governato l'Italia, mentore quel presidente Giorgio Napolitano che per tutta la vita ha inseguito il potere e quando l'ha raggiunto, guardando sempre e solo al proprio partito e ai suoi cooperativistici interessi, ha cercando in ogni modo di consolidarlo addirittura con l'alleanza con Monti, espressione di poteri che diciamo occulti, solo per tradizione. L'espressione di consolidamento, fallito il governo Letta, è stato Renzi, che con la sua appendice, Gentiloni, ha operato in modo di consolidare del tutto il potere del Partito Democratico Napolitano.

Il fallimento chiaro del referendum sulla modifica della Costituzione doveva liberare l'Italia da Renzi, l'aveva promesso, ed invece è rimasto e operando all'antico modo dei partiti e dei politicanti, ha costruito la possibilità di rimanere e con lui la tradizionale visione di potere degli eredi del comunismo nostrano. Apparso chiaro, anche dai sondaggi, il suo fallimento elettorale, Napolitano, Prodi hanno puntato tutto su Gentiloni, ma era troppo tardi.
Finisce così l'epoca del potere del Partito Democratico, inseguita fin dal 1992 e stoppata allora da Berlusconi, oggi da nuove forze, la Lega e M5, che determineranno in ogni caso il futuro della Repubblica Italiana. L'ultimo erede della partitocrazia italiana porta con sè anche la fine dei suoi antichi esponenti, che sono anche Bersani e D'Alema e le poco efficaci figure politiche di Grasso e Boldrini.
"Tutto diviene" diceva il filosofo greco Eraclito, che tanto piace alla sinistra italiana e così anche i protagonisti della sinistra: Prodi, D'Alema, Bersani, Letta, Renzi, divenuti sconfitti, passeranno non alla storia, ma nel dimenticatoio.
Una postilla: speriamo che anche a Vicenza si cambi aria, visto il clima nazionale, e si rottami proprio quella visione partitocratica che è espressa e si esprime ancora con i giochi e giochetti di Variati e amici.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network