Categorie: Economia&Aziende
Martedi 6 Febbraio 2018 alle 11:15
Per la primavolta, dall'inizio delle indagini penali a carico della
Banca Popolare di Vicenza - attualmente in stato di liquidazione coatta amministrativa -, è stato effettuato il
sequestro di una somma di denaro considerata profitto illecito da parte dell'istituto bancario. Ieri mattina la Guardia di Finanza di Vicenza su incarico della Procura della Repubblica della città veneta ha sequestrato circa 106 milioni di euro depositati in un conto corrente di una filiale milanese di Monte dei Paschi di Siena. Il conto corrente, su cui ci sono complessivamente circa 140 milioni di liquidità , è intestato direttamente a Banca Popolare di Vicenza.
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Martedi 6 Febbraio 2018 alle 00:04
I finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Vicenza, su incarico della Procura, hanno eseguito stamane
un sequestro preventivo di 106 milioni di euro nei confronti della
Banca Popolare di Vicenza, in
liquidazione coatta amministrativa. "
Ottima notizia. Ora questi soldi vadano ai risparmiatori. Più sequestri ci sono più aumentano le possibilità per chi ha perso i risparmi di una vita di poterne recuperare almeno una parte" ha affermato
Massimiliano Dona, presidente dell'
Unione Nazionale Consumatori, anche se, secondo un lancio Ansa, l'importo che "rimarrebbe" ai soci sarebbe di pochi milioni al netto delle eventuali sanzioni a favore dello Stato a cui è finalizzato il sequestro. Ma se le saznini dovessero essere di pochi milioni allora lo spazio per i soci aumenterebbe com spera il presidente Dona.
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 9 Novembre 2017 alle 11:57
Per l'on. del PD Francesco Bonifazi, membro della
commissione di inchiesta sulle banche, nel settore bancario c'è stato un "sistema di vigilanza che nella migliore delle ipotesi non è stato all'altezza del ruolo che doveva compiere". "Vero, ma il problema è che anche la politica deve fare la sua parte, cambiando le regole. Se sulle Banche Venete per evitare il tracollo non sono bastate le 16 ispezioni della Banca d'Italia svolte dal 2007 al 2017, è anche perché la loro missione resta quella di salvare in primo luogo le banche, non i risparmiatori" afferma nella nota che pubblichiamo
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
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Domenica 5 Novembre 2017 alle 10:24
Il
Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della
Banca d'Italia, Dr.
Carmelo Barbagallo, ha dichiarato giovedì 2 novembre dinanzi alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario che è stata la Vigilanza della Banca d'Italia ad aver rilevato le criticità che connotavano
Veneto Banca e
Banca Popolare di Vicenza. "La verità è che se, come sostiene il Dr Barbagallo, l'azione di vigilanza è stata intensa e costante e ci sono state, dal 2007 al 2017, ben 9 ispezioni presso Banca Popolare di Vicenza e 7 presso Veneto Banca, allora vuol dire che il sistema dei controlli è fallimentare, dato che i risparmiatori non sono stati tutelati" afferma
Massimiliano Dona, presidente dell'
Unione Nazionale Consumatori nella nota che pubblichiamo.
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Categorie: Fatti
Lunedi 28 Agosto 2017 alle 18:31
La
Consob ha multato
Veneto Banca, il suo amministratore delegato Vincenzo Consoli insieme ai consiglieri e alcuni sindaci per complessivi 5 milioni e 485 mila euro. "Sanzione decisamente tardive! Come al solito, in questo Paese gli organismi di controllo e di tutela dei risparmiatori intervengono e sanzionano dopo che i buoi sono scappati ed il danno ai consumatori è ormai fatto" afferma
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "
Ora questi soldi devono finire ai risparmiatori. Per questo chiediamo di modificare la normativa e stabilire che sia l'importo delle sanzioni sia tutti i profitti percepiti dagli amministratori responsabili di questi dissesti finanziari, dagli stipendi ai benefit, finiscano direttamente agli investitori ridotti sul lastrico per colpa loro" conclude Dona.
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Categorie: Fatti
Giovedi 25 Maggio 2017 alle 12:53
L'
Antitrust ha sanzionato, per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro,
Veneto Banca per aver posto in essere due pratiche commerciali scorrette consistenti rispettivamente nell'aver nei fatti condizionato l'erogazione di mutui a favore dei consumatori all'acquisto da parte degli stessi di proprie azioni e indotto i consumatori intenzionati a richiedere mutui ad aprire un conto corrente presso la Banca. "
Bene, un primo passo verso la giustizia. Ora attendiamo anche la conclusione degli esiti delle indagini delle Procure della Repubblica e le pronunce dell'ACF, l'Arbitro per le controversie finanziarie, al quale le nostre sedi locali hanno già presentato svariati ricorsi" afferma
Massimiliano Dona, presidente dell'
Unione Nazionale Consumatori.
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Lunedi 20 Giugno 2016 alle 11:18
Riceviamo da Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, e pubblichiamoLa Consob pare stia per sanzionare la Popolare di Vicenza e ad alcuni suoi dipendenti per violazioni alla normativa europea Mifid relativamente ai profili di rischio dei risparmiatori. Meglio tardi che mai, anche se, tanto per cambiare, si tratta di sanzioni che, nella migliore delle ipotesi, sono tardive. L'Unione Nazionale Consumatori del Veneto ha presentato, a partire dall'ottobre 2015, ben 329 denunce penali come atti di intervento segnalando le violazioni della procedura Mifid da parte di tutte le filiali. Come è possibile che la Consob proceda solo ora con le sanzioni?
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Giovedi 21 Aprile 2016 alle 13:11
Riceviamo da Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, e pubblichiamo
La Consob ha avviato sei procedimenti sanzionatori nei confronti di esponenti ed ex della Banca Popolare di Vicenza in seguito all'ispezione condotta tra aprile 2015 e febbraio 2016. Interventi, tanto per cambiare, tardivi ed inefficaci. E' evidente che in questo Paese gli organismi di vigilanza e di controllo, ossia Consob e Banca d'Italia, svolgono un ruolo inefficace e non sono in grado di prevenire i danni alla clientela. Si tratta sempre di interventi ex post, quando le contestazioni suonano ormai come una beffa ed i risarcimenti nei confronti dei consumatori difficili da ottenere.
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