Il processo instaurato con la richiesta del giudizio immediato da parte dell'imputato Marco Cappato tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, prosegue domani 17 gennaio in Corte di Assise a Milano. Marco Cappato, nel processo iniziato il giorno 8 novembre, è imputato per aver rafforzato il proposito suicidario di Dj Fabo e per averlo aiutato a raggiungere la Svizzera con l'obiettivo di ricorrere al suicidio assistito. L'art. 580 del Codice penale, denominato "Istigazione o aiuto al suicidio" (che già dal titolo considera in modo uguale due condotte estremamente differenti) prevede fra l'altro: "chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni."Continua a leggere
"Sono giornate cruciali per il diritto all'autodeterminazione". Ad affermarlo in una nota è l'Associazione Luca Coscioni: "Nella giornata di oggi, martedì 12 dicembre, la legge sul BioTestamento ha visto l'avvio delle votazioni sui 3.005 emendamenti presentati. Domani, mercoledì 13 dicembre, si terrà l'interrogatorio di Marco Cappato alla Corte d'Assise di Milano, per l'aiuto a Dj Fabo a raggiungere la Svizzera per ottenere il suicidio assistito. Dopodomani, giovedì 14 dicembre, il voto conclusivo della legge sul BioTestamento."Continua a leggere
Una battaglia di tutti quella che vede protagonista il tesoriere di Associazione Luca CoscioniMarco Cappato che, dopo aver accolto la richiesta di accompagnamento in Svizzera da parte di Dj Fabo per il ricorso al suicidio assistito, si è poi autodenunciato rischiando fino a 12 anni di carcere, ma dando così il via alla battaglia nei confronti di un divieto del 1930, appartenente al codice penale risalente al periodo fascista e che non considera i principi costituzionali sul rispetto della persona umana come inteso nell'attuale Costituzione.
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L'8 novembre prossimo inizierà il processo che vede Marco Cappato imputato per il reato di aiuto al suicidio, a seguito della disobbedienza civile relativa alla vicenda di Fabiano Antoniani ("Dj Fabo"). In vista dell'appuntamento, l'Associazione Luca Coscioni ha organizzato per la mattinata del 23 ottobre 2017 un seminario giuridico dal titolo: "Autodeterminazione terapeutica e questioni di fine vita", patrocinato dal Consiglio nazionale Forense. L'obiettivo è quello di contribuire al dibattito tecnico sul caso Cappato ponendo dei punti fermi di discussione giuridica sul fine vita oltre al Testamento biologico.
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Pubblicato alle 18.11, aggiornato alle 19.51. Dopo anni di terapie senza esito, Dj Fabo aveva chiesto alle Istituzioni di intervenire per regolamentare l'eutanasia e permettere a ciascun individuo di essere libero di scegliere fino alla fine. "Fabo è morto alle 11.40: ha scelto di andarsene rispettando le regole di un paese che non è il suo". È l'annuncio di Marco Cappato su twitter. Cappato, che ha accompagnato Fabo in Svizzera, al rientro in Italia rischia dodici anni di carcere. Il 40enne milanese rimasto tetraplegico e cieco in seguito a un incidente aveva chiesto di poter morire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In Italia non è ancora stata approvata la legge sul testamento biologico, per ora è stata approvata in Commissione Affari Sociali e Sanità e dovrebbe essere calendarizzata alla Camera il prossimo 7 marzo.