Una filanda nella società rurale
Mercoledi 2 Maggio 2012 alle 09:42La filanda di Lerino, fu tra le più ampie, sia per dimensioni, sia per unità impiegate, della famiglia Bonazzi. La filanda è oggi una scatola svuotata dei suoi significati, riplasmata per essere altro. Sulla filanda ci sono solo poche testimoniane - da me raccolte nel saggio "Donne: serve, regine ed operaie"- due atti notarili, e una vecchia planimetria catastale del 1939, che raccontano del laboratorio di trattura nella zona centrale, su due piani, con le bacinelle riscaldate dal vapore delle caldaie, con gli incannatoi e i filatoi mossi da cinghie azionate dalla forza idraulica della Roggia Tesinella.
Continua a leggereLa piccola rivoluzione industriale della campagna
Mercoledi 2 Maggio 2012 alle 09:17L'affermazione dell'industria nella nostra provincia, una delle poche in Italia ad aver visto nascere nell'ottocento un sistema produttivo tale da definire Schio "la Manchester d'Italia", alla pari di Sesto San Giovanni, non si è limitata a concentrarsi solo nei territori dell'alto vicentino, oggettivamente più idonei per un settore coinvolgente come il tessile e il serico.
Continua a leggereCalcio Femminile di C, Prix Le-Torri Rosa torna a vincere: a Lerino 1-0 col Trevignano
Martedi 18 Gennaio 2011 alle 11:00Riceviamo da Rolando Mariotto e pubblichiamo. Chiunque può inviarci propri scritti e segnalazioni a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, quelli più vicini alla vita e alle notizie ...
Domenica al campo di Lerino era ospite la squadra femminile del Trevignano, un'altra neopromossa come il Prix, che sta facendo un bel campionato. Difatti, dopo qualche sconfitta nelle prime partite, ha saputo ritrovare la via giusta per risalire la classifica fino al secondo posto, tanto che si sono presentate in casa nostra dopo averci sorpassate proprio domenica scorsa.
Continua a leggereNon mimosa ma Per-Vinca: in 40 a Lerino
Lunedi 8 Marzo 2010 alle 17:37
Le donne del Presidio Permanente No Dal Molin entrano nell'«Army contracting agency - Regional contracting office» di Lerino
Una quarantina di donne del Presidio Permanente No Dal Molin sono entrate questo pomeriggio, in occasione della festa della donna, negli uffici dell'«Army contracting agency - Regional contracting office» a Lerino, per denunciare la presenza di questo centro progettuale operativo, tassello importante per trasformare Vicenza nella più grande base militare europea.
«Siamo qui, come alla Sovraintendenza di Padova e alla Regione Veneto, per avere risposte -spiegano le donne del Presidio -. Nessuno informa la cittadinanza di cosa si faccia di preciso in questo luogo, perciò noi donne chiediamo trasparenza su quanto sta accadendo nella nostra città . Questo centro è uno degli anelli della catena di disinformazione, menzogne, imposizioni e interessi legati a questo ennesimo insediamento militare nel nostro territorio».
All'avvio del progetto della nuova base Usa al Dal Molin, infatti, questo complesso è stato rinnovato e ampliato con nuovi capannoni. A Lerino lavorano tecnici e ingegneri e in questo luogo è stata commissionata la Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) per la realizzazione della base, Vinca che è stata gravemente disattesa in fase esecutiva dei lavori.
A Vicenza - sede del comando US Africom - il «Regional contracting office» è un ingranaggio della macchina globale di guerra che qui si sta costruendo, spacciata per opera di difesa nazionale: «per difendere gli interessi degli Stati Uniti d'America ovunque essi ritengano che siano minacciati: persuasivi nella pace, decisivi nella guerra, superiori in qualunque forma di conflitto», come si legge sul sito ufficiale USAG.
«Il 31 gennaio 2010, trentasette persone sono entrate nell'area del cantiere al Dal Molin, subendo denunce, ma documentando lo stato dei lavori nel cantiere e quindi offrendo al sindaco di Vicenza, Achille Variati, la possibilità di porre dodici domande circostanziate al commissario Costa. Costa non ha dato alcuna risposta - denunciano le donne del Presidio -. Noi donne ancora una volta gridiamo il nostro ‘No' deciso e fermo alla guerra e alla militarizzazione e devastazione del nostro territorio»
Continua a leggere