Da un amico che abita, anzi abitava, a L'Aquila.
Martedi 6 Luglio 2010 alle 19:37Lettera anonima ma non troppo che gira in rete, scritta da un amico di un amico e lanciata come una bottiglia appello in un oceano di dimenticanza.
Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky.
Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009.
Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno, causa terremoto.
Il Comune premia la protezione civile
Sabato 10 Aprile 2010 alle 14:26
Il Comune premia i volontari della protezione civile per la missione in Abruzzo
Un grazie per aver rappresentato Vicenza nelle terre abruzzesi sconvolte dal sisma. Un grazie per contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione dell'emergenza.
In occasione del primo anniversario del disastroso terremoto del 6 aprile il sindaco di Vicenza Achille Variati ha voluto incontrare e ringraziare personalmente i 27 membri del gruppo dei volontari della protezione civile comunale che hanno preso parte alla missione "L'Aquila".
Con lui l'assessore Pierangelo Cangini e il consigliere comunale Silvano Sgreva che si sono avvicendati alla guida della protezione civile comunale. E' stata l'occasione per ricordare il prezioso contributo dei volontari vicentini che hanno fatto parte, nei giorni immediatamente successivi al sisma, della colonna mobile di oltre 400 persone e decine di mezzi carichi di tende, coperte e cucine da campo partita dal Veneto per prestare i primi soccorsi. I volontari vicentini hanno continuato anche nei mesi successivi ad avvicendarsi al campo di Pianola, rinunciando alle ferie per portare il proprio aiuto. Il Comune di Vicenza, inoltre, è stato vicino alle popolazioni colpite partecipando a un progetto di sostegno e animazione dei giovani e ha promosso scambi e incontri tra studenti vicentini e abruzzesi.
"Oggi - ha detto ai volontari il sindaco Variati - la protezione civile è nel cuore dei cittadini. Voi godete del rispetto e dell'affetto della gente. Speriamo che un'antica signora come Vicenza non debba mai subire una grande emergenza. Non so come reagirebbe. La cultura della protezione civile, in Italia, è molto in ritardo, ma anche grazie a voi, che siete le nostre sentinelle, si sta finalmente diffondendo a partire dalle giovani generazioni".
"Questo - ha aggiunto l'assessore Cangini - non è un momento autocelebrativo, perché la protezione civile non ne ha bisogno e non lo vuole: "fare e tacere", il motto di S. Leonardo Murialdo, potrebbe essere anche il vostro slogan. Al di là delle polemiche che hanno interessato i vertici della protezione civile, noi vogliamo guardare a quanto è stato fatto e resta ancora da fare. Il regolamento comunale della protezione civile di Vicenza è ormai in dirittura d'arrivo, ma sarebbe inutile senza l'impulso interiore che muove voi volontari".
"Siete come padri e madri - ha concluso il consigliere comunale Sgreva - quando da volontari vi mettete a disposizione di ogni emergenza. L'amministrazione conta molto sulla vostra collaborazione sempre generosa".
Al termine della cerimonia, gli amministratori hanno consegnato ai 27 uomini e donne della protezione civile una targa con questa incisione: "Per aver partecipato con dedizione e disponibilità encomiabile alle attività di sostegno alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma del 6 aprile 2009, dando dimostrazione di grande umanità e lodevole capacità professionale".
I premiati sono il coordinatore Renato Ermilli, i componenti del direttivo Lucia Bollin, Paolo Mele, Ornella Orlanducci, Paola Preto, i dipendenti Paolo Brunello e Gastone Zanon, i volontari Stefano Bozzetto, Pierluigi Brazzo, Adelina Cacciavillani, Maria Rossella Campione, Giorgia Codarini, Marco Fabbiani, Massimo Ferluga, Alberto Girotto, Roberta Lorenzon, Franca Maran, Tiziana Milan, Giovanni Pandolfo, Stefania Piccoli, Michele Quaglieri, Corrado Quaresimin, Doria Ricci, Angelo Tonello, Stefano Vanzetto, Lauretta Zaltron, Silvano Zamunaro.
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Caritas: disagio dei terremotati resta profondo
Lunedi 5 Aprile 2010 alle 20:41Riceviamo dalla Caritas Diocesana Vicentina e pubblichiamo
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Terremoto dell'Aquila, un anno dopo. Sono passati dodici mesi dalla tragedia (6 aprile 2009) e se la ricostruzione e' iniziata, e' altrettanto vero che il travaglio degli aquilani è ben lungi dall'essere finito. Le Caritas del Nordest presenti da subito a L'Aquila
La presenza delle Caritas di Triveneto a fianco delle comunità terremotate era iniziata subito: dopo un primo sopralluogo del Delegato delle Caritas del Triveneto, don Giovanni Sandonà , gia' il 13 aprile, la presenza stabile di volontari era stata avviata il 22, nella zona di Bagno-Roio (comprendente le parrocchie di S.Rufina, Bagno, Civita di Bagno, Pianola,Colle Roio, Poggio di Roio, Roio Piano), a sud-ovest dell'Aquila, con operatori e volontari, che continuano la loro opera di prossimità anche oggi. Una presenza realizzata assieme a Caritas Campania e iniziata vivendo, fino al novembre scorso, in tenda, condividendo completamente le condizioni di vita e la quotidianità con i terremotati, ascoltando le loro paure, la rabbia, cercando di ridare speranza. Una presenza che continuerà fino a ottobre 2010 e che nei mesi ha significato anche sostenere i parroci nel mantenere vive le comunità parrocchiali e nel riattivare alcune iniziative pastorali. Un lavoro svolto in rete con Caritas Italiana.
Vicenza finanzia un progetto per L'Aquila
Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 17:25Comune di VicenzaÂ
L'Aquila, il Comune di Vicenza contribuisce alla ricostruzione finanziando in parte un progetto di aggregazione per bambini e ragazzi. L'assessore Cangini: "Ristabilire il tessuto sociale è importante quanto la ricostruzione della città "
Il Comune di Vicenza contribuirà alla ricostruzione dell'Aquila e lo farà finanziando con 13 mila euro un progetto che riguarda un centro di aggregazione per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni.
Lo scorso maggio, infatti, il Consiglio comunale deliberò di istituire un fondo di solidarietà a favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto del 6 aprile, che inizialmente si intendeva destinare alla realizzazione di un'eventuale opera pubblica da concordare con le autorità locali. Fu così aperto un conto corrente per i contribuiti volontari e personali degli amministratori, dei dipendenti del Comune e delle aziende partecipate, nonché dei singoli cittadini, associazioni e imprese private del territorio comunale. Ai 1300 euro così raccolti sono stati aggiunti altri 10 mila euro prelevati dal capitolo di bilancio relativo alle iniziative legate all'attività istituzionale del sindaco e altri 1700 euro dal capitolo dei contributi agli enti per la protezione civile.
"La commissione consiliare speciale istituita appositamente per seguire da vicino l'iniziativa - spiega l'assessore alla protezione civile, Pierangelo Cangini - si è ben presto resa conto che per ambire alla realizzazione di un'opera pubblica, come ad esempio una scuola materna, ci sarebbero voluti almeno 200 mila euro e che la crisi economica in atto non avrebbe certo favorito la donazione di contributi da parte dei cittadini. In seguito quindi ai colloqui con il vicesindaco aquilano Roberto Riga, che ho avuto quando nel settembre scorso visitai la città a nome dell'amministrazione, ho proposto alla commissione speciale di optare per il finanziamento di un progetto volto piuttosto alla ricostruzione sociale della popolazione terremotata: dopo l'emergenza, del resto - sottolinea Cangini -, ristabilire il tessuto sociale è importante quanto la ricostruzione della città . E insieme a noi contribuiranno altri enti tra cui il Comune di Padova, che ha stanziato la stessa nostra cifra".
Il progetto proposto all'assessore Cangini dal capoluogo abruzzese riguarda l'utilizzo - dallo scorso novembre al prossimo giugno, per una spesa complessiva di poco inferiore ai 100 mila euro - di spazi ricavati all'interno dei nuovi villaggi da adibire a centro di aggregazione, in modo da riempire quel vuoto creato dal sisma con la cancellazione dei luoghi in cui i ragazzi erano soliti trovarsi.
Il Comune di Vicenza contribuirà nel dettaglio alle spese per le prestazioni professionali degli operatori che svolgono le attività nel centro di aggregazione: si va dal coordinatore tecnico allo psicologo, dall'assistente sociale agli educatori (diversi per ciascuna fascia d'età ), i quali devono essere in possesso dei titoli per esercitare la professione, disoccupati e conoscitori della realtà dell'Aquila.
"Oltre infatti a voler offrire attività di doposcuola, laboratori di pittura, musica, informatica e teatro, nonché ludoteca e cineforum a favore dei ragazzi - commenta Cangini -, l'obiettivo è anche quello di dare un'occupazione ad operatori sociali rimasti senza lavoro".
Il centro è aperto cinque pomeriggi alla settimana dalle 15 alle 19 e consente inoltre di sviluppare attività di supporto ai genitori, di sensibilizzazione, formazione e informazione degli operatori sociali, ma anche di monitorare l'attività del centro attraverso statistiche, questionari, colloqui, valutazioni esterne e quant'altro possa dare un riscontro sull'efficacia dell'iniziativa.
Terminata la fase dell'emergenza, il Comune di Vicenza potrà a sua volta beneficiare di interventi formativi da parte degli operatori aquilani circa le azioni prioritarie e gli interventi d'urgenza da attivare in caso di calamità naturali. "In questo modo infatti - evidenzia Cangini - si valorizza l'esperienza e si migliora l'azione del sistema di assistenza sociale e di protezione civile della nostra città nel caso si dovessero verificare momenti di straordinaria emergenza fra la popolazione".
Anno giudiziario: a Venezia protesta toghe
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 16:12Redazione di VicenzaPiù  Â
Alfano ("critiche cieche poco credibili") proclama con una gaffe l'apertura dell'anno giudiziaro
La protesta delle toghe per l'inaugurazione dell'anno giudiziario delle Corti d'Appello, manifestata in genere con l'uscita dall'aula della celebrazione con la Carta Costituzionale in bella vista, è stata attuata pressoché ovunque, ma "in alcune sedi giudiziarie i magistrati non hanno rispettato l'invito dell'Anm a lasciare l'aula prima dell' intervento del rappresentante del governo" (fonte Ansa). E' successo a Messina, a Reggio Calabria e Catanzaro.
In tutte le sedi le relazioni hanno avuto per motivo conduttore le critiche agli affetti che il processo breve avrà sul funzionamento della giustizia".
A Venezia sono stati una ventina di magistrati che hanno aderito alla protesta.
A L'Aquila (sempre dall'Ansa), dove è intervenuto direttamente il ministro della Giustizia Angelino Alfano, i magistrati sono rimasti al loro posto per rispetto istituzionale ma indossando le toghe nere per ricordare le vittime del Sisma.
Il Guardasigilli ha avuto parole dure verso la protesta nazionale: "Quando le critiche sono cieche e non si associano ad alcun riconoscimento, allora sono meno credibili".
Il ministro Alfano ha concluso il suo intervento al microfono (fonte Adnkronos) proclamando con tono solenne: "dichiaro aperto l'anno giudiziario!", prima che il presidente Canzio lo 'riprendesse' sia pur in modo benevolo della gaffe: ''Fino a quando non vi sarà una riforma in tal senso, l'apertura dell'anno giudiziario la dichiara il presidente della Corte"
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