Se a Roma fischiano l'inno ... Indipendenza Veneta si avvicina!
Lunedi 21 Maggio 2012 alle 00:38Bombe davanti alle scuole: per Busato l'unica salvezza è l'Indipendenza Veneta
Sabato 19 Maggio 2012 alle 21:59Non sappiamo chi o quale organizzazione siano autori di questa strage che grida vendetta. Esprimiamo la nostra più totale solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite e a tutta la popolazione di Brindisi e della Puglia (nella foto di Veronica Rigoni la "gente" al presidio contro l'attentato). Continua a leggere
PNV: "L'indipendenza" faziosa e le ammucchiate con gli autonomisti
Mercoledi 16 Maggio 2012 alle 22:59Veneto Stato chiama a raccolta gli indipendentisti
Giovedi 10 Maggio 2012 alle 11:31La data è importante per tre ragioni:
- In questi ultimi mesi abbiamo raccolto migliaia di firme per indire un referendum per l'Indipendenza Veneta, ora dobbiamo essere in tantissimi per presentarle in Regione.
- La maggioranza dei veneti è favorevole all'indipendenza (53,3% secondo il sondaggio), e sappiamo che i veneti fanno la fila ai banchetti per sottoscrivere questa nostra iniziativa. Continua a leggere
Muri tondi dell'ovest e indipendenza veneta
Giovedi 7 Gennaio 2010 alle 23:23
I muri tondi dell'ovest e l'indipendenza della Venetia
Si apre una stagione di speranza per i veneti, il vecchio mondo sta per finire
Immaginatevi per un attimo quei berlinesi dell'est a metà degli anni '80, o anche solo a metà del 1989, mentre vivevano in un regime brutale, che li privava di libertà fondamentali. Essi erano oppressi da un terribile sistema di spionaggio che contrapponeva i vicini di casa e divideva persino le famiglie, pur di controllare le loro opinioni ed attività . Oppure pensate agli sloveni nello stesso periodo, o anche nell'anno e mezzo successivo, o ai lituani, o agli estoni che sempre in quegli anni erano "cittadini" sovietici.
Chi di loro poteva mai pensare che stava per avvenire qualcosa di grande, un evento inaspettato di nome libertà , in così poco tempo?
Perché in alcuni periodi storici avvengono cose grandi e in altri invece il tempo e le situazioni sembrano immutabili? Una risposta certa ovviamente non c'è, ma è evidente che le congiunture globali e il cambio degli equilibri internazionali portano con sé anche ondate di novità e lo sblocco di movimenti che fino a poco tempo prima parevano impossibili da ottenere.
Oggi, nel 2010, ci troviamo di fronte a uno scenario molto simile a quello della fine degli anni '80 del secolo scorso.
Allora il nuovo equilibrio internazionale che si stava andando a formare era quello successivo alla seconda guerra mondiale, con la contrapposizione USA-URSS, ovest-est.
Venne meno allora una delle due parti, l'URSS e il blocco dell'est. Con esso nacquero nuovi stati, che finalmente poterono divenire indipendenti.
Oggi è l'ovest a vivere una situazione molto simile. Scozia, Fiandre, Galles, Catalunya, Euskadi, Bretagna, Baviera, Tirolo, Venetia stanno per affrontare una stagione molto simile a quella già vissuta da Lituania, Lettonia, Estonia, Cekia, Slovacchia, Slovenia, Montenegro.
Per decenni i grandi stati dell'Europa occidentale hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità . Per decenni Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Spagna hanno tenuto sotto controllo politico i Popoli che reclamavano libertà grazie a politiche di assistenzialismo e clientelismo, che qui da noi hanno trovato la massima espressione. Oggi i nodi stanno per venire al pettine. I bilanci di questi stati sono al collasso. E il peggiore tra tutti, tanto per cambiare, è quello di ITA.
Non vi sono potenze, od organizzazioni mondiali che nel 2010 possono salvare dalla caduta rovinosa questi stati marcescenti. Un nuovo mondo sta nascendo e con esso un nuovo equilibrio.
Un mondo globalizzato, un mondo senza gli intermediari di ora, di nome Madrid, Roma, Parigi. Un mondo in cui gli alti muri tondi che ci tengono all'interno di ITA saranno abbattuti, magari in una sola notte, così come in una sola notte nel 1989 è stato abbattuto il muro di Berlino. Un mondo multipolare, basato su reticoli di piccoli stati, veloci, snelli, efficienti.
Saranno essi a comandare nei fatti, al di là dei proclami, a vincere contro il banco.
Nessuno di noi può sapere quando con certezza. Ciò che è ovvio è che avverrà . Anzi sta già avvenendo, basta saper guardare i segnali.
Perché allora puntare sul cavallo perdente?
Perché allora continuare ad elemosinare a Roma autonomia e statuto speciale per il Veneto, con il cappello in mano, ben sapendo che tra pochi anni, forse mesi, sarà proprio ITA ad essere con il cappello in mano?
Non capiamo proprio questi politici, cresciuti ed educati in un'altra epoca storica e ci troviamo di fronte al compito di non essere troppo crudeli con chi non accetta di fare un passo indietro.
Ma vale la pena di essere troppo buoni? A che pro? Non è meglio a questo punto lasciarli morire e con loro chi non capisce o non vuol capire?
Il Partito Nasional Veneto fino ad oggi ha raccolto cifre elettorali esigue, ma noi oggi sappiamo di trovarci come erano a Lubiana nel 1987, o nel 1988.
Il numero vincente non si cambia mai. Noi puntiamo sull'indipendenza. E subito, senza passaggi per il bordello romano, che ormai fatica a pagare i propri debiti e le proprie puttane.
Un consigliere regionale in più, o in meno, non cambia nulla rispetto all'obiettivo che era, è e resterà l'indipendenza del Veneto.
Gianluca Busato
Segretario PNV
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Pnv: primarie a Ghiotto e Panto
Domenica 3 Gennaio 2010 alle 21:06
Elezioni Regionali, nomination del PNV: vincono i Veneti Libari (54,82%) davanti alle DIVE (44,99%)
Oltre 5.000 preferenze, pari al 54,82% del totale per il ticket presidenziale composto da Claudio Ghiotto e Gianluca Panto
Partite il 25 ottobre scorso, si sono concluse il 30 dicembre le primarie del PNV e oggi sono stati resi noti i risultati della contesa che vale la nomination alla presidenza del Veneto per conto del Partito Nasional Veneto.
A prevalere è stata la squadra dei Veneti Libari, che ha raccolto 5.724 preferenze, pari al 54,82% dei voti totali. Al secondo posto si è classificata la formazione delle D.I.VE., le Donne per l'Indipendenza Veneta guidate da Sabrina Tessari, che ha raccolto 4.698 sottoscrizioni, pari al 44,99%. Molto staccata la formazione Indipendenza Veneta, con capolista Albert Gardin, con lo 0,19% delle preferenze espresse dai Veneti che hanno partecipato alla contesa.
A questo punto il ticket presidenziale espresso dal PNV è composto da due imprenditori veneti di successo, Claudio Ghiotto di Montecchio Maggiore (VI) e Gianluca Panto di Villorba (TV).
Da regolamento, ora i due candidati hanno 10 giorni di tempo per fare le proprie valutazioni e decidere se accettare, o meno la propria investitura. In caso di indisponibilità del ticket presidenziale emerso dalle primarie, la scelta ricadrà su Sabrina Tessari, leader delle D.I.VE..
La nomination definitiva del PNV alla presidenza del Veneto seguirà tale decisione.
Claudio GHIOTTO ha 47 anni e vive a Montecchio Maggiore (VI). È imprenditore nel settore dell'elettronica e consulente nelle tecniche basate su microprocessori, è sposato e ha due figli. Non ha mai fatto politica prima di diventare socio fondatore del Partito Nasional Veneto.
Claudio Ghiotto auspica l'indipendenza veneta, perché non vuole uno stato che soffochi i propri cittadini e che anzi dia la possibilità ai Veneti di una forte crescita economica, grazie alla riduzione della pressione fiscale, della burocrazia e del costo del lavoro. Tale politica favorirà le assunzioni. Ghiotto è a favore dell'iniziativa privata e contrario ai monopoli.
Gianluca PANTO, ha 45 anni, è imprenditore ed è coniugato con due figli. È presidente dell'associazione Veneti al 1000×1000, l'innovativo opinion network di imprenditori veneti
Dopo gli studi e la laurea in ingegneria civile ha acquisito ulteriori 3 specializzazioni: ambientale, industriale, dell'informazione. Subito si è occupato di information technology fondando una software house.
Successivamente ha diretto per dieci hanni con successo l'azienda industriale di famiglia.
Ora è imprenditore presente nel c.d.a. di numerose società attive nel settore delle costruzioni, dell'immobiliare industriale, dell'ingegneria, dell'informatica e della green economy.
Sabrina TESSARI è nata a Jesolo nel 1968, e vive a Noventa di Piave (VE). Laureata in Scienze Politiche, si è specializzata in Consulenza e Counseling Aziendale. È sposata con un figlio, ed è stata la candidata per il Partito Nasional Veneto alla presidenza della Provincia di Venezia.
Tessari si è presentata come candidata PNV alla presidenza della Regione Veneto alle elezioni 2010, perché vuole una Venetia indipendente ispirata ai principi di meritocrazia, giustizia e di rispetto dei diritti civili.
Ufficio Politico
Partito Nasional Veneto
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