"Foibe: noi non dimentichiamo": la Destra venerdì in Via Martiri delle Foibe
Giovedi 9 Febbraio 2012 alle 22:18Giorno del Ricordo: venerdì Armando Carrara recita Biagio Marin in Sala Stucchi
Martedi 7 Febbraio 2012 alle 14:32Continua a leggere
Giorno del ricordo. Zaia: memoria condivisa della nostra storia
Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 15:03Luca Zaia, Regione Veneto - "Il Giorno del Ricordo, in cui si commemorano le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, serve a conservare la memoria delle ferite di una nazione senza rimanere ostaggi del passato, come ha giustamente detto il Presidente Napolitano. E siamo orgogliosi che la Regione del Veneto abbia stipulato un'intesa con le associazioni degli esuli perché quella storia sia davvero condivisa, rispettando così un sentimento che non è retorica del dolore ma risponde alla volontà di consegnare alle nuove generazioni un racconto preciso di quel che accadde negli anni della Seconda guerra mondiale e del dopoguerra."
Continua a leggereDomani a Vicenza Giorno del Ricordo anche per vittime foibe, esuli Giuliano dalmati
Mercoledi 9 Febbraio 2011 alle 16:10Giovedì 10 a Vicenza Giorno del Ricordo anche per vittime foibe, esuli Giuliano dalmati
Venerdi 4 Febbraio 2011 alle 22:41Giovedì 10 febbraio, alle 18 nella sala Stucchi di Palazzo Trissino alla presenza del sindaco del Comune di Vicenza Achille Variati e del presidente dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi sarà celebrato il "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale.
Continua a leggereKl Auschwitz, mostra fotografica di Giuseppe Stella apre Le porte della Memoria 2011
Giovedi 20 Gennaio 2011 alle 22:18Il 27 Lucio Toth: La casa di calle San Zorzi
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 13:49Comune di Montecchio Maggiore Â
Sabato 27 febbraio alle ore 17,00 in Sala Consiliare presentazione del libro dell'on. Lucio Toth "La casa di calle San Zorzi"
Si conclude sabato 27 febbraio 2010 con la presentazione del volume dell'on. Lucio Toth "La casa di calle San Zorzi" il ciclo di appuntamenti organizzato dall'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore- Assessorato alla Cultura e alle Manifestazioni- in ricordo delle vittime del nazionalsocialismo e della tragedia delle Foibe.
Il volume sarà illustrato in Sala Consiliare alle ore 17,00. Presenterà e coordinerà l'evento l'Assessore alla Cultura del Comune di Montecchio Maggiore Claudio Beschin.
Per quanto riguarda le celebrazioni dedicate all'esodo giuliano-dalmata e alla tragedia delle foibe, l'appuntamento di sabato 27 è stato preceduto lo scorso 14 febbraio da una cerimonia in via Martiri delle Foibe (foto in allegato) , con deposizione di una corona di alloro in memoria delle vittime.
"Via Martiri delle Foibe a Montecchio Maggiore vuole essere un segno di testimonianza del dramma dell'esodo vissuto dai nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia e di tutte le vittime delle Foibe, il cui ricordo e la cui memoria abbiamo il dovere di conservare e rinnovare- ha sottolineato in occasione della cerimonia l'Assessore alle Manifestazioni Leonardo Peotta- Auspichiamo che la coscienza del "Giorno del Ricordo" si diffonda e si radichi nella cittadinanza, affinché vengano pienamente valorizzati i principi di identità e riconciliazione che la ispirano, in una più matura e civile comprensione della storia. Purtroppo, attorno ai nostri esuli non si strinse a sufficienza l'abbraccio solidale del nostro paese, che in molti casi fu indifferente se non addirittura ostile. In questo triste capitolo di storia si è resa evidente la grande tempra di quella gente, il loro desiderio e la capacità di ricostruirsi una vita, e al tempo stesso la ferma volontà di testimoniare il dramma, la tristezza, e il loro forte sentimento di appartenenza".
Nell'ambito del secondo appuntamento per la celebrazione delle vittime delle Foibe sarà presentato, alla presenza dell'autore Lucio Toth, il volume "La casa di calle San Zorzi".
L'on. Lucio Toth è presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.
Fondata nel 1947, l'Associazione rappresenta in Italia gli Esuli e i loro discendenti provenienti dall'Istria, da Fiume, dalla Dalmazia. Con essi svolge una costante attività di qualificata divulgazione della memoria storica dell'Esodo degli italiani autoctoni della Venezia Giulia e da Zara e delle vicende del confine orientale del Novecento.
Il "Giorno del Ricordo", istituito il 10 febbraio di ogni anno, è stato votato all'unanimità dal Parlamento italiano con legge n. 92 del 30 marzo 2004.
L'on. Lucio Toth parteciperà il giorno successivo, domenica 28 febbraio 2010 in Villa Cordellina Lombardi, al Primo Raduno Regionale dell'ANVGD e al convegno "Il Nord-Est dalla mutilazione del confine orientale agli anni 2000". Il convegno, con inizio alle ore 9,30, è organizzato dall'ANVGD e patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Vicenza e dal Comune di Montecchio Maggiore.
Interverranno il Senatore Questore Paolo Franco in rappresentanza del Senato della Repubblica, il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schnek, l'Assessore Regionale veneto Elena Donazzan e l'Assessore Provinciale Morena Martini.
Relatori: prof. Antonio Maria Orecchia (Università di Varese), prof. Luciano Monzali (Università di Bari), e on. Lucio Toth. Coordinatore del convegno il presidente provinciale ANVGD Coriolano Fagarazzi.
Parteciperanno inoltre i Sindaci di Vicenza, Montecchio Maggiore e Creazzo
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Vicenza celebra il Giorno del Ricordo
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 18:38Comune di VIcenza
Vicenza celebra il "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale
Questa mattina il Comune di Vicenza ha celebrato il "Giorno del Ricordo", in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale. Il sindaco Achille Variati e il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi hanno partecipato a una cerimonia commemorativa in via Martiri delle foibe dove è stata deposta una corona d'alloro a cui è seguito un momento di raccoglimento con la lettura della preghiera dell'esule.
Alle 11 la commemorazione è proseguita con il vicesindaco Alessandra Moretti nella sala degli stucchi di palazzo Trissino dove si è tenuto un incontro sul tema "Esodo e foibe" condotto dallo storico-scrittore Arrigo Petacco e dal giornalista Gianluca Versace.
Il "Giorno del Ricordo" è stato istituito dalla legge 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.
Il giorno del ricordo per i martiri delle foibe
Venerdi 5 Febbraio 2010 alle 13:28Comune di Vicenza
Il 10 febbraio Vicenza celebra il "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale
Il 10 febbraio il Comune di Vicenza celebra il "Giorno del Ricordo", in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale. Il sindaco Achille Variati e il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi presenzieranno alla cerimonia che avrà inizio alle 10 in via Martiri delle foibe dove verrà deposta una corona d'alloro cui seguirà un momento di raccoglimento con la lettura della preghiera dell'esule.
Alle 11 la commemorazione proseguirà con il vicesindaco Alessandra Moretti nella sala degli stucchi a palazzo Trissino dove si terrà un incontro-dibattito sul tema "Esodo e foibe" condotto dallo storico-scrittore Arrigo Petacco e dal giornalista Gianluca Versace.
Il "Giorno del Ricordo" è stato istituito dalla legge 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.
L'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è la prima associazione a carattere nazionale, sorta nel 1947, con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi - italiani autoctoni - provenienti dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia che il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 aveva ceduto alla ex Jugoslavia o assegnato alla Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste.
La sua sede è sempre rimasta a Roma, per la necessità di un rapporto costante con il Parlamento, il governo e le amministrazioni centrali dello Stato.
Riorganizzata con l'atto costitutivo del 7 giugno 1956, l'associazione ha conservato nei decenni la sua estensione a tutto il territorio nazionale, essendo nati i diversi Comitati dalle comunità di Esuli ospitati prima nei campi-profughi e poi nei «Villaggi» giuliano-dalmati costruiti in diverse città italiane in esecuzione di un programma speciale di edilizia popolare.
In quanto Associazione di carattere privato, si assumeva il compito di mantenere uniti su base volontaria gli esuli dai territori perduti attraverso le attività assistenziali e culturali dei Comitati locali, la celebrazione delle festività civili e religiose, la partecipazione e l'organizzazione di convegni di studio, conferenze in stretta collaborazione con le amministrazioni dello Stato, gli enti locali, le università e le scuole, le associazioni combattentistiche e d'arma e le istituzioni culturali. Le iniziative dell'associazione hanno portato un contributo determinante nel campo dei provvedimenti legislativi adottati dal Parlamento italiano per risolvere i problemi dell'esodo giuliano-dalmata, dalle leggi per l'edilizia popolare a quelle per l'indennizzo dei beni perduti nei territori ceduti (con il cui corrispettivo l'Italia ha pagato i danni dovuti alla ex Jugoslavia in forza del Trattato di pace). Per oltre 50 anni ha operato in questo senso l'Ufficio Assistenza diretto da Padre Flaminio Rocchi OFM. La natura apolitica e apartitica dell'Associazione è stata il presupposto essenziale della considerazione in cui è stata tenuta.
Note biografiche
Arrigo Petacco, risiede a Portovenere (La Spezia). Storico, giornalista, autore di programmi televisivi e sceneggiature per alcuni film di soggetto storico, è stato inviato speciale della Nazione e della rivista "Storia illustrata". Nella sua attività giornalistica ha intervistato alcuni tra i più importanti protagonisti della seconda guerra mondiale. Tra le sue pubblicazioni più note "La morte cammina con la sposa" (1958), "Il comunista in camicia nera: Nicola Bombacci tra Lenin e Mussolini" (1966), "L'anarchico che venne dall'America" (1969), "Joe Petrosino" (1972), "Dal Gran Consiglio al Gran Sasso: una storia da rifare" (1973), "Il Prefetto di Ferro" (1976), "L'esodo: la tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia" (1999), "La scelta: l'invenzione della Repubblica Italiana" (2008).
Gianluca Versace, giornalista professionista, nasce a Monfalcone, Gorizia, sul confine orientale, ma le sue radici sono in Calabria. Inizia a fare il cronista negli anni '80. Fa molta radio, un mezzo di comunicazione che gli rimane nel cuore. Poi, passa alla tv. Anzi, ne fonda una, nella città dei cantieri. Nel frattempo si laurea in giurisprudenza con una tesi su demanio marittimo e tutela ambientale. Vince un concorso ed entra nel gruppo Monti-Riffeser. Gira l'Italia e scrive per il Carlino, la Nazione e Il Piccolo. Poi, altra tv: dirige Grande Italia, Rete Nord e Tele Lupa. Entra a Serenissima, nucleo originario di Canale Italia. Sono sue alcune trasmissioni cult degli ultimi anni: per esempio, le botte in diretta tra Adel Smith e Carlo Pelanda, nel gennaio 2003, sono una pagina di televisione trash che ha fatto conoscere l'emittente di Lucio Garbo in tutto il mondo. Vive solo di parole. Facendo domande al prossimo, cercando di andare meno lontano possibile dal rispetto dell'altro, conducendo trasmissioni televisive, moderando dibattiti, organizzando conferenze in ogni dove, scrivendo per giornali e periodici. Convinto che è molto fortunato chi può trasformare la propria passione in professione.
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