Alessandro De Nicola per Quaestio emenda la proposta del Cda BPVi e chiede l'estensione dell'azione di responsabilità a tutti gli anni fino a maggio 2015 e a possibili revocatorie
Martedi 13 Dicembre 2016 alle 13:19(Approvata ufficialmente l'azione di responsabilità , qui la cronaca aggiornata in tempo reale).
Alessandro De Nicola per Quaestio Sgr, a cui fa capo il Fondo Atlante, il proprietario unico di fatto della nuova Banca Popolare di Vicenza, i cui precedenti oltre 118.000 soci sono di fatto stati azzerati prima dal crac della gestione a guida dei cda di Gianni Zonin e poi dai passi successivi dell'era legata al nome di Francesco Iorio, ha fatto sue, sintetizzandole, alcune richieste dell'assemblea odierna, 13 dicembre 2016, che delibera sull'azione di responsabilità contro gli ex responsabili della gestione della BPVi, e ha emendato, chiarendola e completandola, la proposta del Cda del BPVi. Continua a leggere
CorVeneto: Fusione tra le Popolari, Fabrizio Viola ha 50 giorni
Martedi 13 Dicembre 2016 alle 09:13Corriere Economia: Vicenza, la seconda «mission impossible» di Viola
Lunedi 12 Dicembre 2016 alle 09:19Gianni Mion organizza due celebrazioni "low cost" dei primi 150 anni della BPVi: l'oratore ufficiale, il prof. Giorgio Roverato, lo prende alla lettera e la definisce "una banchetta"
Domenica 11 Dicembre 2016 alle 15:45Continua a leggere
Da Gianni Mion "Noi che credevamo nella BPVi" e il direttore di VicenzaPiù. Intanto lunedì l'annuncio del Cda della Fondazione Roi e martedì l'azione di responsabilità
Sabato 10 Dicembre 2016 alle 15:52Il Sole: Vicenza-Veneto, il piano all’esame della Vigilanza
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 09:14L'intreccio opaco tra vigilanti e vigilati ha consegnato il credito a manager incapaci: i "casi" Iorio, "salvatore" di BPVi e Zonin, e Viola, silurato in MPS e promosso in Veneto
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 08:30Rottamiamo i banchieri dilettanti e chi li ha scelti
Danni permanenti - il prossimo esecutivo dovrebbe fare piazza pulita di quell'intreccio opaco tra vigilanti e vigilati che ha consegnato il credito a manager incapaci
di Giorgio Meletti, da Il Fatto Quotidiano
Matteo Renzi è saltato sulla mina referendum prima di rottamare la categoria che forse lo meritava di più: i banchieri, centrali e periferici. Ci lascia in eredità l'urgenza di definire nuove regole per la selezione della classe dirigente del credito. Ce n'è bisogno perché ormai è sotto gli occhi di tutti quanto il sistema bancario sia da considerare, mutuando il linguaggio dell'Antitrust, un'area "a fallimento di mercato". Il mercato non è in grado di tenere in piedi le banche anche perché non è stato capace di selezionare i manager in modo efficace.
Fabrizio Viola si rimbocca le maniche: è il leader maximo sia di BPVi che di Veneto Banca ormai... fuse. A Iorio 1.5 mln di euro
Martedi 6 Dicembre 2016 alle 20:00Lo aveva anticipato Stefano Righi il 21 novembre su Il Corriere della Sera, lo avevamo rilanciato noi il 24, tutti lo hanno previsto ieri e oggi arriva l'ufficialità di Fabrizio Viola come nuovo Ad di Banca Popolare di Vicenza, al posto di Francesco Iorio, a cui Mion & c. dovranno corrispondere la lauta indennità di preavviso, più vicina a 1,5 milioni di euro piuttosto che a uno solo... Ma oggi il mondo finanziario apprende anche dell'ingresso di Viola nel Cda di Veneto Banca in cui assume anche il ruolo di Presidente del Comitato Strategico. In una frase ora è lui, Fabrizio Viola, ex MPS oltre che ex vice direttore di BPVi uscito per contrasti con Gianni Zonin, la guida unica delle due ex Popolari venete verso la loro fusione. Ci sarà , poco, tempo per valutare gli effetti complessivi della doppia nomina e della fusione, ma per ora pubblichiamo di seguito le due note ufficiali di BPVi e Veneto banca.
Continua a leggereGianni Mion, presidente di BPVi, parla a tutti i Consiglieri comunali di Vicenza e a pochi assessori: con coraggio e... superficialità
Martedi 6 Dicembre 2016 alle 19:21
Al di là della simpatia personale che può ispirare Gianni Mion, 73enne manager padovano già braccio destro di Gilberto Benetton, da poco insediatosi sulla poltrona che in BPVi fu di Gianni Zonin, l'Innominato e innominabile almeno in ambienti istituzionali, le parole che il presidente della banca ha pronunciato in sala Bernarda lunedì 5 dicembre (qui il video integrale del suo intervento, ndr), non risultano convincenti, a partire dal cenno al suo rammarico per le dimissioni di Francesco Iorio, che, lo dice lui, gli stava pure simpatico... Nonostante Mion parli chiaro, senza inglesismi o tecnicismi, "il banchese" l'ha definito lui, a cui molti ricorrono come al latinorum di manzoniana memoria, il presidente ha evitato di affrontare alcuni nodi cruciali e dolorosi sia pure davanti a pochi assessori, a nessun rappresentante dei sindacati e a nessun delegato delle associazioni dei soci, in rotta con Variati e con la politica dello struzzo che tira fuori la testa dalla sabbia dopo la tempesta.
Continua a leggere