CorVeneto: Fusione tra le Popolari, Fabrizio Viola ha 50 giorni
Martedi 13 Dicembre 2016 alle 09:13 | 0 commenti
Fusione fra Bpvi e Veneto Banca, i tempi si fissano all’anno nuovo per la presentazione del relativo piano. Così ha stabilito il regolatore europeo: «La Bce - ha spiegato ieri il presidente di Bpvi, Gianni Mion - ha chiesto che il progetto di aggregazione sia pronto per il 31 gennaio. E ha messo dei precisi vincoli di capitale». Fabrizio Viola, appena insediatosi amministratore delegato a Vicenza nonché consigliere e presidente del Comitato strategico nell’istituto di Montebelluna, avrà quindi tempo fino alla fine del mese prossimo per rivedere il lavoro preparatorio fatto finora e mettere a punto l’integrazione.
Mion ne ha parlato a Vicenza, in occasione della nomina dei nuovi vertici della Fondazione Roi. Oggi, intanto, l’assemblea dei soci dell’istituto vicentino voterà sull’azione di responsabilità verso i vecchi amministratori, mentre di conciliazioni con i soci-azionisti si riparlerà la settimana prossima: il Cda già programmato per oggi, è slittato perché, prima, deve arrivare un adeguato stanziamento di fondi da parte di Questio Sgr, proprietaria del Fondo Atlante. L’appuntamento, stamattina, è dalle 10 in avanti. L’unico punto dell’assemblea è l’azione di responsabilità , su cui i nuovi vertici dell’istituto lavorano da mesi. Riguarderà l’ex presidente Gianni Zonin, che «sarà sicuramente oggetto dell’azione, come altri consiglieri. – ha spiegato già giorni fa Mion -. Poi ci saranno differenze di responsabilità fra consiglieri esecutivi, dirigenti e altri soggetti». L’ex presidente Zonin (indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza dalla procura di Vicenza), nei giorni scorsi ha citato in giudizio la banca stessa e il suo ex direttore generale Samuele Sorato, sostenendo che il dissesto della Bpvi è stato causato dal combinato tra crisi economica e normativa europea troppo rigida, oltre che da irregolarità commesse dalla direzione. «Di questo non siamo affatto preoccupati», si limita a dire Mion in merito. L’appuntamento assembleare di oggi sarà anche la prima uscita pubblica con Viola al comando, come Ad. «Per me questa è la notizia piu importante – ha ribadito ieri Mion -, adesso c’è una persona unica che studia l’integrazione fra le due banche, in tempi anche rapidi: la Bce vuole che il piano sia pronto per il 31 gennaio». A questo pare, dunque, rispetto alle iniziali previsioni di una chiusura del piano entro l’anno, il nuovo Ad avrà qualche settimana in più, anche per rivedere il lavoro svolto finora. «Sono dispiaciuto per la partenza di Francesco Iorio, ma contento perché Viola ha alle spalle una ristrutturazione importante: potrà dialogare anche coi sindacati, sia per l’una che per l’altra banca», ha precisato poi Mion. Un altro fronte aperto è infatti quello degli esuberi. Il management della banca vicentina ieri ha avuto un incontro con le parti sindacali. Un faccia a faccia interlocutorio, rispetto ai 700 esuberi che sono stato dichiarati. In modo unitario, le varie sigle hanno posto come condizione preliminare che tutti gli esodi siano volontari. Slitta invece di qualche giorno l’appuntamento con le conciliazioni, tanto atteso dai 118mila azionisti della banca. Mion ribadisce che la proposta di rimborso «sarà per un valore superiore ai 6,3 euro ad azione del prezzo di recesso », più alcune opzioni aggiuntive.
Di Andrea Alba, da Corriere del Veneto
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