Sit-in alla Valbruna
Giovedi 12 Novembre 2009 alle 16:57CGIL Vicenza
FIOM - Domani venerdì, quattro sit-in nel Vicentino: iniziativa davanti alla Valbruna!
In questi giorni in tutto il Paese la FIOM Cgil è mobilitata contro il contratto separato firmato da Fim e Uilm con la controparte datoriale. A Vicenza domani venerdì 13 novembre, si svolgeranno quattro sit-in: a Schio, Cogollo, Bassano e Vicenza.
A Vicenza tra le 10 e le 10,45 gli operai metalmeccanici incroceranno le braccia e stazioneranno nella zona della Valbruna. Sarà effettuato un volantinaggio che interesserà anche gli automobilisti in transito nella zona industriale!
Prebianca replica all'AD di GDS
Sabato 17 Ottobre 2009 alle 19:18CGIL VicenzaÂ
Replica di Morgan Prebianca (FIOM) all'AD di GDS: "che faccia il suo mestiere e cioé l'imprenditore!"
Morgan Prebianca, della segreteria della FIOM vicentina che segue il caso della GDS, risponde agli interventi sulla stampa dell'amministratore delegato dell'azienda di Cornedo Vicentino Giovanni Cariolato.
Cariolato afferma che l'atteggiamento tenuto dal sindacato non ha permesso accordi diversi, come è avvenuto per lo stabilimento di Motta di Livenza dove è stata applicata la CIGS (cassa integrazione guadagni straordinaria) per 72 lavoratori, "al termine della quale - spiega Prebianca - si apre comunque il baratro dei licenziamenti per i lavoratori del Veneto Orientale!"
"Abbiamo l'impressione che l'AD della GDS voglia giocare con i destini dei lavoratori e delle loro famiglie - afferma Prebianca - perché non è a causa del nostro atteggiamento (noi sindacato che rappresentiamo i lavoratori) che l'azienda ha aperto una procedura di mobilità per 44 dipendenti: è una decisione della proprietà dell'azienda!"
Dal punto di vista tecnico con l'apertura della mobilità la CIGS è esclusa - spiega il sindacalista FIOM - quindi è stata l'azienda ad escludere altre strade e non ha senso che il signor Cariolato dia la colpa al sindacato".
"Vedremo lunedì nell'incontro previsto se da parte dell'azienda c'è disponibilità a rivedere le cose - puntualizza Prebianca - Da parte nostra chiederemo il blocco della mobilità proprio per aprire altre strade!"
"E vedremo sempre lunedì il piano industriale se ha senso e regge - continua il sindacalista Cgil - o se è sostenuto da finanziamenti pubblici, soldi di tutti noi!"
"Che Cariolato faccia il suo mestiere e quindi l'imprenditore - conclude Prebianca - e non l'improvvisato retroscenista economico-sindacale!"
La FIOM e la CGIL incontrano i partiti
Venerdi 9 Ottobre 2009 alle 16:22Cgil Vicenza
LA FIOM E LA CGIL HANNO INCONTRATO I PARTITI, ANCHE LA LEGA!
Le ragioni della Fiom, la situazione occupazionale e reddituale dei
lavoratori metalmeccanici, il peso eccessivo della pressione fiscale
sulle buste paga, sono stati gli argomenti che Giampaolo Zanni,
segretario generale della Fiom e Marina Bergamin, segretaria generale
della Camera del Lavoro di Vicenza, hanno illustrato ai rappresentanti
dei partiti vicentini che hanno raccolto l'invito.
Folta la delegazione del PD con il coordinatore provinciale Federico
Ginato e Claudio Veltroni, Luigi Manza, Gigi Poletto e Federico
Formisano. Per Sinistra e Libertà erano presenti Luca Fantò e Tomaso
Rebesani, e poi Marco Orlandi per Rinfondazione, Giovanni Caneva e
Marcello Pedone per i Comunisti Italiani e, per la prima volta, la
Lega Nord con Davide Lovat e Roberto Grande, assente il Pdl.
La discussione è stata pacata, attenta, molto corretta. Vicina alle
posizioni della Fiom per molti intervenuti, assai lontana per altri,
per una Lega Nord che propone come suoi cavalli di battaglia un nuovo
protezionismo, una nuova intesa capitale-lavoro e, ovviamente,
l'avvento del federalismo fiscale.
"Un pò di tempo in più avrebbe consentito qualche utile provocazione -
ha commentato Marina Bergamin - invece solo accennata: ma quale
federalismo, ma quale politica fiscale fa il governo per i lavoratori
e i pensionati?... e l'abolizione dell'ICI e lo scudo fiscale e gli
immigrati ..."
"Ci sarebbe stato - ha proseguito la segretaria generale della CGIL
vicentina - da interloquire (e litigare) per ore! Lo scambio è stato
però rispettoso e autentico. E la puntuale relazione di Giampaolo
Zanni (FIOM) ha probabilmente colpito molti, dichiaratisi non a
conoscenza di situazioni e cifre così crude".
"Speriamo - ha concluso Bergamin - sia l'avvento di nuove relazioni
tra chi rappresenta il lavoro e la politica a Vicenza. Il vantaggio a
parlarsi sarebbe reciproco".
Aggiornamento sul caso GDS
Mercoledi 30 Settembre 2009 alle 17:20CGIL Vicenza
CASO GDS DI CORNEDO: capitali pubblici nelle finanziarie che sostengono i progetti all'estero dell'azienda che vuole lasciare a casa diversi lavoratori
"E' una contraddizione evidente: come possono Stato e Regione sostenere attraverso società finanziarie iniziative all'estero di un'azienda che delocalizza in Romania e Cina e lascia a casa lavoratori nel nostro Paese?" Lo afferma Morgan Prebianca della segreteria della FIOM CGIL di Vicenza rispetto al caso GDS Spa di Cornedo Vicentino. "Per questo nei prossimi giorni ci incontreremo in Consiglio regionale del Veneto con la presidente della commissione attività produttive, Giuliana Fontanella, e in quest'ottica è stata ispirata la discussione in consiglio provinciale accesa da Emilio Franzina che chiede una presa di posizione dell'assessore al lavoro Morena Martini!"
Al sindacato si chiedono come si possa utilizzare risorse di tutti i cittadini per impoverire il tessuto lavorativo e produttivo veneto e vicentino attraverso delocalizzazioni "coordinate" da società finanziarie con partecipazioni pubbliche. "Abbiamo scoperto che la GDS è in Romania grazie all'appoggio della FINEST Spa, finanziaria nella quale partecipa la Regione Veneto - afferma Prebianca, e prosegue -; poi è a Taiwan, Usa e Cina grazie all'appoggio della SIMEST Spa, quest'ultima partecipata dal Ministero del Commercio". Insomma è una questione di etica e di ruolo sociale dell'imprenditoria, ma anche di regole che permettono di utilizzare certi strumenti finanziari promossi dal pubblico non per espandere il business e rafforzare l'internazionalizzazione delle nostre aziende (finalità voluta dal legislatore), ma addirittura per migrare!
Alla FIOM di Vicenza infatti sono convinti che la GDS Spa non possa mantenere la sua presenza in Italia (a Cornedo Vicentino, Motta di Livenza e Torino) se la produzione viene delocalizzata: "Nell'incontro di ieri avvenuto all'Associazione industriali di Vicenza, previsto dopo l'apertura della procedura di mobilità - ha raccontato Morgan Prebianca - ci è stato ribadito dalla proprietà che le fuoriuscite sono 44 e non 60 come previsto in un primo momento e che resteranno in piedi a Cornedo la direzione, l'ufficio commerciale e quello di ricerca e sviluppo".
"Secondo noi, visti altri casi simili, - sottolinea il segretario FIOM - non sarà così e alla fine il rischio è quello di una migrazione di tutti i reparti e della chiusura in Italia: intanto sappiamo che l'azienda di Cornedo si fonderà con quella di Motta di Livenza, che è in difficoltà . Sappiamo che la produzione di Torino sarà riconvertita. Sappiamo che i reparti produttivi veneti se ne vanno all'estero. Per questo siamo preoccupati e abbiamo chiesto (FIOM e RSU della GDS, ndr) a gran voce il piano industriale alla proprietà per capire bene che intenzioni ci sono".
"Dopo una mediazione durata qualche ora - conclude Prebianca - siamo riusciti a spuntarla e la dirigenza della GDS ci ha promesso che a breve ci darà in mano il piano industriale dell'intero gruppo! Da quel documento cercheremo di aprire un dialogo con la proprietà che possiede un gruppo in attivo, con prodotti competitivi sul mercato, ma che vorrebbe aumentare i margini di profitto. Ma a quale prezzo? lasciando sul lastrico 44 famiglie nella sola Vallata dell'Agno?" E si tratta di 44 lavoratori altamente specializzati.
Domani intanto Morgan Prebianca della FIOM Cgil con le RSU animerà un'assemblea dei lavoratori per spiegare loro bene la situazione.
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