Categorie: Lavoro
Sabato 2 Settembre 2017 alle 20:06
I titoli che riportano, più o meno parzialmente, i dati sull'occupazione diffusi da ISTAT sono del tipo: “Italia a livelli pre-crisiâ€, “23 milioni di occupati come nel 2008â€, “Renzi: Un milione di posti merito di Jobs Act e nostre politicheâ€. Tutto bene, allora? Forse. Ma sarebbe meglio cercare di interpretare dati, leggerli in maniera critica e, magari, confrontarli con quelli diffusi da INPS nel suo “Osservatorio sul precariato†che si riferisce ai primi sei mesi dell'anno in corso e con quelli relativi alla sicurezza e agli infortuni nei luoghi di lavoro. È bene farlo perché prendere i dati senza fare un minimo di confronto tra loro è come credere a un dogma. Ci vuole una fede cieca. E, su queste cose, è bene non averla.
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Categorie: Lavoro, Economia&Aziende
Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 22:19
di Giorgio Langella e Dennis Klapvijk (PCI e FGCI del Veneto)
I dati più recenti continuano a raccontarci l'Italia del lavoro in forte difficoltà . È evidente che le soluzioni adottate e i correttivi proposti da chi è al governo del paese non risolvono il problema e che è assente una seria pianificazione di quanto è necessario fare. A dicembre 2016 il tasso di disoccupazione totale è, secondo le stime fornite dall'ISTAT, "stabile" al 12% (quello giovanile risulta in crescita e raggiunge il 40,1%). I disoccupati ammontano a oltre 3,1 milioni di unità . Negli ultimi 12 mesi, per ogni classe di età , i disoccupati sono in crescita.
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Categorie: Lavoro
Mercoledi 14 Dicembre 2016 alle 23:32
Le “comunicazioni obbligatorie†diffuse dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dimostrano inequivocabilmente che le politiche del lavoro del governo Renzi non hanno generato quell'aumento occupazionale tanto propagandato. Tutt'altro. Nel terzo trimestre del 2016, per tutte le tipologie contrattuali, ci sono state 2.386.169 attivazioni di rapporti di lavoro che hanno interessato 1.864.841 lavoratori. Rispetto al terzo trimestre del 2015 si è registrata una diminuzione pari al 5,4% per quanto riguarda i rapporti di lavoro e del 5% per quanto riguarda i lavoratori.
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Categorie: Lavoro
Venerdi 16 Settembre 2016 alle 15:58
Dai dati
eurostat, come ben riportato anche da
VicenzaPiù, si può vedere come oltre ad esserci un problema occupazionale e di sicurezza nei posti di
lavoro, esiste anche (e si aggrava) un problema salariale. Il fatto che, nel nostro paese, il salario netti è costantemente in calo fotografa una situazione sempre più grave per chi vive del proprio lavoro. Nell'ultimo anno (secondo trimestre 2015 - secondo trimestre 2016) la situazione italiana è tra le peggiori tra i paesi della UE. In un anno non si registra mai un segno positivo. Nel secondo trimestre 2015 era pari a -02%, nel terzo trimestre 2015 era 0%, nel quarto trimestre era -0,2%, nel primo trimestre 2016 era -0,5%, nel secondo trimestre 2016 è -0,5%.
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Categorie: Lavoro
Lunedi 12 Settembre 2016 alle 11:05
Scendono al 22,3% nel secondo trimestre 2016 i ragazzi che non sono impegnati né a
scuola né a
lavoro, i Neet (Not in Education, Employment or Training), che erano al 25% nel secondo trimestre 2013. Secondo l'
Istat sono scesi di 252 mila unità in un anno. Nei secondi trimestri l'incidenza dei Neet, cresciuta dall'inizio della crisi fino al 2013 (dal 17,7% del secondo trimestre 2008 al 25% del secondo 2013), è rimasta stabile tra il 2014 e il 2015, per poi scendere al 22,3% nel secondo trimestre 2016. L'istituto di statistica precisa inoltre che sempre nel secondo trimestre 2016 l'
occupazione complessiva cresce dello +0,8% (189 mila unità ) rispetto ai tre mesi precedenti, con una dinamica positiva che, con diversa intensità , riguarda tutte le tipologie.
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Categorie: Lavoro
Venerdi 9 Settembre 2016 alle 18:05
Riceviamo da Germano Raniero, Usb, e pubblichiamo Abbiamo una
disoccupazione alta, una disoccupazione dilagante? La soluzione dei soliti è il contrario della logica: si aumenta l'orario di lavoro a chi già lavora. Un bel capolavoro. CISL-CGIL-UIL-FIADEL firmano un
contratto nazionale dell'igiene ambientale che invece di aumentare lo
stipendio e diminuire l'orario fa il contrario: il rinnovo prevede un aumento di 2 ore settimanali da 36 a 38 in cambio di un "aumento" di stipendio di 70 euro mensili. Non solo viene pure diminuito il compenso per una parte delle ore straordinarie. Poi giusto per creare sicurezza del posto di lavoro si firma una parziale introduzione del Job act e del nuovo art 18 dello statuto dei lavoratori con possibilità di licenziamenti senza reintegro.
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Categorie: Lavoro
Venerdi 2 Settembre 2016 alle 16:46
La
Regione Veneto rende noto che Il mercato del
lavoro veneto ha confermato, nel secondo trimestre del 2016, il calo delle
assunzioni, soprattutto quelle a tempo indeterminato. Ma i risultati del 2015 sono sufficienti a mantenere positivo il saldo occupazionale. È quanto emerge dalla Bussola, a cura dell’Osservatorio & Ricerca di Veneto Lavoro, con dati aggiornati ai primi sei mesi DEL 2016. Tra aprile e giugno, le assunzioni sono diminuite dell’8,6% (17.700 in meno rispetto allo stesso periodo del 2015), ma la contestuale contrazione delle cessazioni ha comportato un saldo positivo per 24.500 posizioni di lavoro dipendente.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Giovedi 18 Agosto 2016 alle 16:08
Quali sono i costi dell’
immigrazione? Fare i conti non è esattamente semplice. Stando all’Ocse nel 2015 la
Germania è il paese che ha speso di più per l’accoglienza, con 2,7 miliardi di euro. Seguono Svezia (2,1 miliardi) e Paesi Bassi (1,2 miliardi). L’
Italia, con 885 milioni, è il quarto paese in termini assoluti di spesa:  spendiamo più del doppio di Francia o Gran Bretagna. Il calcolo pro-capite per immigrato ospitato delinea un’altra classifica: con 65,9 € al giorno il costo più elevato è sostenuto dai Paesi Bassi (24 mila euro annui per migrante) mentre il Regno Unito con 6,7 € al giorno  (2.454 € all’anno) chiude la classifica.
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Domenica 21 Febbraio 2016 alle 22:13
Il 19 febbraio il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha diffuso una serie di "slide" dal titolo "Una squadra al lavoro con l'obiettivo di fare buone cose per il nostro paese". È la solita propaganda governativa, in linea con quella di Matteo Renzi. Una serie di "locandine" che dovrebbero spiegare le cose fatte mese per mese e i risultati ottenuti ma che, tra una foto e l'altra del ministro Poletti e qualche informazione in stile "post-it", tenta di fornire una fotografia confusamente positiva di quanto realizzato.
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Sabato 13 Febbraio 2016 alle 23:54
In questi giorni Matteo Renzi ha diffuso un video* che celebra i 24 mesi del suo governo. È qualcosa di molto simile a quelli che l'Istituto Luce diffondeva durante il ventennio fascista. Manca, certo, la voce narrante tipica dell'epoca, il fez e le immagini in bianco-nero, inoltre la musica che accompagna il nuovo video del "capo" è certamente accattivante, ma la propaganda dei 3 minuti scarsi del video è assolutamente comparabile. La segreteria di Renzi, in un messaggio via internet, ha inoltre chiesto di far girare "
su Facebook, su Twitter, via email agli amici" alcune "
slide" che dimostrerebbero la "
quantità impressionante" delle riforme realizzate.
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