Il dito è puntato direttamente contro la famiglia veneta dei Benetton, a cui fa capo Atlantia che controllaAutostrade per l'Italia, anche se, è corretto dirlo, la competenza gestionale non è in capo a loro ma agli organi aziendali che, però, possono essere condizionati, anche questo occorre dirlo, dagli obiettivi della proprietà come riportato nella dicitura societaria che definisce la concessionaria come "Società per azioni soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Atlantia S.p.A.". Il governo annuncia la volontà politica di revocare le concessioni statali a prescindere dagli esiti di perizie e sentenze giudiziarie, ma il rischio di boomerang è dietro l'angolo (vignetta di Claudio Mellana per VicenzaPiu.com).
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Le associazioni dei soci - risparmiatori delle banche risolte e/o messe in liquidazione coatta amministrativa, tra cui, più consistenti per numeri ma non per singoli drammi, quelle della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, molto hanno detto il 24 luglio scorso (foto) quando hanno partecipato a Roma a una riunione sulle "banche" convocata dai sottosegretari del MEF Massimo Bitonci (Lega) e Alessio Villarosa (M5S). Molto hanno detto e molto hanno riportato i media in base alle dichiarazioni, spesso discordanti, dei rappresentanti di chi ha creduto nei bilanci, nelle dichiarazioni ufficiali e nelle risultanze pubbliche disponibili dei controlli, diciamo approssimativi?, di Banca d'Italia e Consob e dei due stessi sottosegretari.
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Il fatto che la Corte d'Appello di Venezia prima sezione Civile abbia respinto definitivamene il 29 maggio 2018Â (qui il provvedimento) "l'opposizione proposta da Matteo Marzotto avverso la deliberazione della Consob n. 19933 del 30.3.2017" (applicazione a Matteo Marzotto, consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza dal 2.12.2014, della sanzione amministrativa pecuniaria di euro 7.500 per l'omissione di informazioni concernenti il fenomeno dei finanziamenti correlati all'acquisto di azioni BPVi nel Prospetto di Base pubblicato il 5.2.2015), potrebbe sembrare una decisione come le tante altre che hanno colpito (tardivamente per l'azione Consob) oltre a Marzotto altri 22 esponenti aziendali della BPVi. Ma...
Era l'11 febbraio 2018, in piena campagna elettorale per le politiche, e all'Hit Show di Vicenza, la fiera delle armi, c'era anche Matteo Salvini, oggi ministro dell'Interno, in uno stand. L'incontro è stato ripreso da un video del giornalista de laRepubblica Fabio Butera, prima che il leader della Lega, accortosene, lo allontanasse. Ma nel frattempo a Lamberto Cardia, presidente dell'associazione EnalCaccia, ex presidente di Ferrovie dello Stato e Consob, durante l'incontro gli scappa un: “troviamo chi far votare in cambio di una garanzia che dopo non si limiti alla cacciaâ€.
Mps: come mai non si è costituito parte civile, contro Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e le contigue Consob e Bankitalia? Pubblicato il 17 luglio 2018, nella seduta n. 22 Elio Lannutti - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Premesso che: come si apprende da un articolo de "la Repubblica" del 12 luglio 2018 «Mps non si costituirà parte civile contro gli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. Lo ha deciso all'unanimità il consiglio di amministrazione dell'istituto senese".
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Gentile direttore, sperando di fare cosa gradita - ci scrive, come spesso fa graditissimo,Silvano Trucco ex D.G. di Bene Banca (la Bcc sana e florida ma commissariata in via "preventiva") - invio quanto rinvenuto nel mio database, costantemente ed analiticamente alimentato all'epoca in cui svolgevo ruoli dirigenziali apicali in una banca di territorio. Trattasi nello specifico del protocollo di Intesa in materia di "Scambio di informazioni" tra Bankitalia e Consob, sottoscritto in data 21.05.2012, ossia ben prima dell'ultimo in data 6 giugno 2018.
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Come non rendere subito nota l'interrogazione di cui al titolo su fatti che, singolaremnte, sono stati spesso oggetto di notizi e doamnde su VicenzaPiu.com ? Eccola allora insieme alla speranza che si vada a fondo visto che l'interrogante è persona degna di assoluto rispetto.
"Banca Popolare Vicenza e frodati Gianni Zonin: ex agente Servizi accusa. Solo i vigilanti tra i responsabili del crac o anche le istituzioni deviate? Il governo del cambiamento chiarisca". Atto n. 2-00005 Pubblicato il 26 giugno 2018, nella seduta n. 14 - Elio Lannutti (presidente Adusbef e parlamentare M5S) Ai Ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze.Â
È stato appena stipulato nuovo accordo tra Consob e Bankitalia per lo scambio di informazioni. Parlare di uno strano tempismo è il minimo sindacale, vista la concomitanza dell'accordo in argomento con l'insediamento del nuovo Esecutivo nazionale della Consob. Persino una commissione bicamerale di inchiesta, "di immagine" (visti i tempi strettissimi in cui ha potuto operare, edulcorata peraltro nelle indagini e nelle risultanze da un Presidente che proprio neutrale è risultato non essere), ha riconosciuto le debolezze delle Authority di vigilanza e soprattutto le carenze sinergiche e di dialogo tra le stesse.
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Sono informato che il Governo è più che disponibile a un intervento a favore degli investitori nelle banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e però sollecita delle proposte che siano condivise dalle varie associazioni, per non trasformare in boomerang mediatico un intervento promesso e voluto. Associazioni che non riescono peraltro a mettersi d'accordo perchè ciascuna ha solo in mente i propri iscritti, e se c'è chi vorrebbe estendere il ristoro agli aderenti alla OPT vi sono altri che perorano la causa di chi ha ereditato le azioni dal nonno che le aveva acquistate il secolo scorso.
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La Consob ha pubblicato una serie di sentenze della Corte di Appello di Venezia riguardanti sanzioni pecuniarie, sia pur minime, comminate dalla stessa Commissione nazionale per le Società e la Borsa per eventi della gestione della Banca Popolare di Vicenza. Nel suo ultimo bollettino la Consob rende noto che Venezia in data 26 aprile con pubblicazione il 31 maggio ha bocciato tutte le opposizioni contro le suddette sanzioni da parte di ex membri di riferimento del Cda e del presidente per il periodo interessato del collegio sindacale della BPVi.
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