Estesa la cassa integrazione a 78 settimane
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 14:06Adico    Â
"Un passo importante in avanti, per i lavoratori che stanno vivendo sul filo del rasoio della recessione" fanno sapere dall'ADICO.
Ieri la commissione Lavoro della Camera ha dato voto favorevole (e bipartisan) all'estensione della Cassa integrazione ordinaria da 52 a 78 settimane, un provvedimento che offre un piccolo spazio di manovra a imprese e lavoratori davanti all'onda lunga della crisi economica mondiale.
"L'emendamento della commissione non introduce nuove protezioni ai lavoratori", commenta però il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Secondo cui le norme già esistenti vengono applicate, per far fronte alla crisi, in modo estensivo, al punto che gli ammortizzatori sono spesso in funzione anche oltre i 18 mesi di cui parla la commissione.
Eppure per i sindacati è una novità importante, la Cgil ad esempio dice che "l'emendamento approvato è una prima risposta ad una richiesta da noi sempre sostenuta, ovvero il raddoppio del periodo di CIGO", osserva la segretaria confederale dell'organizzazione sindacale, Susanna Camusso.
Che però aggiunge: "Nel frattempo il governo fugge dalla discussione sulla crisi con lo slittamento del dibattito in programma mercoledì". Si dimostra, infine, conclude Camusso, "che è possibile fare scelte volte all'universalità degli ammortizzatori sociali ed è bene che ora si apra il confronto sugli strumenti più idonei ad affrontare una crisi che deve ancora riversare sull'occupazione i suoi effetti più duri".
Più pragmatici, ma non meno pungenti, alla Cisl. "Come più volte richiesto, è necessario che di fronte al protrarsi della crisi economica e produttiva vengano costantemente prorogati gli ammortizzatori sociali necessari per evitare i licenziamenti", commenta in una nota Giorgio Santini, Segretario confederale della Cisl. Il sindacalista spiega che è particolarmente utile il provvedimento per tutelare i lavoratori nell'area delle aziende non coperte o che non rientrano nei requisiti necessari per la cig straordinaria.
Conclude il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini il quale "si augura , che per questo provvedimento ci sia la necessaria copertura finanziaria e venga approvato prima possibile".
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A febbraio riprende a correre la Cig
Sabato 6 Marzo 2010 alle 20:31Adico     Â
Riprende a correre la cassa integrazione a febbraio dopo la frenata registrata a gennaio. Secondo i dati diffusi oggi dall'Inps, le ore di cassa integrazione autorizzate alle aziende sono state nel mese 95 milioni, in aumento del 12,4% rispetto a gennaio (quando furono 84,5) e del 123% rispetto a febbraio 2009, quando arrivarono a 42,5 milioni di ore. Il dato riguarda naturalmente le ore chieste e autorizzate e non il "tiraggio", ovvero le ore effettivamente utilizzate dalle aziende. L'aumento complessivo è dovuto prevalentemente all'andamento della cassa straordinaria (quella concessa in caso di ristrutturazione, riorganizzazione e crisi aziendale) per la quale nel mese sono state autorizzate 38 milioni di ore, in crescita del 28% rispetto a gennaio e del 245,9% rispetto a febbraio 2009.
La cassa ordinaria (quella legata a "situazioni temporanee di mercato") registra invece una diminuzione rispetto a gennaio 2010 (-5,38%), mentre aumenta del 26,14% rispetto a febbraio 2009. La cassa integrazione in deroga, strumento che non era disponibile a febbraio 2009, registra un calo dell'1% rispetto a gennaio ma si conferma, con 19,6 milioni di ore autorizzate (circa il 20% del totale), un ammortizzatore di grande importanza per le aziende che affrontano la crisi. Nel complesso - precisa l'Inps - nei primi due mesi del 2010 sono state autorizzate 179,6 milioni di ore di cassa contro i 72 milioni dello stesso periodo del 2009 e un incremento del 149,34%. A gennaio le domande di indennità di disoccupazione sono state 106.000, con un aumento del 12% su dicembre e un calo del 2% su gennaio 2009.
"I dati sopra evidenziati sulla cig e sulla mobilità - spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini- descrivono concretamente il perdurare delle difficoltà pesanti alle quali versa l'economia del nostro Paese, una situazione reale e diametralmente opposta agli annunci del Governo che decantata la ripresa economica".
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Sussidi 2010 agli artigiani sospesi
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 12:39
Sussidi 2010 ai lavoratori sospesi in aziende artigiane: l'accordo regionale fissa le procedure
La ripresa della produzione nella piccola impresa è ancora timida e si preannuncia molto lenta l'uscita da una crisi che "morde" meno ma i cui effetti perdurano.
Intanto, con il 31 dicembre 2009 cessa per le aziende artigiane la possibilità di ricorrere allo strumento della "cassa integrazione in deroga" per far fronte ai periodi di poco lavoro. Gli attuali stanziamenti si limitano alla copertura dell'anno in corso e ci vorrà tempo per avere a disposizione eventuali fondi per il 2010.
Per consentire alle aziende artigiane di evitare riduzioni di personale nei primi mesi del 2010, le Organizzazioni Artigiane e Cgil, Cisl e Uil, con l'accordo regionale del 4 dicembre scorso, hanno riattivato lo strumento della sospensione, che consente l'intervento combinato dell'Inps e dell'Ente Bilaterale Artigianato Veneto (Ebav) con sussidi a favore dei lavoratori sospesi.
L'alto numero di aziende artigiane attualmente in cassa integrazione con scadenza a fine anno può tradursi in un conseguente alto numero di richieste di proroga degli interventi a gennaio. Per far fronte a tale emergenza, il nuovo accordo regionale ha previsto nuove procedure semplificate per attivare nel 2010 gli interventi di sospensione per mancanza di lavoro nelle aziende artigiane di tutti i settori, edilizia esclusa.
Per attivare tali procedure l'azienda, in regola con la contribuzione all'Ebav, deve comunicare alla propria Associazione artigiana provinciale, tramite apposito stampato (Mod. Sosp 2010), i periodi di mancanza di lavoro durante i quali intende sospendere i dipendenti. Il Modello Sosp 2010, il testo dell'accordo regionale e tutta la documentazione necessaria per attivare e completare la nuova procedura sono reperibili nel sito dell'Associazione Artigiani Confartigianato di Vicenza (www.artigiani.vi.it), nel riquadro posto sulla spalla sinistra in basso e titolato "mancanza di lavoro: sospensione - cigs in deroga".
Si ricorda che l'indennità dell'Inps spetta, ai lavoratori che ne hanno i requisiti, solo a condizione che vi sia la corrispondente erogazione del sussidio Ebav, la cui domanda va presentata esclusivamente presso gli sportelli Ebav di Cgil, Cisl o Uil.
Stranieri, diritti a metà
Martedi 22 Dicembre 2009 alle 12:00Alloggi Erp, assegni di maternità , disoccupazione, voto, cittadinanza
Ecco cosa possono e cosa non possono fare le migliaia di stranieri
residenti nel vicentino. Con alcune situazioni paradossali
Qualche settimana fa un lettore - Alex Cioni, esponente del Pdl vicentino - scriveva una lettera a "Vicenza Più" sul tema della proposta di legge del voto agli stranieri, depositata in Parlamento. Della missiva ("Voto agli stranieri, patacca o buon senso?", 25 novembre), ci interessa trattare in questo articolo la parte in cui si lamentano i "diritti negati" agli italiani, e "presi" per sé dai "foresti", extracomunitari e non, presenti su suolo italiano e vicentino. In particolare si denunciano corsie preferenziali negli alloggi Erp, ma non solo. Scrive infatti Cioni: "Basterebbe entrare in una sede di qualche sindacato italiano per vedere con i propri occhi di come e quanto oggi gli immigrati siano sindacalizzati quasi più di noi italiani; basterebbe lavorarci assieme per capire di come e quanto bene conoscono le normative per l'ottenimento di bonus o di sussidi sociali; basterebbe sfogliare le graduatorie comunali per le richieste degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per avere anche qui sott'occhio la prova provata che questi stranieri tutto sommato non sono poi trattati così male come qualcuno vorrebbe farci credere. I fatti parlano chiaro, altro che diritti negati agli stranieri, caso mai esiste un problema contrario: vale a dire i diritti negati agli italiani, ai nativi italiani, che si vedono portare via da sotto il naso ciò che spetterebbe prima di tutto a loro". E ancora, nel corso di uno scambio di battute, scritto, con la redazione: "In Italia i cittadini stranieri possono già votare alle elezioni amministrative e possono ottenere la cittadinanza dopo 4 anni purché siano comunitari". Su questi passaggi, sugli alloggi Erp e sui vantaggi e possibilità degli stranieri in Italia, abbiamo condotto una piccola indagine su scala vicentina: per chiarire una volta per tutte cosa è vero e cosa no circa i "diritti negati" che gli immigrati avrebbero preso agli italiani.
Continua a leggereNo a solo 6 mesi di cassa a extracomunitari
Sabato 28 Novembre 2009 alle 23:39PdCI-PRCÂ Â Â
Discriminazione, sempre peggio
La Lega ha proposto un emendamento alla finanziaria che prevede un trattamento diverso (e punitivo) per gli immigrati in tema di ammortizzatori sociali.
In pratica la cassa integrazione, per gli immigrati extracomunitari, durerebbe solo 6 mesi. Una vera e propria "legge razziale".
Il fascismo, da quello che mi raccontavano i miei, è cominciato così un poco per volta con il consenso anche su posizioni aberranti come la difesa della razza.
Il deputato (sic!) leghista Fugatti dichiara che "Bisogna tutelare di più gli italiani. Chi resta disoccupato torni a casa sua" (vedi art. di Repubblica on line).
I leghisti considerano gli immigrati merce che va utilizzata quando serve e poi può essere buttata al macero. E' una cosa indegna, inumana. Non ci può essere alcuna possibilità neppure di dialogo con gente che arriva anche solo a pensare norme così incivili.
E' bene ribadire in ogni occasione, in ogni momento, che i lavoratori sono tutti uguali e che la divisione non è tra nazionalità o pelle diversa ma tra chi vive del proprio lavoro e "gli altri" che vivono sfruttando il lavoro altrui.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - coordinamento PdCI-PRC
Provincia di Vicenza
A settembre record di cassa integrazione
Martedi 27 Ottobre 2009 alle 12:14ADICO
A settembre record di cassa integrazione
"Anche il mese di settembre si conferma il mese record della cassa integrazione interessando 617 mila lavoratori, contro i 104 mila del settembre 2008, quando già la recessione mordeva e quel numero sembrava alto" comunicano dalla segreteria dell'ADICO.
Se poi il raffronto lo facciamo "tra agosto e settembre 2009 scopriamo che c'è stato oltre un raddoppio: da 300 mila a 617 mila, con un numero di ore a settembre salite a 104 milioni contro i 53 milioni di agosto".
Dal presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini alcune note quali: "la crisi non dà nessun segno d'inversione dal punto di vista occupazionale, c'è da affrontare la questione di coloro che hanno pochi strumenti di difesa, a partire da chi ha lavorato con contratto a termine e non lo ha visto rinnovare"
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Cassa integrazione: + 437%
Martedi 6 Ottobre 2009 alle 13:17ADICO
Cassa integrazione: a settembre + 437% in un anno
Nel mese di settembre il numero di ore di cassa integrazione autorizzate aumenta sia nei confronti del settembre 2008 (+437,05%), sia nei confronti del mese di agosto 2009 (+95,30%).
Lo comunica l'Inps aggiungendo che a livello congiunturale la cassa integrazione registra l'incremento più basso degli ultimi cinque anni.
Nel dettaglio, il mese di settembre ha fatto registrare richieste per 104,9 milioni di ore di cassa integrazione, contro i 19,5 milioni del settembre 2008: poco più di 69 milioni di ore per la cassa ordinaria (cigo), 19,5 milioni di ore per la cassa straordinaria (cigs), e 16,2 milioni di ore per la cigs in deroga, che rappresenta il fattore di crescita più dinamico di tutto il sistema.
"Sono percentuali rilevanti, che prospettano una riduzione di spesa da parte delle famiglie di oltre 25 miliardi di Euro" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
"Le famiglie saranno costrette per risparmiare ridurre in primis i consumi, con conseguenze gravi sull'economia del nostro Paese", dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.