L'Espresso: risparmio tradito, parte II: Zero fiducia, sono casi delicati Veneto Banca e BPVi
Giovedi 24 Dicembre 2015 alle 15:30
Di Luca Piana, Da L'EspressoMannaggia davvero la mia banca può fallire? Proprio a ridosso di Natale, gli italiani hanno preso coscienza di una novità che cambierà radicalmente abitudini e costumi (quì la Parte I dei servizi de L'Espresso, ndr). Anche se il governo è intervenuto in extremis per evitare la liquidazione di quattro istituti commissariati - Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti - chi ha investito in una banca non può più confidare che i propri quattrini siano al riparo da un eventuale crac. «Dobbiamo rassicurare i risparmiatori sul fatto che tutte le istituzioni stanno operando per evitare casi futuri», ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, cercando di allentare le tensioni, visto che la fiducia dei clienti è un fattore decisivo per la tenuta del sistema creditizio. Continua a leggere
Da L'Espresso: risparmio tradito, parte I: i silenzi di Visco durante il crac delle 4 banche "salvate"
Giovedi 24 Dicembre 2015 alle 15:09
Di Vittorio Malagutti, da L'EspressoIgnazio Visco è andato dritto al punto. Nell'intervista pubblicata da "la Repubblica" domenica 20 dicembre, il governatore della Banca d'Italia voleva far piazza pulita di dubbi e sospetti. E così, nel mezzo di una tempesta mediatica senza precedenti sulle banche fallite e i controllori distratti, Visco ha scelto parole difficili da equivocare. «L'interlocuzione con la Consob è stata ed è tuttora continua e approfondita», ha dichiarato il numero uno di Bankitalia. Come dire: collaboriamo nell'interesse dei risparmiatori. E quindi gli italiani possono stare tranquilli: sui loro soldi vigila un dream team di sceriffi. Davvero? Continua a leggere
W Zonin: brindiamo al suo fattore C... o alla sua pigrizia. E W Serracchiani e ΛΛ Zaia?
Sabato 12 Dicembre 2015 alle 15:39
Tramite una lettera alla stampa l'ex Ad di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, dà la sua interpretazione sui problemi che hanno colpito le Banche Popolari, in particolare la sua ex "creatura", quella di Montebelluna, e l'amica nemica di sempre, la "nostra" Banca Popolare di Vicenza. In estrema sintesi dice Consoli, e quello che afferma non è tutto, ma fa parte del quadro complessivo, il flop dell due popolari venete nasce dai nuovi e più stringenti parametri imposti dalla BCE, dalla normativa di trasformazione rapida in Spa decisa da Renzi e dalle loro concessioni di credito, maggiori rispetto ad altre aree del paese e dell'Europa, a famiglie e imprenditori, che, se da un lato, hanno reso meno dura la crisi generale, poi hanno pesato sulla gestione dei due istituti quando hanno generato difficoltà di rientro o, peggio, sofferenze.
Continua a leggereSalvabanche è un dramma. Anche per bancari che hanno venduto e sottoscritto titoli fasulli
Venerdi 11 Dicembre 2015 alle 18:44
Penso che di questi tempi la Ministra Maria Elena Boschi, preferisca passare i suoi week end a Roma anziché tornare nella natia Arezzo, i suoi concittadini, infatti, non stanno passando giorni sereni dopo che il Governo ha "salvato" le Banche, e tra queste c'era la Banca d'Etruria e del Lazio, della quale il suo papà è, o era (non sono aggiornato), il Vice-presidente (e che, per uno strano caso?, stava per finire in pancia alla nostra Banca Popolare di Vicenza insieme ad altre due delle tre "salvate": la Carife e la Cassa di Risparmio delle Marche, ndr). Ebbene il decreto del Governo, più che salva-banche avrebbe dovuto esser chiamato salva-banchieri, al momento gli unici che escono indenni, da questo sfacelo, per gli altri "attori" della vicenda, invece, non c'è stato scampo.
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Bpvi ora a caccia di Carife
Domenica 7 Settembre 2014 alle 15:41
Sempre più probabile l'offerta di Banca popolare di Vicenza su Cassa di risparmio di Ferrara. Ne ha parlato ieri il presidente di Bpvi, Gianni Zonin, a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio. Zonin ha detto che la popolare vicentina «probabilmente» presenterà l'offerta per l'istituto estense commissariato a maggio 2013 alla fine di ottobre. La decisione definitiva verrà presa alla fine del prossimo mese.
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La BPVi subisce un poker di schiaffi: Carife è la carta per evitare la cinquina
Martedi 29 Luglio 2014 alle 06:55
Il presidente Gianni Zonin e il direttore Samuele Sorato in prima linea e il vice presidente "istituzionale" Andrea Monorchio, già Grand Commis dello Stato, nel back stage delle relazioni tutt'altro che da seconda linea saranno di sicuro impegnati a far valere le loro strategie e il loro peso da decima banca nazionale per rispondere ai quattro "schiaffi" subiti in rapida sequenza dalla Banca Popolare di Vicenza durante il suo cammino verso dimensioni più rassicuranti per la Banca d'Italia e per i propri azionisti "popolari".
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