Due grandi Popolari come Bari e Sondrio potrebbero rimanere coop col vecchio sistema del voto per testa. Per i soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, costrette a trasformarsi in spa a fine 2015 e nel marzo 2016 e poi finite in liquidazione, la beffa oltre al danno delle azioni azzerate. Il governo «sta studiando una possibile moratoria immediata per le due banche popolari (Popolare di Sondrio e Popolare di Bari ndr) che devono ancora riconvertirsi, per le altre non c'è molto da fare se non provvedimenti di ampio respiro», afferma Corrado Sforza Fogliani, presidente dell'Associazione nazionale fra le banche popolari entrando al comitato esecutivo Abi.
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Secondo la Tribuna di Treviso la Procura locale, competente sul flop della Veneto Banca, da quando Roma le ha trasferito il relativo processo, ha aperto un nuovo filone d'indagine sul dissesto di Veneto Banca dopo le numerose denunce da parte di ex soci dell'istituto di Montebelluna che puntano a far emergere eventuali responsabilità da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers spa (Pwc). Un passo analogo è ipotizzabile a Vicenza, se la procura locale vorrà verificare l'operato della KPMG, la società di revisione di Banca Popolare di Vicenza.
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All’incontro pubblico organizzato dal Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “don Enrico Torta†- che ha diffuso questo comunicato di resoconto della serata - in collaborazione con “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenzaâ€, “Ass. Soc. Banche Popolariâ€, “Adusbefâ€, “Confassociazioni†ed il comune di Cornuda hanno partecipato oltre 500 risparmiatori, molti sono dovuti rimanere all’esterno.Â
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Cercheremo con queste riflessioni di accompagnare in maniera "decrittativa" (e riassuntiva) il video integrale della conferenza stampa di martedì 19 giugno del presidente della Fondazione RoiIlvo Diamanti e del suo vice Andrea Valmarana di cui ha già riferito il nostro Edoardo Andrein titolando «"Nasce una "nuova" Fondazione Roi per Ilvo Diamanti: "chiuse alcune vertenze, le altre non dipendono da noi". Valmarana: "perdita di 25 mln sulle azioni BPVi oltre incognita ex cinema Corso, ora statuto blindato"» la sua cronaca immediata accompagnata dalle video interviste dei due protagonisti dell'incontro con la stampa e, soprattutto, della gestione dell'anno e mezzo successivo alla presidenza di Gianni Zonin.
Pubblicato il 19 giugno alle 14.24, aggiornato con video intervista a Ilvo Diamanti alle 21.53 e con video intervista ad Andrea Valmarana alle 22.09. A seguire video integrale della conferenza stampa.
Pubblicato il 17 giugno alle 3.26, aggiornato 18 alle 20.16. Il sindaco precedente, Achille Variati, ha sempre detto che considerava un dovere degli amministratori da lui nominati in società ed enti, specialmente i più freschi di nomina o di conferma sul filo di lana di fine mandato, rimettere il mandato fiduciario nella mani del nuovio sindaco. Che fosse quello da lui atteso, Otello Dalla Rosa, o quello scelto dal popolo sovrano, Francesco Rucco, non dovrebbe fare la differenza per la "parola" data a lui dagli amministratori al momento delle loro nomine e, tramite, lui girata al sindaco pro tempore attuale.
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Il sindaco Francesco Rucco interviene sull'ipotesi di trasferimento ad altra sede del processo sulla Banca Popolare di Vicenza, sospeso a norma di legge fino a settembre, in attesa che la Cassazione prenda una decisione in merito. "Con il trasferimento del processo della Banca Popolare dal Tribunale di Vicenza ad altra sede - dichiara il sindaco Rucco - oltre al danno i vicentini subirebbero una vera beffa. Non solo, infatti, non ci risultano accaduti in città eventi tali da giustificare l'incompatibilità ambientale invocata dalla difesa, ma lo spostamento del dibattimento altrove rappresenterebbe un grave disagio per le migliaia di piccoli e piccolissimi azionisti, già duramente colpiti dalla vicenda".
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In occasione dell'assemblea che ieri, 15 giugno, ha decretato la fusione tra Confindustria Padova e Confindustria Treviso, che così staccano di gran lunga l'ora sorella minore di Vicenza per diventare, insieme, la seconda rappresentanza industriale italiana dopo Assolombarda, Carlo Messina, Ad di Intesa Sanpaolo reduce dall'acquisizone per un euro della parte "buona" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, è tornato sul blocco del fondo di 100 milioni in 5 anni destinato a chi avesse particolari necessità e che ora è congelato perchè alcuni soci hanno chiamato Intesa a rispondere di eventuali indennizzi in quanto subentrante ai due istituti che hanno danneggiato gli azionisti risparmiatori.Â
Avvisi e peocedure di vendita dei suoi immobili siti in Taranto, Reggio Emilia, Benevento, Treviso, Pordenone, Pesaro sono apparsi oggi sul sito di Banca d'Italia. Che manchi la vendita di un'altra sua storica sede, Palazzo Repeta di Vicenza, è cosa nota da quando Gianni Zonin con (i soldi dei soci della) BPVi si offrì di acquistarlo nel 2014 (quando la banca era già decotta e non solo) dopo tentativi di vendita andati falliti offendo un prezzo addiritttura superiore a quello della base d'asta (9 milioni di euro).Â
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