Archivio per tag: Autovie Venete
	
	
			
							
					Categorie: Politica, Fatti				
			
			
			
							
				 "La terza corsia dell'A4 tra San Donà e Portogruaro è un'opera indispensabile per la sicurezza stradale della nostra regione. Dopo numerosi rinvii da parte di Autovie Venete, l'Assessore Elisa De Berti aveva annunciato l'avvio dei lavori per l'estate 2019: un'eventuale rinazionalizzazione della rete autostradale imporrebbe un nuovo stop. Per questo chiediamo alla Giunta di intervenire presso il Governo, è impensabile un ulteriore ritardo". L'appello è contenuto in una Mozione del Partito Democratico, presentata dai Consiglieri regionali Francesca Zottis e Bruno Pigozzo insieme al Capogruppo Stefano Fracasso. 			
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			"La terza corsia dell'A4 tra San Donà e Portogruaro è un'opera indispensabile per la sicurezza stradale della nostra regione. Dopo numerosi rinvii da parte di Autovie Venete, l'Assessore Elisa De Berti aveva annunciato l'avvio dei lavori per l'estate 2019: un'eventuale rinazionalizzazione della rete autostradale imporrebbe un nuovo stop. Per questo chiediamo alla Giunta di intervenire presso il Governo, è impensabile un ulteriore ritardo". L'appello è contenuto in una Mozione del Partito Democratico, presentata dai Consiglieri regionali Francesca Zottis e Bruno Pigozzo insieme al Capogruppo Stefano Fracasso. 			
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		Terza corsia A4, Fracasso, Zottis e Pigozzo (PD): "nostra mozione per scongiurare il pericolo del mancato completamento con la nazionalizzazione delle autostrade"
Lunedi 10 Settembre 2018 alle 15:46 "La terza corsia dell'A4 tra San Donà e Portogruaro è un'opera indispensabile per la sicurezza stradale della nostra regione. Dopo numerosi rinvii da parte di Autovie Venete, l'Assessore Elisa De Berti aveva annunciato l'avvio dei lavori per l'estate 2019: un'eventuale rinazionalizzazione della rete autostradale imporrebbe un nuovo stop. Per questo chiediamo alla Giunta di intervenire presso il Governo, è impensabile un ulteriore ritardo". L'appello è contenuto in una Mozione del Partito Democratico, presentata dai Consiglieri regionali Francesca Zottis e Bruno Pigozzo insieme al Capogruppo Stefano Fracasso. 			
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			"La terza corsia dell'A4 tra San Donà e Portogruaro è un'opera indispensabile per la sicurezza stradale della nostra regione. Dopo numerosi rinvii da parte di Autovie Venete, l'Assessore Elisa De Berti aveva annunciato l'avvio dei lavori per l'estate 2019: un'eventuale rinazionalizzazione della rete autostradale imporrebbe un nuovo stop. Per questo chiediamo alla Giunta di intervenire presso il Governo, è impensabile un ulteriore ritardo". L'appello è contenuto in una Mozione del Partito Democratico, presentata dai Consiglieri regionali Francesca Zottis e Bruno Pigozzo insieme al Capogruppo Stefano Fracasso. 			
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					Categorie: Politica, Ambiente, Fatti				
			
			
			
							
				 Non solo Genova. Non solo quel maledetto ponte, con il carico di interessi e cattivi pensieri attorno alla sua ricostruzione. A incrinare il rapporto tra Lega e Cinque Stelle, dilatando la distanza su un punto già critico come quello delle infrastrutture, ecco il tratto veneto della Pedemontana: cento chilometri di autostrada che per il Carroccio (quasi) partito unico nella regione, sono un totem. Ma contro cui il M5S locale protesta a tutta forza, con il silenzio-assenso del Movimento nazionale, gridando al "regalo" del governatore leghista Luca Zaia al consorzio privato Sis (il costruttore piemontese Dogliani e gli spagnoli Sacyr, azienda della compagnia petrolifera Repsol).			
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			Non solo Genova. Non solo quel maledetto ponte, con il carico di interessi e cattivi pensieri attorno alla sua ricostruzione. A incrinare il rapporto tra Lega e Cinque Stelle, dilatando la distanza su un punto già critico come quello delle infrastrutture, ecco il tratto veneto della Pedemontana: cento chilometri di autostrada che per il Carroccio (quasi) partito unico nella regione, sono un totem. Ma contro cui il M5S locale protesta a tutta forza, con il silenzio-assenso del Movimento nazionale, gridando al "regalo" del governatore leghista Luca Zaia al consorzio privato Sis (il costruttore piemontese Dogliani e gli spagnoli Sacyr, azienda della compagnia petrolifera Repsol).			
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		Pedemontana Veneta, Il Fatto: è rissa tra Lega e M5S. Per Jacopo Berti (M5S) "il margine è del 66%, più di Autostrade", per Matteo Salvini "quello veneto è un modello"
Venerdi 31 Agosto 2018 alle 09:25 Non solo Genova. Non solo quel maledetto ponte, con il carico di interessi e cattivi pensieri attorno alla sua ricostruzione. A incrinare il rapporto tra Lega e Cinque Stelle, dilatando la distanza su un punto già critico come quello delle infrastrutture, ecco il tratto veneto della Pedemontana: cento chilometri di autostrada che per il Carroccio (quasi) partito unico nella regione, sono un totem. Ma contro cui il M5S locale protesta a tutta forza, con il silenzio-assenso del Movimento nazionale, gridando al "regalo" del governatore leghista Luca Zaia al consorzio privato Sis (il costruttore piemontese Dogliani e gli spagnoli Sacyr, azienda della compagnia petrolifera Repsol).			
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			Non solo Genova. Non solo quel maledetto ponte, con il carico di interessi e cattivi pensieri attorno alla sua ricostruzione. A incrinare il rapporto tra Lega e Cinque Stelle, dilatando la distanza su un punto già critico come quello delle infrastrutture, ecco il tratto veneto della Pedemontana: cento chilometri di autostrada che per il Carroccio (quasi) partito unico nella regione, sono un totem. Ma contro cui il M5S locale protesta a tutta forza, con il silenzio-assenso del Movimento nazionale, gridando al "regalo" del governatore leghista Luca Zaia al consorzio privato Sis (il costruttore piemontese Dogliani e gli spagnoli Sacyr, azienda della compagnia petrolifera Repsol).			
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					Categorie: Economia&Aziende				
			
			
			
							
				 Abertis sale al 60% di Brescia-Padova, acquistando le quote di Mantovani e Gavio dell’ex Venezia-Padova. E punta a salire ancora, confermando l’offerta alle Province pronte a vendere e la disponibilità a rastrellare le quote degli altri soci che bussassero alla porta per vendere. Il prezzo è quello offerto alle Province: 300 euro ad azione. È su questa base che il colosso catalano delle infrastrutture, che a settembre aveva acquistato da Intesa Sanpaolo, Astaldi e Tabacchi la quota di controllo del 51,4% di A4 Holding, che ha in pancia l’arteria a pagamento centrale del Veneto, ha chiuso ieri l’accordo per rilevare l’8,37% di Autostrade Serenissima, l’ex Padova-Venezia nelle mani dell’altro gestore Gavio per il 25,3%, per il 16% di Autovie Venete e per il 36,23% del costruttore Mantovani, oltre a un ulteriore 0,16% direttamente della società della famiglia Chiarotto.			
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			Abertis sale al 60% di Brescia-Padova, acquistando le quote di Mantovani e Gavio dell’ex Venezia-Padova. E punta a salire ancora, confermando l’offerta alle Province pronte a vendere e la disponibilità a rastrellare le quote degli altri soci che bussassero alla porta per vendere. Il prezzo è quello offerto alle Province: 300 euro ad azione. È su questa base che il colosso catalano delle infrastrutture, che a settembre aveva acquistato da Intesa Sanpaolo, Astaldi e Tabacchi la quota di controllo del 51,4% di A4 Holding, che ha in pancia l’arteria a pagamento centrale del Veneto, ha chiuso ieri l’accordo per rilevare l’8,37% di Autostrade Serenissima, l’ex Padova-Venezia nelle mani dell’altro gestore Gavio per il 25,3%, per il 16% di Autovie Venete e per il 36,23% del costruttore Mantovani, oltre a un ulteriore 0,16% direttamente della società della famiglia Chiarotto.			
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Autostrade venete, aumenta il peso degli spagnoli di Albertis
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 07:53 Abertis sale al 60% di Brescia-Padova, acquistando le quote di Mantovani e Gavio dell’ex Venezia-Padova. E punta a salire ancora, confermando l’offerta alle Province pronte a vendere e la disponibilità a rastrellare le quote degli altri soci che bussassero alla porta per vendere. Il prezzo è quello offerto alle Province: 300 euro ad azione. È su questa base che il colosso catalano delle infrastrutture, che a settembre aveva acquistato da Intesa Sanpaolo, Astaldi e Tabacchi la quota di controllo del 51,4% di A4 Holding, che ha in pancia l’arteria a pagamento centrale del Veneto, ha chiuso ieri l’accordo per rilevare l’8,37% di Autostrade Serenissima, l’ex Padova-Venezia nelle mani dell’altro gestore Gavio per il 25,3%, per il 16% di Autovie Venete e per il 36,23% del costruttore Mantovani, oltre a un ulteriore 0,16% direttamente della società della famiglia Chiarotto.			
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			Abertis sale al 60% di Brescia-Padova, acquistando le quote di Mantovani e Gavio dell’ex Venezia-Padova. E punta a salire ancora, confermando l’offerta alle Province pronte a vendere e la disponibilità a rastrellare le quote degli altri soci che bussassero alla porta per vendere. Il prezzo è quello offerto alle Province: 300 euro ad azione. È su questa base che il colosso catalano delle infrastrutture, che a settembre aveva acquistato da Intesa Sanpaolo, Astaldi e Tabacchi la quota di controllo del 51,4% di A4 Holding, che ha in pancia l’arteria a pagamento centrale del Veneto, ha chiuso ieri l’accordo per rilevare l’8,37% di Autostrade Serenissima, l’ex Padova-Venezia nelle mani dell’altro gestore Gavio per il 25,3%, per il 16% di Autovie Venete e per il 36,23% del costruttore Mantovani, oltre a un ulteriore 0,16% direttamente della società della famiglia Chiarotto.			
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