Hornbostel: "la Hypo Vorarlberg Leasing Spa mi accusa di difendermi e di informare"
Venerdi 29 Giugno 2012 alle 15:23Chi ci segue sui quotidiani web VicenzaPiu.com e "confratelli" e sul nostro quindicinale VicenzaPiù e BassanoPiù ben conosce la storia di Enrico Hornbostel e della H&H Maioliche s.r.l. con le vessazioni che lui lamenta di aver subito dalla Hypo Vorarlberg Leasing Spa per il capannone da questa cedutogli in leasing e rivelatosi non utilizzabile con conseguente "azzeramento" dell'azienda (e dei suoi lavoratori) e contesa giudiziaria da lungo tempo in corso (nella foto l'uomo davanti al capannone è proprio Enrico Hornbostel, ndr).
Continua a leggereL'AV attende la prossima settimana per procedere con l'arbitrato
Venerdi 19 Agosto 2011 alle 13:31I primi 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
Venerdi 21 Maggio 2010 alle 02:09Ciro Asproso, Sel - 40 anni fa l'Italia era percorsa da forti sommovimenti politico-sociali e nel pieno di una crisi economica gravissima: i moti studenteschi del '68, l'autunno caldo del '69, la "strategia della tensione", originata dalle stragi alla Banca Nazionale dell'Agricoltura e di Piazza Fontana.
Le condizioni di vita degli operai, molti dei quali emigranti che vivevamo nei ghetti dell'hinterland torinese o di Milano, erano drammatiche e intollerabili. Nelle fabbriche non esisteva libertà di parola, minacce e vessazioni erano all'ordine del giorno, il licenziamento poteva colpire senza giustificato motivo.
Governo vuole smantellare lo Statuto dei Lavoratori
Giovedi 20 Maggio 2010 alle 23:35La precarietà non ha mai creato nuovi posti di lavoro
Giovedi 20 Maggio 2010 alle 20:56Marina Bergamin, Cgil Vicenza - A quarant'anni dalla sua approvazione (legge 300 del 20 maggio 1970) per la Cgil lo Statuto dei Lavoratori mantiene tutta la sua validità . Serve semmai rafforzarlo rispetto ad un mercato del lavoro più complicato che nel passato. Ma guai a demolirlo, e purtroppo questo governo ci sta provando, in ultimo, con le nuove norme sull'arbitrato. La precarietà non ha mai creato nuovi posti di lavoro, né qualità alle imprese. Sperare che l'indebolimento dei diritti dei lavoratori aiuti lo sviluppo è sbagliato e pericoloso.
Marina Bergamin
Scelta arbitrato all'assunzione e licenziare 'a voce': obiettivi del Governo nel collegato lavoro al Senato
Lunedi 17 Maggio 2010 alle 23:26Redazione di VicenzaPiù (fonti Adnkronos e Rassegna.it) - Ammontano a circa 100 gli emendamenti presentati al 'collegato lavoro' (art. 18), all'esame della commissione Lavoro del Senato: una sessantina di emendamenti quelli targati Pd, mentre circa 33 sono stati presentati dall'Idv.
Anche la maggioranza, con il relatore Maurizio Castro, ha preannunciato richieste di modifica per cancellare le innovazioni introdotte alla Camera, con l'emendamento Cesare Damiano, sull'arbitrato. Domani, dunque, riprenderà la discussione sul provvedimento, che arriverà in aula al Senato il 26 maggio.
Continua a leggereArbitrato e contesto transnazionale, il 15
Venerdi 12 Marzo 2010 alle 19:15Camera di Commercio di Vicenza   Â
Convegno "Il professionista nell'arbitrato e nel contesto transnazionale, ruolo e responsabilita'"
Lunedì 15 marzo 2010, ore 15.00
Fiera di Vicenza - Sala Palladio
(Via dell'Oreficeria, 16 - Vicenza)
La Camera di Commercio di Vicenza, in collaborazione con l'Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) - Sezione Vicenza, organizza il convegno "Il professionista nell'arbitrato e nel contesto transnazionale. Ruolo e responsabilità ", in programma per lunedì 15 marzo alle ore 15.00 presso la Sala Palladio della Fiera di Vicenza.
Un incontro per parlare dei doveri e delle responsabilità del professionista nell'arbitrato come metodo alternativo alla risoluzione giudiziale delle controversie e per approfondire temi legati alla consulenza e assistenza in materia di diritto comunitario e internazionale privato.
Apriranno i lavori Giulia Clarizio, Consigliere della Camera Arbitrale; Laura Decchino, Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Vicenza; Domenico Ruzzene, Vicepresidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza; Enrico Mele, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Vicenza e Bassano del Grappa.
Intervengono come relatori Franco Ferrari, Ordinario della Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Verona ("L'obbligo del professionista ed il c.d. forum shopping"); Marco Torsello, Professore Aggregato di Diritto Privato Comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bologna ("Esercizio transnazionale della professione forense e responsabilità professionale"); Michelangelo Cicogna, Avvocato ("La deontologia dell'arbitro: tra norma e prassi"). Presenterà il convegno Laura Carrucciu, Consigliere Associazione Italiana Giovani Avvocati - Sezione Vicenza.
Per informazioni contattare la Camera di Commercio di Vicenza - Ufficio Arbitrato e Conciliazione al numero 0444 994818 / 866 oppure inviare una e-mail a: [email protected]
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Ok ddl lavoro ma artigiani discrimati
Lunedi 8 Marzo 2010 alle 17:00Assoartigiani   Â
Il presidente Assoartigiani Vicenza, Giuseppe Sbalchiero, sul ddl lavoro: «Bene su arbitrato e apprendistato. Sui lavori pesanti però gli artigiani restano discriminati»
In merito alla recente approvazione, da parte del Senato, del Decreto Legge sul Lavoro, il presidente dell'Assoartigiani Confartigianato Vicenza, Giuseppe Sbalchiero, giudica positive le disposizioni tese a snellire l'enorme mole dei processi in materia di lavoro, grave problema che il mondo della piccola impresa ha più volte denunciato, mettendo in evidenza che un procedimento giudiziario può durare oltre quattro anni.
«A quanti, anche nei giorni scorsi, hanno sostenuto che la figura dell' "arbitro" è rischiosa in quanto passibile di errore, rispondo - sostiene Sbalchiero - che anche un giudice del lavoro non può essere sempre infallibile. Inoltre, è giusto che decada quell'ormai superata, ottocentesca concezione ideologica secondo la quale, alla fine, chi paga deve essere sempre e soltanto "il padrone", identificando anche certe nuove forme di contratti interinali come puro e semplice sfruttamento. In realtà , il trascinarsi di molte cause di lavoro è una fonte di guadagno per chi vive di cause, vertenze e processi. Così di certo il nostro Paese non può andare avanti».
Tra gli altri aspetti positivi del DDL, il presidente indica anche la valorizzazione della bilateralità , ad esempio nella certificazione dei contratti di lavoro.
In secondo luogo, Sbalchiero ribadisce il suo apprezzamento per la norma che prevede la possibilità di assolvere l'ultimo anno di obbligo scolastico con l'apprendistato.
«Sbaglia chi pensa che in questo modo i giovani vengano sottratti allo studio, mentre si tratta invece del riconoscimento di quella grande realtà che è la bottega-scuola. E' invece un'importante opportunità - sostiene Sbalchiero - per contrastare il fenomeno della dispersione e dell'abbandono scolastico, che riguarda in Italia 126.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni, e per consentire ai ragazzi il conseguimento di una qualifica professionale, riconoscendo il valore educativo dell'impresa come luogo formativo e di trasmissione di saperi».
Sbalchiero auspica poi tempi brevi per realizzare la riforma degli ammortizzatori sociali «anche se nell'artigianato, grazie alla legge 2 del 2009, gli Enti bilaterali trovano un'adeguata valorizzazione come strumento per gestire aspetti importanti del welfare contrattuale e, di fatto, divengono un sistema alternativo alla cassa integrazione».
Il presidente dell'Assoartigiani considera però «un'inaccettabile disparità di trattamento l'esclusione dei lavoratori autonomi dai benefici previdenziali previsti per i lavori usuranti. Non si capisce perché alcune attività vengono definite usuranti se sono svolte da lavoratori dipendenti mentre tali non vengono considerate se ad esercitarle è un lavoratore autonomo».
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Collegato al Lavoro: arbitrato e non solo
Domenica 7 Marzo 2010 alle 17:03RdbCub  Â
Approvato il "Collegato Lavoro"; l'arbitrato e' solo la punta dell'iceberg; si smantellano tutele fondamentali dei lavoratori
Il decreto legge 1167 "Collegato Lavoro", approvato ieri in via definitiva al Senato, garantisce nuove tutele per le aziende ai danni dei lavoratori: più difficile vincere cause di lavoro, impugnare licenziamenti ingiusti, ottenere giusti risarcimenti.
Particolarmente garantite le aziende che fanno ricorso massiccio allo sfruttamento del lavoro precario.
Diventa legge la possibilità di derogare dai contratti nazionali di lavoro, "certificando", tramite commissioni, i contratti individuali contenenti clausole peggiorative: viene limitata la giurisdizione del giudice e si incentiva il ricorso all'arbitrato.
Certificazione dei contratti e arbitrato: vi è la possibilità di assumere lavoratori con il ricatto di sottoscrivere un contratto individuale "certificato", dove si certifica la "libera volontà " del lavoratore di accettare deroghe peggiorative a norme di legge e di contratto collettivo, e dove il lavoratore rinuncia preventivamente, in caso di controversia o licenziamento, ad andare davanti al magistrato (rinunciando alla piena tutela delle leggi): in questo caso, il giudice viene sostituito da un collegio arbitrale che può decidere a prescindere dalle leggi e dai contratti collettivi; massima discrezionalità , da parte del collegio arbitrale, nei casi di vertenza per i lavoratori assunti con contratti precari e atipici (determinati, co.co.pro ecc.).
Processo del lavoro: il giudice non può entrare nel merito delle scelte organizzative e produttive poste dal datore di lavoro, non può più contestare la sostanza, le ragioni più o meno giuste delle scelte dell'azienda, ma deve limitarsi alla verifica dei requisiti formali delle azioni aziendali; questo limite si rafforza soprattutto nei casi di contratti di lavoro "certificati", dove il giudice non può contestare le deroghe peggiorative contenute negli accordi individuali; abolito l'obbligo del tentativo di conciliazione prima del ricorso al giudice.
Licenziamenti: il giudice, nelle cause di licenziamento, deve "tener conto" di quanto stabilito nei contratti individuali e collettivi come motivi di licenziamento per "giusta causa" o "giustificato motivo", ma deve considerare, più che il diritto, la situazione dell'azienda, la situazione del mercato del lavoro, il comportamento del lavoratore negli anni, ecc; tramite i contratti "certificati" si possono certificare e rendere legali motivi aggiuntivi (non previsti dalla legge e dai contratti collettivi) per licenziare liberamente il lavoratore.
Impugnazione dei licenziamenti: per i licenziamenti invalidi o inefficaci, per i contratti a tempo determinato, contratti co.co.co e a progetto, per i lavoratori coinvolti nei trasferimenti di ramo d'azienda, per i lavoratori che contestano forme di intermediazione del rapporto di lavoro (appalti e somministrazione), a tutti questi è introdotta, per i tempi dell'impugnazione, la prescrizione di 60 giorni a cui deve seguire, pena nullità dell'impugnazione, il ricorso o la richiesta di conciliazione entro i successivi 180 giorni. La nuova procedura ha effetto retroattivo.
Risarcimento per lavoratori a termine irregolari: nei casi di conversione del contratto a tempo determinato, il risarcimento onnicomprensivo è limitato tra 2,5 e 12 mensilità , il risarcimento può essere ridotto alla metà se nel CCNL di riferimento è prevista una qualsivoglia procedura o graduatoria di stabilizzazione. La norma ha effetto retroattivo.
Risarcimento per i contratti di collaborazione irregolari: il datore di lavoro che, entro il 30.09.2008, abbia fatto una qualsiasi offerta di assunzione al lavoratore in collaborazione, è tenuto unicamente a un indennizzo limitato tra 2,5 e 6 mensilità .
Attività usuranti: per salvaguardare i "conti pubblici" si introduce tra gli aventi diritto una ulteriore selezione per l'accesso alla pensione dei lavoratori esposti ad attività usuranti (graduatoria in base ai contributi versati).
Riforma degli ammortizzatori sociali: già "pagata" con l'ultima contro-riforma previdenziale, il tempo concesso al Governo, per attuare la riforma, slitta di 24 mesi.
Riordino enti previdenziali: delega al Governo per semplificare, snellire gli enti previdenziali, con un rafforzamento delle competenze dei Ministeri del Lavoro e della Sanità sugli stessi enti.
Riordino della normativa sui congedi e permessi di lavoro: a costo zero si prevede una stretta sulle attuali norme che regolano la materia, compresi i premessi per handicap già in parte resi operativi.
Mobilità ed esuberi dei dipendenti pubblici: le procedure di messa in mobilità e di esubero dei dipendenti pubblici si estendono anche nei casi di trasferimento delle competenze dallo Stato agli enti locali o in caso di esternalizzazione dei servizi.
Part time per i dipendenti pubblici: le amministrazioni possono revocare la concessione della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale già adottati.
Apprendistato: l'obbligo scolastico può essere assolto lavorando, già dall'età di 15 anni, con contratti di apprendistato.
Assenze per malattia: obbligo di trasmissione telematica e di rilascio del certificato di malattia esclusivamente dal medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale (è esplicitamente
previsto il licenziamento se la mancanza è reiterata).
Lavoro interinale: estensione dei soggetti autorizzati all'attività di intermediazione di mano d'opera: associazioni, enti bilaterali, e anche gestori di siti internet.
Contratti di prestazione occasionale: estensione dei mini co.co.co per i servizi di "badantato" per 240 ore all'anno solare.
Sanzioni: modifica delle sanzioni previste per il lavoro in nero, sulle infrazioni sull'orario di lavoro, previste deroghe contrattuali a livello territoriale e aziendale.
Insieme alla norme già approvate in Finanziaria (Legge 191/2009) che hanno reintrodotto il lavoro in affitto a tempo indeterminato (staff leasing) ed esteso l'utilizzo dei "buoni lavoro", siamo di fronte al peggior attacco di diritti dei lavoratori sulla scia del "Pacchetto Treu" e della Legge 30: è necessario rilanciare ogni iniziativa di lotta ed anche giuridica contro lo smantellamento dei diritti e l'aumento esponenziale della precarietà .
Rdb Cub
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Controversie lavoro: gravissimo l'arbitrato
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 22:07Adico     Â
"Nettamente contrario incentivare l'utilizzo dell'arbitrato nelle controversie che regolamentano il rapporto tra imprese e lavoratori" denuncia il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Nella nota appena diffusa dall'ADICO si leggono le motivazioni che spinge il presidente a manifestare la propria contrarietà al provvedimento in discussione ritenendo "che l'arbitro rischia di trovarsi tra le mani il potere che un giudice neanche si sognerebbe, quello di giudicare secondo equità , con buona pace di leggi e diritti, primo tra tutti l'articolo 18 che tutela i lavoratori da licenziamenti ingiusti".
Al momento dell'assunzione è sufficiente che l'azienda imponga nel contratto che le eventuali controversie con il nuovo dipendente siano affrontate in sede di arbitrato e che la decisione sia presa in equità .
Tradotto, l'arbitro potrà emettere una sua sentenza senza neanche aprire lo Statuto dei lavoratori. E il gioco è fatto. Ieri il Senato ha già dato il suo via libera, tocca ora alla Camera e intanto la tensione sale.
"Un taglio ai diritti e un peggioramento netto delle leggi e delle norme sul lavoro che penalizzano soprattutto i giovani" conclude il presidente dell'ADICO, contrario anche "ad abbassare a 15 anni di età ; un anno in meno rispetto all'obbligo scolastico a 16 anni; il limite per l'apprendistato".
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