43% beneficiabili non conosce Social Card
Domenica 22 Novembre 2009 alle 15:42Adico       Â
In Veneto a gennaio 2009 sono state rilasciate solo 12mila carte, contro le 100mila della Campania
Ad un anno esatto dall'entrata in vigore della social card sono state accolte solo 627mila richieste e circa 450mila sono i beneficiari attuali di fronte a una previsione governativa di un milione e 300mila persone.
"La colpa del fallimento sono molteplici; dalle procedure di accesso troppo rigide e strette, a coloro che hanno deciso di non richiederla perché si vergognano di esibirla in pubblico definendola una dichiarazione ufficiale del proprio status di socialmente indigente" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Da un'indagine dell'ADICO, risulta che "il 43% dei potenziali aventi diritto la social card è un oggetto tanto misterioso da non farne neppure richiesta".
Dall'ADICO spiegano che "la carta vale 40 euro al mese; viene carica bimestralmente; ne possono fare richiesta pensionati e coppie con figli al di sotto dei tre anni, con un reddito inferiore a 6mila euro l'anno o a 8mila se si ha un'età pari o superiore a 70 anni; avere un Isee inferiore a 6mila euro; non essere intestatario di più di una utenza elettrica e del gas; non essere proprietario di più di un autoveicolo; non detenere una quota superiore al 10% di immobili non a uso abitativo".
Gran parte delle carte sono andate al Sud Italia, con la Sicilia a farla da campione; altre regioni quali il Veneto sono state penalizzate perché molti anziani pur avendo limiti di reddito sotto i seimila euro risultano avere per esempio una cantina.
Carlo Garofolini fa sapere in una nota "che in Veneto a gennaio 2009 sono state rilasciate solo 12mila carte, contro le 100mila della Campania" e aggiunge che "sarebbe stato più semplice e più dignitoso mettere i soldi direttamente nelle pensioni degli anziani".
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Presentata la guida alimentare per le aziende
Sabato 21 Novembre 2009 alle 15:18Adico
ADICO: presentata la "guida pratica" alimentare per le aziende
Ieri, presso la sede di Confindustria Verona è stato presentato il "quaderno" curato da Aicq (Associazione Italiana Cultura Qualità ), SIMeVeP (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva) e ordine dei tecnologi. Scopo dell'iniziativa, che ha visto la partecipazione straordinaria anche dell'ADICO, è capire quanto tempo un prodotto alimentare confezionato si conserva e mantiene le caratteristiche di sicurezza e soprattutto, come si determina la shelf life, letteralmente la "vita di scaffale" di un alimento. "E' proprio sulla qualità che si gioca futuro di questo importante settore produttivo del nostro Paese, fermo restando che dietro una sana alimentazione deve esserci necessariamente una sana e forte agricoltura"...
Continua a leggereDisoccupazione in aumento
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 16:03ADICO
Continuerà ad aumentare la disoccupazione
ROMA - La disoccupazione italiana salira' all'8,5% nel 2010 e all'8,7% nel 2011: e' quanto prevede l'Ocse nell'economic Outlook. Quest'anno, secondo l'Organizzazione internazionale, la quota dei senza lavoro passera' dal 6,8% al 7,6%.
Il Pil italiano calera' del 4,8% quest'anno per poi tornare a crescere dell'1,1% il prossimo e dell'1,5% nel 2011. E' la stima dell'Ocse nell'Economic Outlook. In Italia, afferma l'Ocse, l'attivita' ha ripreso nel terzo trimestre, con il miglioramento delle condizioni finanziarie che ha "aiutato a ricostituire la fiducia e spingere la domanda interna". Ma secondo l'Organizzazione ‘'sia il timing sia la forza della ripresa sono incerte".
Salira' - secondo l'organizzazione - il debito pubblico italiano che nel 2011 sarà al 120% con un deficit che restera' sopra il 5%. Pur tuttavia - si legge - il deficit supererà il 5% e il debito salira' di quasi 10 punti percentuali nel 2009 al 115% entro fine anno", precisa l'Organizzazione che stima il deficit a quota 5,5% quest'anno, 5,4% il prossimo e 5,1% nel 2011. "Sforzi significativi di consolidamento fiscale saranno dunque necessari dal 2011 in poi, quando la crescita riprenderà "'.
L'Ocse invita poi l'Italia a considerare lo scudo fiscale una misura eccezionale. In Italia, si legge, "c'e' stato un miglioramento dell'adesione agli obblighi tributari e minor ricorso alle misure una tantum negli ultimi anni e gli sforzi contro l'evasione continuano". Tuttavia, secondo l'Ocse, l'introduzione dello scudo fiscale "dovrebbe esser visto dai contribuenti come una misura eccezionale" perche' "altrimenti i contribuenti potrebbero concludete che ulteriori amnistie fiscali sono probabili".
"In questo quadro economico aumentano sempre più le famiglie che arrancano. La povertà assoluta colpisce ormai quasi tre milioni di persone, circa il 4,9% della popolazione. Un fenomeno che investe soprattutto il Sud e le famiglie numerose e monoreddito. A questo anche lo scoraggiamento; diventa, infatti, sempre più ampia l'area di chi si non cerca più lavoro; i normali posti di lavoro vengono sostituiti da contratti instabili", spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Vessatori gli interessi delle carte revolving
Domenica 15 Novembre 2009 alle 10:00Adico    Â
Le revolving, famose tesserine che prevedono gli stessi servizi di una carta credito, stanno registrando un vero boom: a fine 2008 erano ben 14,6 milioni quelle in circolazione in Italia, in ulteriore aumento +2,9% nei primi sei mesi di quest'anno.
Il funzionamento della revolving, fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO, "si basa sul principio che il titolare della carta ottiene un prestito che non e' tenuto a ripagare completamente al primo estratto conto, ma lo può rimborsare nel tempo e con flessibilità ; una funzione che consente di fare spese prima di avere avuto accreditato lo stipendio, ma di poter pagare dopo averlo incassato".
Per il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "il prezzo imposto per questa rateizzazione è elevatissimo"; conferma arrivata in questi giorni anche dalla Banca d'Italia.
Secondo le rilevazioni di Via Nazionale, il tasso di interesse operato dalle banche nelle revolving supera, infatti, il 17%, collocandosi sopra la media europea.
Dalla segreteria dell'ADICO alcuni consigli prima di sottoscrivere una carta revolving:
• considerare il tasso annuo nominale (Tan) e il tasso annuo effettivo globale (Taeg). Il primo viene utilizzato per calcolare, a partire dall'ammontare finanziato e dalla durata del prestito, la quota interesse che il debitore dovrà corrispondere al finanziatore. Il secondo esprime il costo effettivo di un prestito personale, tenendo conto anche delle spese, della periodicità delle rate e della durata.
• Altre voci da tenere a mente sono le spese annuali e quelle di incasso rata.
• La quota associativa annuale e il costo di invio dell'estratto conto.
"Alcuni consumatori che si sono rivolti all'ADICO, si sono visti addebitare penali fino al 30% per ritardo nei pagamenti" fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO.
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Detassare la tredicesima
Venerdi 13 Novembre 2009 alle 13:48ADICO
ADICO: detassare le tredicesime ed Irap per chi assume a tempo indeterminato
Il peggio è passato, ma i segnali di ripresa sono ancora deboli. Alla fine dell'anno in Italia si conteranno, infatti, quasi 20 mila negozi in meno e 130 mila lavoratori del commercio saranno lasciati a casa. Una crisi profonda con delle aspettative che, tuttavia, fortunatamente migliorano e con le stime per consumi e Pil riviste in lieve rialzo. Così Confcommercio commenta il quadro che emerge dalla ricerca "Il commercio dentro la recessione".
Ma l'Ufficio studi della Confederazione Generale Italiana delle Imprese mostra anche uno spaccato dalle tinte chiaro-scure, quando analizza il rapporto tra le famiglie e i consumi.
In tempi di crisi, infatti, si sono stravolti questi valori.
"Gli italiani, consumano sempre meno, le uscite fisse sono sempre più salate e la fatidica fine del mese fa più paura" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Dalla segreteria dell'ADICO si fanno due conti e si scopre che "tra affitti, rate del mutuo, bollette, servizi bancari, l'assicurazione obbligatoria, sfuma il 43% del reddito familiare".
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha giudicato molto negativo il dato: "Tra il 2000 e il 2008 i consumi pro-capite sono cresciuti in media di appena lo 0,5% l'anno, mentre ormai le spese obbligate assorbono circa il quaranta per cento della spesa complessiva".
"Per rilanciare i consumi e dare respiro alle famiglie servono sgravi fiscali, quali la detassazione della tredicesima per i dipendenti ed il taglio dell'Irap per le imprese che assumono a contratto indeterminato" sostiene Carlo Garofolini, "utilizzando i proventi dello scudo fiscale".
Ripresa lontana per 9 italiani su 10
Mercoledi 11 Novembre 2009 alle 17:22ADICO
Per nove italiani su dieci siamo lontani dalla ripresa
Per nove italiani su dieci la recessione appare come un fenomeno "ancora lontano dalla fine".
Solo l'11% della popolazione crede che la fase più acuta sia davvero alle spalle, mentre l'87% mentre il 2% non vuole esprimersi. E' quanto emerge dall'indagine dell'Ispo commissionata da Confesercenti sull'opinione e atteggiamenti degli italiani sulla crisi economica.
Una famiglia su tre teme dover intaccare i risparmi, quattro famiglie su cinque hanno adottato strategie di risparmio più stringenti; il 40% ammette di rinunciare, "da più di un anno", a qualche bene di largo consumo (alimentari, detersivi); il 62% dichiara di approfittare, da oltre un anno di promozioni e offerte speciali.
"Le scelte di acquisto non sono dettate unicamente dal contenimento dei consumi, ma anche da nuove logiche di razionalizzazione della spesa, più attente e selettive" spiega il presidente dell'ADICO.
Dalla ricerca emerge anche che gli italiani "nutrono sempre maggiori timori per la situazione economica del paese": la quota di chi si dichiara ‘molto' o ‘abbastanza' preoccupato è arrivata al 93%, in crescita del 5% rispetto a maggio con le istituzioni, sia politiche che economiche, che "non stanno facendo abbastanza per aiutare le famiglie" per due italiani su tre.
I ladri visitano la sede in Liguria
Mercoledi 11 Novembre 2009 alle 12:45ADICO
Liguria: furto e danneggiamenti alla sede regionale dell'ADICO
Assalto, con furto alla sede regionale Ligure dell'associazione ADICO sita in Corso Nazionale 144 a La Spezia.
Una o più persone si sono introdotte negli uffici di notte impossessandosi di pochi spiccioli che hanno trovato, delle attrezzature istallate, di documenti .
Solo nella mattina del 28 Ottobre, alla consueta apertura della segreteria regionale, ci si è resi conto che qualcuno aveva forzato la serratura ed introdotti furtivamente nei locali.
Immediatamente è stato dato l'allarme; sul luogo è intervenuta una pattuglia della Polizia, dopodichè il presidente regionale Livio Grazzini ha sporto denuncia. Sull'episodio sta indagando da Digos.
"Nasce spontaneo il dubbio che possa trattarsi di un furto su commissione o comunque di un atto di intimidazione nei confronti di un'associazione che, nella sua quotidiana lotta contro i soprusi e le illegalità , certo non può definirsi priva di nemici." dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Aumenta la rateizzazione dei tributi
Martedi 10 Novembre 2009 alle 18:32ADICO
Nel 2009 aumenta del 110% la rateizzazione dei tributi
In periodo di crisi sempre più contribuenti decidono di dilazionare il pagamento delle cartelle esattoriali.
"Si tratta di multe non pagate, tasse non onorate, arretrati di affitti che vanno a sommarsi alle rate del mutuo, dell'auto o del dentista da pagare", fanno sapere dalla segreteria dell'ADICO che "vanno a pesare sui bilanci della famiglie".
Per il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini "in tempo di crisi e' una richiesta che rappresenta un termometro sociale molto preoccupante".
Nei primi 10 mesi dell'anno sono state 367.800 le pratiche che hanno ottenuto l'ok per la rateizzazione del pagamento, con un incremento del 110% rispetto alle 174.400 di fine 2008. Il che equivale a dire che Equitalia, la societa' incaricata per la riscossione coatta dei tributi, ha visto raddoppiare il numero dei contribuenti che non riescono a saldare il proprio debito.
Le rateizzazioni, spiega Carlo Garofolini, "vengono concesse solo alle imprese e alle famiglie che riescono a dimostrare di essere in effettiva difficoltà economica".
"Equitalia può concedere la dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un massimo di 72 rate mensili nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà . Inoltre, per le rateizzazioni di somme superiori a 50 mila euro non e' più necessario presentare garanzie, come fideiussioni bancarie o polizza fideiussorie.
I moduli per la richiesta, diversificati in base alla tipologia del richiedente e all'importo dovuto, si possono scaricare dal sito www.equitaliaspa.it. Bisogna, inoltre, allegare la certificazione ISEE.
Poi una volta ottenuta la rateizzazione, bisogna essere puntuali con i pagamenti: in caso di mancato rimborso della prima rata o, successivamente, di due rate, il contribuente decade dal beneficio della rateazione".
Lazio e Campania sono le Regioni che registrano la maggior richiesta e concessione di pagamenti a rate di cartelle esattoriali. In particolare, il Lazio conquista questo triste primato vedendo salire da 51.437 alle attuali 73.040 le pratiche di rateizzazione negli ultimi dieci mesi, con un aumento del 138%. La Campania si aggiudica, invece, il secondo piazzamento con 71.288 casi, dai 21.603 registrati a fine 2008. Terzo posto la Lombardia che alle 22.138 pratiche di dicembre 2008 ha aggiunto altre 43.767 rateizzazioni, salendo cosi a quota 65.905.
La Sardegna e la Basilicata vantano il record nella concessione delle rate; la prima passa da 2.641 a 19.069 pratiche, con un incremento del 522% negli ultimi 10 mesi, la seconda da 2.012 di fine 2009 alle 7.501 del 31 ottobre, con un aumento percentuale del 173%
Aeroporti italiani più cari
Lunedi 9 Novembre 2009 alle 18:27ADICO
Aeroporti italiani nei 20 piu' cari
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Nella classifica per costi medi degli aeroporti per le compagnie aeree elaborata da Assaereo, quelli italiani sono tra i primi venti. Se le piste più salate sono quelle di Liverpool (5.090 euro per singolo decollo o atterraggio), Londra, Francoforte e Parigi Cdg (3.664), Malpensa e' poche posizioni dopo, al decimo posto (3.336 euro, 328 euro in meno di Parigi). Linate al 12/mo, Fiumicino in 16/ma posizione (2.844), preceduto dallo scalo di Bologna, cioè a metà classifica.
E dalla segreteria dell'ADICO un avvertimento: "chi pensa di usare l'auto per comodità , velocità e libertà di orari perché obbligati, per tanti è l'unico modo, sappiate che il parcheggio potrebbe risolversi in un salasso tanto da costare quasi come un altro biglietto aereo con tariffe giornaliere da 20/25 euro; settimanali da 85 /180 euro".
"Il parcheggio automobilistico è un business per le società di gestione aeroportuale" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini; a volte "conviene considerare l'opportunità di raggiungere lo scalo in taxi o farsi accompagnare da qualche parente od amico".
Emergenza assegni a vuoto
Lunedi 9 Novembre 2009 alle 15:12ADICO
E' diventata emergenza sociale l'assegno a vuoto
Nei primi sei mesi dell'anno sono stati annullati ben 300 mila assegni: di questi 192 mila sono stati revocati a singoli cittadini e gli altri 120 mila arrivano dalle società non finanziarie, soprattutto dalle piccole imprese private.
A renderlo noto i dati forniti dalla Banca d'Italia.
Numeri alla mano, nel periodo gennaio-settembre 2009 gli assegni scoperti hanno raggiunto un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro. Un livello imponente, in crescita del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando il valore complessivo era pari a circa 1,4 miliardi di euro.
"Oggi firmare un assegno a vuoto e' una vera emergenza sociale. Le famiglie e le imprese, infatti, non riescono più a rispettare le scadenze" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Infatti prima della crisi "emettere un assegno scoperto era un escamotage per guadagnare qualche giorno sui pagamenti. Si era consapevoli, infatti, che sul conto corrente non c'erano i fondi, ma entro una settimana si andava in banca per coprire la mancanza, rispettando i termini di legge del protesto" spiega il presidente dell' ADICO.
Dai dati forniti dalla Banca d'Italia emerge che le famiglie scoperte a firmare un assegno senza fondi sono state circa 63 mila per un importo medio di ogni titolo di pagamento pari a circa 3.700 euro. Una media che sale a 7 mila euro per le società non finanziarie.
Considerando, quindi, tutti gli importi degli assegni emessi a vuoto emerge che le famiglie hanno cercato di mettere in circolazione circa 714 milioni di euro che, pero', non avevano sul conto corrente. Mentre le società non finanziarie hanno cercato di piazzare assegni scoperti per un totale di 851 milioni di euro.
Quanto alle diverse aree territoriali del Paese, secondo Bankitalia, al top di questa poco onorevole classifica si confermano il Sud e le Isole che da sole totalizzano più del 50% degli assegni scoperti nel primo semestre 2009. Nel Meridione, infatti, gli assegni a vuoto sono stati quasi 171 mila, contro i 65 mila al Centro, i 26 mila al Nord Est e i 49 mila al Nord Ovest. E sempre il Sud guida la classifica degli importi: il valore complessivo degli scoperti e' stato pari a 790 milioni di euro, in crescita rispetto ai 638 milioni di euro del secondo semestre 2008. Praticamente quanto Centro e Nord messi assieme: 179 milioni di euro nel Nord Est, 269 milioni di euro nel Nord Ovest e 325 milioni di euro nell'Italia centrale.
Dalla segreteria dell'ADICO ricordano "che se un assegno non viene pagato al momento della presentazione, non e' più possibile liquidare il solo importo dell'assegno. Per evitare l'iscrizione nell'Archivio informatizzato degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento (Cai) e le altre conseguenze sanzionatorie, occorre pagare anche una penale del 10% dell'importo non coperto, interessi ed eventuali spese per il protesto o per la contestazione equivalente (oneri accessori).